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The Heros of Destiny

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Drakula87
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Riepilogo

Qualcosa sta minacciando il mondo come tutti lo conoscono ma il "destino" ha qualcosa in serbo. Fra momenti di violenza e non solo, momenti di lotta e molto altro un Vampiro con i suoi amici dovranno cercare di salvare la loro razza e quella degli umani da una catastrofe, scoprendo cose che nemmeno loro sapevano su loro stessi

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Capitolo 1: Il salvataggio

“Corri Mezzanotte corri”, urlava un ragazzo in sella al suo cavallo nero, mentre il sole scendeva veloce sulla valle.

Amakna, Regno Solinis

Tutto ebbe inizio in un tranquillo paesino nel regno di Solinis chiamato Amakna, dove vivevano un giovane ragazzo e suo padre. Il ragazzo aveva la carnagione pallida e un corpo magro con braccia e gambe lunghe; indossava un cappello sportivo con lo stemma di un teschio che lasciava intravedere dei capelli neri, una maglietta sportiva raffigurante un teschio sul petto e un paio di jeans militari. Il padre invece aveva origini orientali, capelli lunghi e una fascia sulla fronte, aveva una corporatura simile a quella del giovane ma la sua carnagione era più scura.

“Pa', io esco”, disse il giovane mentre indossava un paio di occhiali da sole scuri.

“Ok figliolo, sta' attento e non ti addormentare in giro”, rispose il padre.

Mentre il ragazzo usciva un giornale gli cadde in testa, facendolo tornare in sé; immediatamente alzò gli occhi e notò un corvo volare via. "Perché il giornale di Krokotopia si trova qui?" pensò mentre lo raccoglieva, "gli sarà cascato per sbaglio". Dopo un paio di ore il ragazzo raggiunse la locanda dove lo aspettavano i suoi due amici seduti a un tavolo posto a destra dell'entrata. Quello seduto a destra, che stava pulendo minuziosamente i suoi coltelli, era un giovane ragazzo della stessa età di Damon, si chiamava Lars e aveva una corporatura muscolosa e capelli biondi molto corti; indossava una camicia bianca, con un gigantesco toro disegnato sulla schiena, e jeans grigi; Il secondo invece, seduto a sinistra, era poco più grande del primo e di corporatura snella; i suoi capelli, portati medio lunghi e pettinati all'insù e all'indietro, erano di un color viola chiaro. Indossava solo un copri bocca scuro e dei pantaloni di un'armatura molto aderente.

“La vuoi smettere di spogliarti? Lo sai che non sei il mio tipo Sasuke!”, lo riprese il ragazzo biondo

“Spogliarmi?… Quando è successo?! Non mi ero accorto di essere senza maglia!”, rispose il ragazzo dai capelli viola.

Dopo aver notato il suo amico addormentato sulla porta

“Indovina chi è arrivato finalmente Lars?”, aggiunse Sasuke

“Mi sa che è l'unico nel suo genere”, commentò Lars in modo sarcastico mentre raggiungeva il suo amico per urlare il nome del vampiro nell'orecchio

“Guarda che ti sento benissimo Lars, non serve che…”, rispose Damon senza finire la frase

Lars scosse la testa rassegnato e dopo averlo svegliato nuovamente lo accompagnò al tavolo dove erano seduti. Giunti al tavolo si accorsero che Sasuke era sprovvisto di pantaloni facendosi riprendere da Lars che sospirò rendendosi conto di che razza di amici aveva. Successivamente chiamò il cameriere per ordinare l'ordine che prendevano tutte le mattine: ovvero del sangue umano per Damon, una bottiglia di sakè per Sasuke, e un bicchiere di latte freddo per Lars. Dopo aver ringraziato il cameriere si diresse al bancone situato davanti ad una mensola con delle bottiglie appoggiate sopra, qui passò gli ordini al barista che vestiva con un grembiule con pettorina. In quel momento alcuni clienti molestavano alcune cameriere così il barista, nonché proprietario del locale impugnò il fucile e lo puntò verso i clienti molestatori che alzarono le mani e si concentrarono sulle loro ordinazioni.

Una volta serviti i ragazzi continuavano a parlare tra di loro

“Sapete ragazzi, quando sono uscito questo giornale mi è caduto sulla testa e leggendolo ho scoperto che sta accedendo qualcosa di strano a Krokotopia”, spiegò Damon posizionando il giornale sul tavolo

“Conoscendo la tua curiosità vuoi andare a vedere cosa succede li vero?”, chiese Sasuke

“Mi conoscete bene, se parto adesso in cinque giorni dovrei arrivare”, rispose Damon per poi addormentandosi subito dopo.

Lars colpì il tavolo con il manico del coltello che lo stava pulendo svegliando

“Ma non avevi detto che volevi partire subito?”, replicò il ragazzo

Dopo aver bevuto tutto d'un sorso quello che gli restava della sua ordinazione, Damon si alzò e mentre si diresse verso l'uscita dove si bloccò nuovamente

“Non è possibile, di nuovo!”, commentò Sasuke alzandosi per andarlo a svegliare.

Damon salutò ed uscii, una volta rimasti soli Sasuke chiese al suo amico visto che lo conosce da più tempo di lui, se Damon fosse normale per uno della sua razza

“Da quello che ricordo ha iniziato a farlo quando diventai maggiorenne; provai a chiedergli delle spiegazioni ma la sua risposta è stata sempre vaga. Ho capito solamente che aveva a che fare con i suoi genitori”, rispose Lars

Giunto nella stalla del paese Damon iniziò a preparare il suo cavallo per il viaggio

“Pronto per il viaggio Mezzanotte?”, chiese accarezzando il suo cavallo nero.

Come risposta il cavallo nitri in segno di approvazione, svegliando il giovane che si era addormento nuovamente

Krokotopia, Regno di Krokotopia

Castello

Mentre Damon viaggiava verso la capitale del Regno di Krokotopia, ovvero Krokotopia, nel castello della capitale del Regno di Krokotopia per la precisione in una stanza molto ampia in cima ad una grande scalinata seduta su una grande sedia posta alla fine, una ragazza dai capelli corti e neri come la notte e un vestito regale scuro stava discutendo con le sue strane guardie. Il castello della città era molto elegante con un architettura gotica, le numerose torri presenti erano fatti di mattoni scuri come le tegole del tetto che erano a forma di cono, le finestre nonostante erano ampie permetteva solamente a poca luce di passare, i merli sulle mura erano a coda di rondine. Il castello prevedeva anche un cancello scalcinato che lasciato mezzo aperto si riusciva ad intravedere un giardino dove tutto era sterile e morto.

“A che punto è la Zona Nera?”, chiese la regina

“Sta avanzato lentamente”, rispose una guardia goblin

“E riguardo alla mia sorellina Kristal?”, aggiunse lei

“L'abbiamo cercata ovunque e sembra introvabile”, rispose un'altra guardia

“Possibile che voi stupidi goblin non riuscite a farne una giusta? Prima ve la fate scappare e poi non riuscite nemmeno a trovarla!”, urlò la strega lanciando un vaso contro di loro

Villaggio

Fuori dal castello sorgeva un villaggio in rovina dove vivevano in case decrepite costruite in pietra sprovviste di una parte di parete, oppure porte e persiane; ad altre invece mancava il tetto, altre invece erano completamente crollate. Appena fuori dalla città una ragazza dai capelli dorati e con addosso pochi stracci sufficienti a malapena a coprirle le parti intime, la ragazza stava scappando, stringendo un libro al petto, da dei goblin. Essi avevano un aspetto ripugnante e con la pelle verdastra, avevano le orecchie lunghe e appuntite che uscivano fuori dall'elmo, un naso lungo e ricurvo in avanti ed un mento appuntito. La loro armatura era completamente nera e riccamente lavorate, composta da un elmo che ricordava la parte sopra del muso di un corvo, da un petto compatto con rifiniture che ricordavano la gabbia toracica, da bracciali a ricordare le ali di un corvo ripiegato, da pantaloni con rifiniture che ricordavano le ossa di uno scheletro, per finire degli stivali con rifiniture a formare delle ossa di zampe di un corvo.

“Eccola!”, gridarono le guardie

“Accidenti mi hanno trovata”, commentò la giovane cercando un posto dove nascondersi

Il suo sguardo finii nella foresta appena fuori dalla città, esso era composto da alberi secchi o con qualche rada foglia sui rami contorti e sofferenti, mentre il terreno era privo di arbusti e coperto solo di erba secca. Prima di entrare nel bosco il capo goblin ordinò ad un suo sottoposto di portare rinforzi per perlustrare la foresta, il sottoposto non se lo fece ripetere e tornò verso il castello. Nella parte opposta della foresta era presente Damon dove notò qualcosa che avanzava lentamente verso di lui. Essa era come una nebbia lasciandosi alle spalle piante bruciate o marcite, ad altre cadevano le foglie accartocciandosi a terra. Gli animali invece si trasformavano in zombie

“Che accidenti è quella cosa?! Purtroppo se voglio raggiungere la capitale devo attraversare quella cosa”, commentò Damon

Una volta oltrepassato il gas nero il ragazzo si accorse che il suo cavallo si stava trasformando in una sorta di zombie, al contrario Damon non subii nessun cambiamento. Mezzanotte iniziò ad agitarsi ma con qualche parola e gesto riuscii a calmarlo riuscendo così a proseguire il viaggio

Castello

Giunto davanti alla regina il goblin la informò che avevano trovato la ragazza ma per catturarla avevano bisogno di più soldati poiché lei era entrata nella foresta. La regina, seduta sul trono nella sua stanza, non fiatò ma si limitò ad alzare un braccio come segno di approvazione e successivamente appoggiò la testa sul pugno del braccio destro appoggiato sul bracciolo del trono. "Povera sciocca, ancora credi di trovare un uomo con un animo buono?! Lo dovresti sapere anche tu che per loro siamo solo delle persone con un bel fisico da “usare” finché ne hanno voglia" pensò la regina ricordandosi alcune scene del suo passato, per la precisione di quando venivano trattate come schiave, tenute nude, maltrattate e molto altro. La sua attenzione ricadde nuovamente sulla guardia ancora ferma

“Cosa stai aspettando? Va e non tornare a mani vuote!”, gridò la regina

“Agli ordini mia regina”, rispose il goblin con un inchino

“Possibile che bisogna sempre ripetere le cose… chi è quello e perché non si è trasformato?”, commentò lei notando Damon cavalcare nella foresta

Foresta

Giunta in un ruscello la giovane decise di fermarsi per rinfrescarsi e riprendere fiato quando venne raggiunta da un goblin

“L'ho trovata correte!”, gridò il goblin

“Ma non vi stancate mai stupidi goblin”, commentò la ragazza cadendo a terra dallo spavento

“Adesso vieni con me”, ordinò il goblin afferrandola per un braccio

La ragazza si divincolava cercando di liberarsi gridando che non voleva tornare in quel posto, improvvisamente un uomo sul cavallo attirò l'attenzione del goblin

“Chiedo scusa ma se la ragazza non vuole venire perché non la lasciate andare”, disse il ragazzo

“Non intrometterti, umano!”, ribattè il goblin

Il ragazzo scese dal cavallo ed iniziò a muovere la gamba destra come se fosse nervoso

“Conto fino a cinque e se non l'avrai lasciata…”, disse lui

Il goblin iniziò a ridere interrompendolo chiedendo cosa avrebbe fatto se non l'avrebbe l'asciata, il ragazzo giunto al numero cinque colpii in pieno il goblin con il collo del piede disse: “Calcio di sfondamento, tiro di collo”.

Il calcio del ragazzo fece finire il goblin contro un albero, sorpreso dal fatto che la sua impenetrabile armatura si era rotta dove il ragazzo lo aveva colpito, successivamente il giovane si diresse verso il suo cavallo ed allungò un braccio verso la ragazza

“Forza andiamo, ti porto lontano da qui”, le disse

La giovane esitò per qualche minuto, ma dopo aver sentito dei goblin avvicinarsi decise ad accettare l'aiuto dello sconosciuto ed afferrò la mano del ragazzo e salii a cavallo. Con qualche strattone il giovane fece girare il suo cavallo dalla parte opposta della città e quando gli altri soldati raggiunsero il luogo i due giovani si erano ormai allontanati. "Perchè questo tipo ha deciso di salvarmi? Cosa avrà in mente di fare? Dove staremo andando? Perché questa magia su di lui non ha effetto?" Alcune domande iniziarono a passarli nella testa alla ragazza mentre proseguivano attraverso il gas

“Grazie per il suo aiuto, il mio nome è Kristal”, si presentò lei tenendosi forte al ragazzo per non cadere da cavallo

“Piacere Kristal il mio nome è Damon ed è stata un onore aiutarti”, rispose il giovane.

I due ragazzi oltrepassarono la zona nera e Kristal notò che solo il cavallo cambiò aspetto, tornando il solito puledro completamente nero, mentre Damon restava lo stesso. Notò anche che il giovane si stava addormentando, scivolando da cavallo trascinandola con sé.

“Ma sei impazzito? Non ti addormentare mentre sei a cavallo!”, lo sgridò svegliandolo appena in tempo.

“Scusa, a volte mi capit...zzz”, riuscì a dire prima di addormentarsi.

“Ma come, di nuovo?! Meglio che prenda io le redini o qui finiamo a terra”, si disse Kristal colpendo Damon alla testa con il suo libro.

“Non ti preoccupare, sono in grado di portarti ad Amakna”, la rassicurò il ragazzo, dopo essersi risvegliato. Kristal si rassegnò e si appoggiò di nuovo a lui, restando comunque in allerta. "Forse ero più al sicuro con i goblin", pensò la ragazza mentre svegliava per l'ennesima volta Damon.

Castello

Nel castello la regina, venuta a conoscenza della fuga della ragazza, era furiosa. “Come diavolo avete fatto a farvela scappare?!?”, urlò la strega.

“Non è colpa nostra, mia regina! Quando siamo arrivati abbiamo solo trovato un goblin con l'armatura distrutta”, ribattè una guardia

“Non dite sciocchezze nessuno può distruggere quell'armatura…”, ribattè la regina notando successivamente l'armatura distrutta

“...siete fortunati ho notato da che parti sono usciti dalla mia magia in direzione ovest, quindi perlustrate tutte le città in quella direzione”, ordinò la regina

l'attenzione della ragazza ricadde sull'armatura e iniziò a pensare a quel ragazzo "come è possibile che quel ragazzo sia riuscito… a meno che…"

“Cosa fate ancora qui? Partite subito lo volete capire che lei è l'unica che può mandare a rotoli il mio piano?”, gridò nuovamente verso i goblin che ancora non erano usciti dalla stanza.

Finalmente i goblin uscirono dalla stanza, ma prima di quello la regina ordinò ai goblin di portarli degli schiavi poiché voleva sfogarsi divertendosi con loro

“Come desidera, mia Signora”.

Amakna, Regno Solinis

Casa Damon

I due ragazzi erano finalmente giunti a casa di Damon, dove la giovane si riposò e rilassò sfinita dalle sue peripezie. La mattina seguente Kristal si svegliò e decise di scendere in cucina per la colazione, scese indossando solamente una camicia chiara lunga, unica cosa che aveva trovato da indossare per la notte

“Salve”, disse lei sempre assonnata

“Salve, come si sente oggi?”, chiese il signore che si trovava nella stanza

“Bene, grazie... oddio, mi scusi, non l'avevo vista! Lei sarebbe?”, chiese imbarazzata quando si rese conto di non parlare con Damon.

“Non si preoccupi, il mio nome è Noa e sono il padre del dormiglione, emh, di Damon”, si presentò.

“Io sono Kristal, lieta di conoscerla signore”, salutò lei facendo un inchino allargando delicatamente la parte finale della camicia, tenendola tra il pollice e le prime due dita di entrambe le mani, con i mignoli estesi, facendo sfuggire un sorriso all'uomo.

Kristal prese un cornetto e iniziò a mangiarlo, guardandosi intorno finendo su una bottiglia dal contenuto rosso scuro. Incuriosita, la aprì e venne colpita da un aroma dolciastro

“Chissà che roba sarà?”, si chiese.

“Quello è sangue, il cibo preferito di mio figlio”, le rispose Noa rientrando in cucina. “Sangue? Non sarà mica un vampiro?!”, commentò scherzosamente.

“Non proprio, lo è solo per metà”, rispose serio il padre. Kristal fece una risatina nervosa.

“Qui-quindi anche lei è un vampiro?”, chiese un po' impaurita.

“Di vampiro qui c'è solo lui, anche se ho dei dubbi. Deve sapere che solo il padre del ragazzo era un vampiro, mi venne affidato quando la madre morì, da allora l'ho cresciuto come se fosse mio figlio”, spiegò Noa

Mentre parlavano un rumore attirò la loro attenzione. Uscirono dalla cucina per vedere cosa fosse successo e trovarono Damon a terra, in fondo alle scale con le gambe in alto appoggiate alla parete; a quanto pareva era caduto dopo essersi di nuovo addormentato in piedi.

“Tutte le mattine la stessa storia, se va avanti così dovrò rifare il pavimento”, disse Noa. Alla ragazza sfuggii un'altra risatina, ma questa volta era di divertimento.

In quel preciso momento tre goblin arrivarono in città. Il capo portava una sacca a tracolla di colore marrone chiaro, prese dalla sacca delle zucche

“Stiamo cercando una ragazza bionda di nome Kristal, se c'è la consegnate questo paese non subirà alcun danno”, esordì il capo goblin forse pensò sghignazzando.

Sentendo quelle minacce Kristal uscii allo scoperto

“Eccomi qua, quindi lasciate stare questo paese come lo avete trovato!”, disse. I goblin si misero a ridere, quando quello a destra venne ucciso da un coltello conficcato nella gola

“Sei l'amica di Damon vero?”, chiese Lars avvicinandosi a lei

Kristal fece di si con la testa e notò che il giovane, il tiratore del coltello, indossava solamente i pantaloni rossi di un pigiama e i suoi capelli erano scompigliati come se si fosse appena alzato. Nel frattempo due kunai (1) saettarono nell'aria uccidendo la guardia a sinistra

“Quindi non ti muovi da questo posto”, aggiunse Sasuke appena comparso su un tetto li vicino

La ragazza notò che, a differenza dell'altro ragazzo lui sembrava più riposato, intanto il capo goblin stava per aprire bocca quando Damon, sbucato dal nulla, lo mise fuorigioco con un calcio. Quell'azione fece cadere la zucca che il goblin teneva in mano, Damon ringraziò i suoi amici addormentandosi

“Meglio che mi presento da solo, se aspettiamo lui facciamo notte! Piacere il mio nome è Lars”, si presentò il ragazzo biondo sbadigliando e porgendole la mano

“Onorato di conoscerla Kristal-Chan, mi presento il mio nome è Sasuke”, si presentò l'altro ragazzo scendendo dal tetto

“P-Piacere ragazzi, come avrete capito mi chiamo Kristal”, disse Kristal facendo un inchino

“Sasuke giusto?! Ma sul tetto non eri vestito?”, aggiunse lei

“Vestiti?!”, disse Sasuke guardandosi

Lars sospirò e mentre puliva il suo coltello, estratto dal corpo del goblin, e mentre svegliava il vampiro allontanandosi da lui, riprese Sasuke dicendogli che se li era levati mentre scendeva. Nel frattempo l'attenzione di Kristal ricadde su una zucca ai piedi di un Damon che si era nuovamente addormentato, notò che la zucca stava lampeggiando sempre più velocemente. Voleva avvisarlo ma non fece in tempo ad avvisarlo che la zucca esplose avvolgendo Damon nell'esplosione, preoccupata Kristal corse da lui controllando se stesse bene, incredule si accorse che non aveva nessun graffio "d'accordo che è un vampiro, ma un esplosione avrebbe ucciso pure un vampiro e poi perché i suoi amici non sono sorpresi?" Pensò lei notando Lars e Sasuke tranquilli. Finito il trambusto causato dall'arrivo dei goblin, Kristal iniziò a pensare che non poteva più restare in quel posto e doveva scappare per non mettere in pericolo altre persone. La ragazza stava per avvertire i ragazzi che se ne sarebbe andata via da li per non mettere in ulteriore pericolo la città

“Non se ne parla! Lei resta qui”, disse Sasuke

“Veramente, io…”, tentò di ribattere Kristal

“Giusto! E potrebbe stare da Damon”, la interruppe Lars

“Quindi è deciso, vieni a stare da me”, disse Damon sorridendo a addormentandosi subito dopo.

Intanto, nascosto dietro ad una casa, una strana figura li stava spiando compiaciuto di ciò che accadeva.