Capitolo 4: Lemuria
Lemuria
Dopo un paio di giorni di viaggio Damon e gli altri arrivarono davanti ad una cascata situata al confine dei regni di Krokotopia e Solinis
"La città si trova dietro a quella cascata", disse Ascar indicandola. I ragazzi si misero così in viaggio seguendo un sentiero, legarono i cavalli vicino a dei sassi e davanti la cascata Damon si bloccò
"Non mi dire che si è addormentato di nuovo", commentò Kristal sospirando
"No no tranquilla sono sveglio, il problema è che per noi vampiri l'acqua che scorre è nociva", rispose lui.
Kristal guardò la cascata e notò che tra l'entrata e la cascata era possibile passare, così propose ai ragazzi di usare quella fessura per entrare in città. Una volta superata i ragazzi notarono una città che, nonostante l'entrata fosse coperta dall'acqua era molto luminosa, mostrando edifici in stile medievale; erano presenti molti Motel e sulle strade c’erano delle ragazze di tutte le ragazze con indosso vestiti succinti. Gli edifici erano ricoperti da una sostanza idrorepellente in grado di non far aderire l'acqua ad essi.
"Finalmente siamo arrivati, ho una gran... FAME!", esultò Stella.
"Di nuovo? Hai appena finito di mangiare", commentò Sasuke, rimasto in mutande.
"Ma è un vizio allora, il tuo", sbottò lei.
I ragazzi decisero quindi di dividersi; Mia, Lars, Sasuke e Stella si diressero verso un ristorante, mentre Damon e gli altri giunsero davanti a un edificio con molte porte che davano sulla strada e delle crepe qua e là. Ascar si separò dal gruppo appena vide un ragazzo, dalla pelle liscia e lucente cosparsa di una sostanza strana di colore nero, che stava facendo sesso con una ragazza con quest’ultima che sembrava lo stesse facendo controvoglia. Ascar evocò il suo arco
"Allontanati da lei", gridò. Cosa vuole questo, ho pagato, pensò il ragazzo mentre l’elfo gli scoccò una freccia colpendolo ad un braccio
“Te lo ripeto ancora, allontanati da lei”, ripeté Ascar prendendo meglio la mira.
La salamandra non volle rischiare e dopo essersi fermata dal dolore, si tolse e si allontanò dalla ragazza. Istintivamente Ascar corse da lei notandola meglio; infatti la giovane aveva una carnagione verde-azzurro, le orecchie erano due pinne, inoltre i capelli erano blu scuro pettinati verso l'alto a ricordare la pinna dorsale e intorno al braccio destro portava uno strano braccialetto
“Non dovevi, stavo lavorando", disse lei tra le braccia di Ascar.
Insieme a lei seguii Damon e Kristal in un motel, dopo aver lasciato i vestiti in una stanza situata alla loro destra separata da una tenda e ricevuta la supplica dell’amphiora (1) dall’aspetto di una salamandra, si diresse nella sua camera.
La sera anche il gruppo che si era fermato a mangiare raggiunse il motel e prese le stanze accanto a quella dei loro amici; all’interno c’era un letto matrimoniale, una tenda che copriva la finestra e una porta che portava in una piccola stanza.
Camera Ascar-Asuka
Giunti nella camera la ragazza si presentò con il nome di Asuka ribadendo che non doveva intervenire, che quello era solo il suo lavoro
“Il suo lavoro? Ma non mi sembrava contenta di farlo!”, fece notare Ascar
“Non è che abbia altre scelte, il sindaco di questa città, nonché mio padre mi costringe a farlo”, rispose lei
Mentre parlavano la ragazza notò l’erezione del ragazzo che strano, il suo pene è duro ma non vuole farlo con me… che strano pensò Asuka
“Cosa?! Tuo padre ti costringe a prostituirti?”, chiese alzando la voce il ragazzo
“Beh ecco non è proprio mio padre! Devi sapere che non ho mai conosciuto i miei veri genitori e quando sono nata il sindaco mi ha adottata ed una volta diventata maggiorenne e con questo fisico, mi ha messo su strada”, spiegò lei
“Guarda che se lo vuoi fare con me non ti chiedo soldi, rimarrà un segreto tra noi”, aggiunse indicando il pene
Ascar evitò la domanda, non si sarebbe mai permesso di approfittare di una ragazza nonostante fosse stata quest’ultima a chiederglielo, così decise di cambiare discorso
“Mentre venivamo qui ho notato diverse amphiora, ma non so perché mi pari diversa”, chiese lui
“Effettivamente sono un’amphiora particolare, sono l’unica della mia razza che quando entra in acqua cambia forma e ciò è merito di mio padre visto che ho scoperto che mia madre era un’amphiora di tipo rana. Ma faccio prima a mostrartelo vieni”, spiegò lei trascinandolo in bagno
Il bagno era provvisto di vasca da bagno, uno specchio sopra ad un lavandino, un water ed alcuni armadietti. L’obbiettivo di Asuka fu proprio la vasca da bagno e mentre la riempiva notò che Ascar si stava ammirando allo specchio
“Quando hai finito di ammirarti, ti mostro come è la mia forma quando sono in acqua”, chiamò lei
una volta pronta la vasca Asuka ci entrò e a contatto con l’acqua le sue gambe si trasformarono in una coda affusolata di colore verde-azzurro.
"Ecco questa è la mia forma acquatica, le mie gambe umane diventano una pinna. Ciò mi permette di nuotare molto più velocemente di qualsiasi altra creatura terrestre", spiegò la ragazza.
Mostrato ciò Asuka svuotò la vasca ed una volta vuota chiese al ragazzo di aiutarla ad asciugarsi e ad uscire. Una volta fuori Asuka spinse contro il muro Ascar, si avvicinò a lui appiattendo il suo seno contro il suo petto e mentre muoveva la mano lungo il pene gli disse che quello era una piccola ricompensa per averla liberata da tizio di prima. Quei movimenti lenti e veloci vennero seguiti da baci sul petto per finire con movimenti del seno lungo l’asta del ragazzo, quei movimenti del seno e della lingua fecero gemere il ragazzo che dal piacere che dovette cercò sostegno da qualche parte, finendo poi per buttarsi a terra
Camera Damon-Kristal
Kristal, rinchiusa in bagno, si stava specchiando guardandosi la pancia come è possibile che sia già incinta?! Pensò Kristal
“Tutto bene amore?”, chiese Damon
“Certo”, rispose lei pensando che non gli avrebbe detto nulla finché non era sicura
Mentre si dirigeva verso di lui chiese se poteva farli una domanda particolare stando attenta a non farli capire niente, Damon sorrise poiché aveva capito a cosa si riferisse ed acconsentii a quella richiesta
“Ma quelli come te posso avere dei figli?”, chiese lei
“Ti sembrerà strano ma questo non lo so, ma visto che mio padre era un vampiro e mia madre un’umana ed io sono il risultato, penso di si. Perchè me lo chiedi?”, chiese lui fingendo di non sapere niente
“Curiosità”, rispose lei
Mentre il suo ragazzo era in bagno Kristal sorrise distendendosi sul letto e pensando che di sicuro il suo ragazzo aveva capito tutto ma che sicuramente aspettava che a dirlo fosse lei, ma prima di dirlo voleva esserne sicura al cento per cento. Vedendo che Damon ancora non era uscito pensò ma è ancora vivo? È quasi mezzora che è li dentro, meglio che vada a controllare. Così decise di andare a controllare e quando chiuse la porta del bagno dopo qualche minuto si sentirono dei gemiti e degli ansimi provenire da li.
La mattina seguente sul presto Damon e gli altri si stavano vestendo, sotto le critiche dell'amphiora alla reception, quando una salamandra entrò nel motel. Era molto robusta, nera con macchie qua e là di colore arancione e i capelli, che gli ricadevano di lato, erano dello stesso colore delle macchie; indossava un gilet nero con i bottoni verdi e una camicia bianca, pantaloni neri e stivali marroni; intorno al collo portava una collana d'oro. L'amphiora era seguito da una decina di suoi uomini.
"Sei pronto a pagare la tua tassa giornaliera di duecento Shorai?", stava dicendo quando notò la mancanza di quattro chiavi dallo scaffale dietro al ragazzo alla reception.
"Bene bene, vedo che hai degli ospiti... allora oltre ai duecento aggiungiamone cinquanta per camera, siamo a quattrocento, più le persone che immagino fossero due per camera e anche se non lo sono non importa, arriviamo a ottocento più l'uso dello spogliatoio qui accanto arriviamo a mille Shorai tondi tondi", fece il conto l'amphiora sorridendo
"Ma è un conto esagerato signor Sheryff, non posso pagare", ribatté il ragazzo della reception. Sheryff stava dando l'ordine di catturarlo quando Damon lo colpì con il tacco del piede destro al collo dicendo: "Heel kick". La salamandra volò contro la parete del motel; mentre Sheryff si stava rialzando la nuova arrivata, Asuka, invitò i ragazzi a seguirla. Spero siano loro, non mi ha dato una descrizione precisa, pensò mentre si avvicinavano finendo di vestirsi.
"Q... quella era Asuka? Che ci faceva con quei tizi? Che fate lì immobili, PRENDETELI!", ordinò Sheryff rialzandosi massaggiandosi la parte colpita.
Damon e gli altri avevano seguito Asuka fino ad un ristorante dove ordinarono da mangiare e bere, sedendosi poi ad un tavolo piuttosto nascosto.
"Voi siete gli amici di Ascar?", chiese Asuka.
"Sì", rispose Kristal.
"Mi presento, mi chiamo Asuka e stanotte ho dormito con il vostro amico elfo, scusate la domanda di prima ma non è che vi ha descritto molto bene...", si presentò lei
"Piacere di conoscerti, io sono Kristal, questo qua è il mio ragazzo Damon, lui è Lars, poi abbiamo Mia, Sasuke e Stella; perché ci hai fatto scappare e chi era quel tipo?", chiese la ragazza.
"Mi dispiace ma dovete recuperare subito il vostro amico e andarvene di qui, avete colpito il braccio destro di mio padre e non ve la farà passare liscia... guardandovi bene a voi, ragazze, vi farà diventare delle prostitute come me".
"Tuo padre ti fa prostituire? Perché non te ne vai?", chiese Mia.
"Mi è impossibile per colpa di questo bracciale", disse mostrando il braccialetto.
Improvvisamente Damon mise le mani sul bracciale. "Ehi, che fai? Se cerchi di sfilarlo o di romperlo esplode... ehi mi stai ascoltando?", esclamò spaventata l'amphiora. Il ragazzo non ascoltò e con molta fatica riuscì a sciogliere il braccialetto lasciando sorpresi tutti tranne i suoi due amici. Subito dopo Damon chiese a Lars di seguirlo e insieme uscirono dal ristorante.
In quel momento Sheryff ordinò ai suoi sottoposti di entrare anche in questo locale cercare chi aveva osato colpirlo e di catturarli. Nonostante si fossero nascosti vennero scoperti ed i ragazzi si attivarono subito, Damon e Lars dopo averne sistemati alcuni di loro uscirono dal ristorante a andarono a cercare Ascar. Sheryff ordinò ad alcuni soldati rimasti in piedi di inseguirli, mentre ad altri di seguirlo nel ristorante, ma prima di entrare vennero fermati da Sasuke e Mia
“Da qui non passate”, disse in tono fermo Sasuke
“Non avete abbastanza soldi per corrompermi, quindi fermi o sparo”, disse Mia puntando le dita a forma a pistola contro i loro avversari.
Seduti al tavolo Asuka chiese perché i ragazzi la stessero aiutando, visto che la conoscevano appena. Kristal rispose che essendo amica di Ascar era di conseguenza una loro amica. Stella chiese più informazioni sul suo passato e la ragazza iniziò a raccontare che quando era una Tadhiora, ovvero la prima fase della crescita degli Amphiora durante la quale essi devono rimanere a contatto con l'acqua, perse sua madre. Quando divenne un’Adulthiora, l'ultima fase della crescita della loro razza, fu costretta dal suo patrigno Buforger a prostituirsi. Kristal aggiunse, giustificandosi che aveva molto tempo libero e che amava leggere, che conosceva anche la fase Comphiora, ovvero la loro seconda fase che corrispondeva alla nostra pubertà dove gli Amphiora prendevano le sembianze definitive.
Mentre Lars spingeva Damon commentò che era un tipo davvero strano visto che era l’unico della sua specie che si addormentava mentre correva, o meglio che si addormentava. I due arrivarono fin davanti al municipio della città. Qui videro il loro amico lanciare frecce velocemente contro una specie di salamandra che correva intorno a lui facendolo innervosire. L'amphiora riuscì a colpire Ascar con un pugno atterrandolo, poi si fermò a fissarlo. Ascar poté finalmente osservare il suo avversario; egli aveva un corpo affusolato e una cicatrice sull'occhio sinistro, i suoi capelli chiari erano lunghi e avvolti in una coda di cavallo e portava un completo nero senza cravatta.
"E tu vorresti liberare Asuka dalle grinfie di suo padre? Non farmi ridere", commentò lui sarcastico tenendolo a terra con una zampa.
Mentre lo stava per colpire, una fiamma e successivamente un coltello lo fecero allontanare. Immediatamente i due sfidanti alzarono la testa e videro Damon e Lars avvicinarsi.
"Impressione mia o sei più debole qui, Damon?", chiese Lars.
"Che domande, ovvio! L'acqua indebolisce sia noi vampiri che il mio potere", rispose lui bloccandosi di colpo.
"Voi due chi siete e cosa volete?", chiese la salamandra.
"Siamo qui per dare una mano al nostro amico", rispose Lars mentre raccoglieva il coltello.
Southern, questo era il nome dell’amphiora, prese a correre intorno ai ragazzi.
"State attenti ragazzi è davvero molto veloce", avvisò Ascar, per poi mettersi ad ammirare il suo riflesso in una vetrata, pensando ma quanto sono stupendo.
Damon prese a saltare sul posto, ma prima che riuscisse a partire, pronto a sferrare il suo colpo, fu avvolto da una lingua viscida, trascinato in avanti e sbattuto a terra diverse volte. Perché non reagisce? si chiese Lars capendo che stava dormendo, Incredibile, sta dormendo nonostante venga sbattuto a terra pensò. In quel momento un'altra salamandra, vestita come Southern ma con capelli marroni che andavano a formare delle corna, colpì Lars ad un fianco con la testa facendolo finire per terra accanto ad Ascar.
"Southern, quanto ti ci vuole a sistemare questi ragazzi?", chiese al suo amico.
"Uffa sei un guasta feste, mi stavo solo divertendo”, rispose Southern affiancando il nuovo arrivato.
All’entrata del ristorante Sasuke e Mia si stavano occupando di Sheryff e dei suoi uomini, Che razza di poteri hanno quei due? stava pensando l'amphiora, accorgendosi che i suoi ragazzi venivano abbattuti dalla ragazza tramite qualcosa che usciva dalle mani e dal ragazzo a petto nudo senza nemmeno muovere un muscolo
“Kraut vieni qui”, urlò Sheryff.
Al richiamo rispose una piccola rana snella; sotto alla sua polo bianca si intravedeva la gola scura con una striscia centrale chiara, la pelle era di colore rossiccio, il muso appuntito era protetto da un elmo e nella zampa sinistra lunga impugnava una balestra con la freccia inserita.
“Ho come l’impressione che qualcuno mi abbia chiamato capo, ma non so chi”, disse la rana puntando la balestra verso la Salamandra.
"Certo, ti ho chiamato io, ho bisogno che ti occupi di loro... tieni lontano da me quell'arma", rispose spostando la balestra.
Kraut si stava ancora guardando in giro.
"Sheryff, ho come la sensazione che le persone che stiamo cercando siano proprio davanti a noi", commentò di nuovo lui.
"Certo, li hai alle tue spalle", replicò Sheryff indicando Sasuke e Mia, la quale stava puntando le dita contro di loro.
"Shoot Blairnks", esclamò, facendo il verso dello sparo della pistola con la mano. Gli occhi di Mia erano diversi quando attaccava, infatti la pupilla, stretta in alto e in basso, veniva circondata da un iride bianca che ricordava le nuvole nel cielo. Kraut prese ad aspirare risucchiando il colpo della ragazza Cosa?! Ha mangiato il mio potere? pensò lei provando di nuovo, inutilmente, la mossa.
“Mia non ti distrarre… ci penso io”, disse Sasuke riportando in sé la ragazza
In quel momento uno dei soldati era riuscito ed il ragazzo decise di andarlo a riprendere quando sentì le dita della sua amica alla tempia
“Non t’azzardare a lasciarmi da sola o dovrai pagarmi caro… occupati della salamandra”, brontolò lei
Sasuke ci pensò su e decise che non era meglio contraddirla ed impugnò la prima cosa che trovò, ovvero un filone di pane.
Nel frattempo il soldato raggiunse il tavolo delle ragazze
“Ragazze, siete pregate di seguirmi”, ordinò gentilmente lui
“Non ci pensiamo minimamente a venire con te”, replicò Kristal stendendo il braccio frapponendosi tra lui e Asuka.
Intanto anche altre soldati raggiunsero il tavolo e vedendo la situazione Stella decise di indossare dei guanti completamente gialli con un fulmine sul dorso, preoccupata per i suoi amici Kristal non si accorse che uno dei soldati aveva raggiunto Asuka
“Ho detto di stare lontano da lei”, disse mettendo la mano sul petto del soldato.
La mano della ragazza si illuminò scaraventando la salamandra contro i tavoli dietro di lui, Come ho fatto? Cos'era quel potere? si chiese sorpresa lei guardandosi le mani. Stella, intanto, aveva preso a colpire il suolo dicendo “Elettroshock”; dei fulmini usciti dal contatto con il suolo andarono a mettere fuorigioco gli altri soldati.
"Dovremmo andare a vedere cosa è successo", propose Asuka.
"No, saremo solo d'intralcio, restiamo qui in caso dovessero arrivare altri soldati", replicò Kristal mentre sfogliava il suo libro nella speranza di capire cosa le fosse successo.
Damon, Lars ed Ascar erano in netta difficoltà contro i loro avversari quando Lars sospirò
"Ti vuoi svegliare?", gridò impugnando i suoi coltelli. Damon prese fuoco letteralmente, liberandosi dalla presa della lingua. Una figura grossa si stava avvicinando mentre la lingua strisciava indietro.
"Hai osato farmi del male?", disse la voce.
Appena la strana figura fu vicina i ragazzi videro che aveva un corpo tondeggiante con zampe corte. Indossava una giacca leopardata con una collana d'oro con il simbolo degli Shorai. Grandi occhi gialli e neri con pupilla ellittica orizzontale. Un cappello fedora di colore nero copriva delle macchie verdi scure bordate di nero.
"Ascar te ne vuoi occupare tu? Dopotutto sei qui per questo", chiese Damon fissando Southern che li stava colpendo da diversi punti.
"Certo, ma prima mi devo occupare di questo qua", replicò lui riferendosi alla salamandra. Improvvisamente il vampiro colpì Southern allontanandolo da loro. Come è possibile che quel tizio sia riuscito a vedermi? pensò la salamandra rialzandosi. Chi accidenti è quel tipo? pensò Salauri controllando il suo amico.
"Sei pronto a combattere Dam...", stava dicendo Lars quando si interruppe. Incredibile, dorme di nuovo! pensò il biondo notando che l’amico era di nuovo immobile.
"Hai avuto solo fortuna, ma adesso ve la dovete vedere con i Fratelli Salamandra", commentò Salauri osservando i due ragazzi prepararsi per la battaglia.
All’entrata del ristorante i colpi di Mia venivano mangiati e sputati da Kraut mentre Sheryff riusciva a bloccare tutti i colpi di Sasuke con un manganello che portava al fianco
"Com’è possibile che quel pane sia così resistente?", si chiese la salamandra.
Sasuke non rispose e continuò ad attaccarlo usando il pane come se fosse una spada. Devo trovare un'altra soluzione, pensò guardando in basso. Trovato!
Sasuke decise di farsi avvolgere dalla sua ombra che lo trasformò in una creatura intangibile e completamente nera che lasciava intravedere solo degli occhi rossi. Una volta in quella forma avvolse l’Amphiora dicendo "Tatakage". Sheryff cercò di colpirlo in tutti i modi, ma i suoi colpi andavano a vuoto, in compenso però lui veniva sempre colpito. Passati tre minuti circa Sasuke lasciò libero il suo nemico che cadde a terra sconfitto
“Ti serve aiuto Mia?”, chiese lui mentre tornava normale
Mia non rispose e vedendo che i suoi colpi non funzionavano decise di cambiare mossa, decise di correre verso il suo nemico portando indietro il braccio destro ed evitando le frecce del nemico
“Compressed air”, disse giunta vicino a lui
Il braccio venne avvolto dall’aria e quando lo portò avanti un forte getto d’aria colpì la rana facendola volare lontano
Una volta sconfitti i nemici Mia notò che Sasuke era sprovvisto di ombra
“Che fine ha fatto la tua ombra? Mo te perdi pure quella?”, chiese lei
Sasuke stava per rispondere ma sentii Stella urlare adesso è diventata maniaca quella… pensò Sasuke
“Raggiungiamo le ragazza e vi racconto tutto”, disse Sasuke sospirando
I fratelli salamandra stavano attaccando senza sosta Damon e Lars, quando improvvisamente Southern colpì Damon che cadde violentemente al suolo vicino a una delle case dopo una lunga scivolata di schiena, provocando la perdita degli occhiali e del cappello. L'amphiora si stava avvicinando minaccioso agli occhiali, quando Damon gli apparve davanti. Southern lo colpì per allontanarlo. Da dove è sbucato? pensò la salamandra.
"Non osare toccare questi occhiali", ordinò lui, furioso. La mente del ragazzo tornò a quando aveva diciotto anni e suo padre Noa gli rivelò che non era il suo vero padre e che quegli occhiali, lasciati per lui da sua madre, avevano una sostanza che rifletteva la luce del sole. Il ragazzo chiuse gli occhi e si perse a immaginare i suoi genitori e la vita con loro. Southern cercò di colpirlo nuovamente ma Damon, ripresosi grazie a Lars, si difese colpendolo a sua volta.
"Cosa pensi di fare? Tu e il tuo fuoco siete deboli qui... lo hai detto tu stesso", commentò la salamandra scostandosi dal ragazzo. Damon si guardò intorno e trovò un sasso; iniziò a palleggiarci permettendo così al sasso di avvolgersi con il fuoco e di prendere le sembianze di un pallone.
"Non hai tutti i torti! Ma forse così ci riuscirò, Ballfire Shot", disse lui colpendo il sasso con il collo del piede lanciandolo contro la salamandra, che si difese evitando il colpo saltando di lato; nonostante ciò si ritrovò Damon di lato ma che! Penso la salamandra
"Heel kick", disse Damon colpendolo ad un fianco con il tacco della scarpa e gli occhi chiusi. Non vi ho mai conosciuto ma spero un giorno di poterlo fare, per ora vi dedico questo colpo per ringraziarvi per quello che avete fatto lasciandomi con Noa. La salamandra presa alla sprovvista non fece in tempo ad evitare il colpo.
"Non posso venire sconfitto da una persona debole come lui", disse prima di svenire al suolo.
Damon mise una mano in tasca toccando una foto di un'adolescente con i capelli che arrivavano alle spalle di colore scarlatto e con indosso un kimono rosso. Mentre Ascar cercava di far ragionare Buforger, Salauri riusciva a colpire Lars
"Non pensi che sia arrivato il momento di arrendersi?", chiese la salamandra
La sua attenzione ricadde sul suo amico disteso a terra come è possibile che sia stato battuto? pensò avvicinandosi all'amico. Intanto Lars stava tenendo i suoi coltelli verso il basso con la lama che sfiorava il terreno, permettendo al suo nuovo coltello di diventare marrone.
"Prima mi occupo di te, poi del tuo amico! Incornata letale", disse Salauri correndo a testa bassa verso di lui. "Gilitirio cobra!". Lars evitò il colpo abbassandosi e portando successivamente le braccia verso l'alto riuscendo a colpirlo. La salamandra trafitto dai coltelli cadde a terra.
"Co-come è possibile che sia-siate riusciti a sconfiggerci?", chiese con la poca voce che aveva.
Lars non rispose e si diresse da Damon ammirando e pulendo i suoi coltelli, intanto davanti al municipio Ascar cercava ancora di far ragionare Buforger
"Forse non hai capito, non ho nessuna intenzione di lasciar andare via mia figlia, è molto richiesta e mi fa guadagnare molti soldi", commentò Buforger indicandolo col bastone e cercando di colpirlo con la lingua.
"Sei spregevole!", gridò Ascar cercando di evitare la lingua, ma appena si fermò per evocare l'arco e scoccare la freccia fu colpito alla spalla.
"Crahcrahcrah a quanto pare non riesci a colpirmi, io invece non mi faccio scrupoli a colpirti", commentò il rospo. Accidenti, so che è un bastardo ma non riesco ugualmente a colpirlo, pensò Ascar mentre si rialzava.
"Facciamo così, se mi dai mille Shorai te la vendo, crahcrahcrah", propose Buforger. In quel momento fu messo K.O. da alcuni calci improvvisi. Ascar rimase sorpreso e guardò il suo amico che si stava ricomponendo dopo l'attacco.
"Che c'è?", chiese.
"Perchè sei intervenuto? Potevo sconfiggerlo", replicò l'elfo.
"Primo non ci saresti mai riuscito, Secondo non sopportavo più di sentirlo parlare".
Lars stava proponendo di tornare dalle ragazze quando notò i suoi amici distratti; Damon si era addormentato mentre Ascar stava ammirando il suo riflesso in una vetrina. Sospirò e prese i due ragazzi per la maglietta, trascinandoli verso il ristorante dove si ritrovarono con il resto del gruppo.
Dopo aver ascoltato il resoconto dello scontro e aver realizzato di essere libera, Asuka chiese se poteva viaggiare con loro, guardando l'elfo che in quel momento si stava specchiando in uno specchio. Kristal capii e accettò l'offerta della ragazza con un sorriso e gli porse un petalo della Crystallite, che avvolse l'amphiora in una luce. Mentre salivano a cavallo aiutati dai loro cavalieri, Kristal chiese a Damon se sapeva che il suo amico non era umano. Lui rispose affermativamente lasciandola sorpresa. Prima di partire Asuka chiese la direzione.
"La città della luna nel regno di Krokotopia Moonlight, fermiamoci lì", rispose Mia, chiedendosi come fosse la situazione a casa sua.