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Emma

Subito dopo il ripasso, ci ha fatto fare la verifica. Appena il prof entra in classe, guardo con la coda dell'occhio Chiara, che sembra essere senza fiato.

Non ha torto.

Jackson fa girare la testa alle ragazzine e non solo.

«Chiaretta respira». È una causa persa.

Cinque e mezzo, non avrei immaginato di prendere quel voto in matematica, durante l' ora la maggior parte di noi viene chiamata alla cattedra.

Ci facciamo spiegare perché abbiamo preso un determinato voto piuttosto di un altro e dove abbiamo sbagliato.

Quel giorno usciamo un'ora prima, la nostra insegnante d'inglese, la signora Parisini, come ogni anno, comincia a essere assente, da un lato sono felice ma dall'altro no. Saltare le lezioni non va bene, soprattutto se si tratta di una materia d'esame.

Uscita dall'aula con Chiara, percorriamo il corridoio, ma qualcuno distoglie la mia attenzione.

Il prof. Rathburn e la prof. Rossi escono insieme dall'aula degli insegnanti.

Scuoto la testa, non ci voglio credere, lui ha solo trent'anni e lei quaranta ed è anche un'oca giuliva!

Devo mordermi il labbro inferiore per non ridere. La voce della mia migliore amica mi fa sobbalzare.

«Dai Emma, andiamo?»