Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

Capitolo 5 La prima notte di nozze

Alisia sembrò aver capito cosa stava pensando Azzurra e le sorrise senza spiegare nulla.

Il matrimonio tra lei e Sebastiano era solo un patto e non aveva il diritto di interferire sulla sua vita privata.

Anzi, in sua assenza Alisia si sentì persino più a suo agio.

Alisia entrò in camera da letto e vide l'arredamento che aveva uno stile di decorazione unico, era in bianco e nero, semplice e pulito, lussuoso ma non volgare, molto elegante.

“Questa è la camera del signore.” Sorrise Azzurra, dato che erano sposati, da marito e moglie naturalmente dormiranno insieme.

Alisia aprì la bocca ma non sapeva cosa dire, annuì.

Era la sua prima notte in un luogo sconosciuto ed era difficile per lei addormentarsi. Si appoggiò alla testiera del letto e aprì l’applicazione “58 città comune” del cellulare, voleva cercare un lavoro. Solo con un lavoro potrà vivere una vita stabile, prendersi cura di sua madre e dare un futuro a suo figlio in grembo.

Oh.

Alisia vide un annuncio di lavoro che stava cercando un traduttore. Il fatto che cerchino il traduttore era una cosa normale ma la cosa strana era che il requisito richiesto era conoscere la lingua del paese A.

Il paese A era il paese in cui era stata mandata via da Giosuè. Era un paese molto arretrato e situato ai tropici. Poche persone studiavano la lingua di quel paese. Le lingue usate nel mondo generalmente erano le lingue dei paesi più sviluppati e potenti.

Lo stipendio era buono.

Lasciò le sue informazioni personali.

Dopo mise via il telefono e si sdraiò per dormire.

Nel cuore della notte il chiaro di luna si riversò davanti alla finestra, come la seta morbida che cadeva in modo gentile.

La donna sul letto si addormentò profondamente, una luce bianca si riversò nel cortile, una Maybach entrò nel cortile e si fermò.

La portiera della macchina si aprì e dall'auto scese un uomo vigoroso che entrò in casa, i suoi passi erano un po’ incerti, non erano regolari come al solito.

L’uomo tirò la scollatura, la sua bocca era asciutta, entrò in casa e versò un bicchiere d'acqua, il suo pomo d’Adamo sporgente gli andava su e giù, nei suoi occhi si notava una lieve sensazione di ebbrezza, bevve tutta l’acqua nel bicchiere e la sensazione di bruciore alla gola si alleviò. Aveva bevuto molta grappa durante la cena di lavoro e dopo per il compleanno di Desiree bevve altri bicchieri di vino. Nonostante reggesse bene l’alcool, si ubriacò.

Si tolse la giacca, la gettò sul divano ed entrò in camera senza andare in bagno per lavarsi.

La luce era spenta in camera, era abbastanza buio ma conosceva bene la posizione del letto. Si sdraiò direttamente.

Alisia nel sonno profondo avvertì dei movimenti, ma presto tornò la calma, si girò e continuò a dormire.

Mattina presto.

La luce che filtrava era come dei fili brillanti e dorati che illuminarono l'intera stanza.

I due dormivano profondamente. Erano come una coppia di dolci innamorati.

Le ciglia dell'uomo tremarono leggermente, aprì lentamente gli occhi. Dopo una notte di sbornia, sentì il mal di testa e aveva bisogno di essere rinfrescato. Appena alzò il braccio per alzarsi sentì che sul suo braccio c’era qualcosa.

Girò la testa e vide una donna tra le sue braccia. La cascata di capelli di seta della ragazza erano sparsi sul suo braccio, le sue guance erano chiare, le sue lunghe ciglia erano arricciate e le sue labbra di color rosa erano leggermente aperte. Respirava uniformemente.

Il suo sguardo si abbassò lentamente e vide il suo collo snello e la sua clavicola delicata. Il respiro della donna era fluttuante ed era un po' seducente.

Il suo pomo d'Adamo involontariamente andava su e giù, non aveva mai sentito quell’impulso nemmeno quando stava con Desiree. Corrugò le sopracciglia, sembrava molto scontento di quella reazione fisica incontrollata ma non riuscì a distogliere il suo sguardo.

Mentre dormiva Alisia sognò di trovarsi nella savana africana e un leone feroce la stava fissando, come se volesse divorarla. Si svegliò dal suo sogno.

Aprì gli occhi e vide subito uno sguardo profondo che la stava fissando e che stava cercando di calmarsi. In quel momento la sua mente era completamente vuota. Spalancò improvvisamente gli occhi, si coprì il petto e sopraffatta dalla confusione disse: "Tu, perché sei qui?"

L'uomo tolse lo sguardo e lentamente sollevò la coperta: “Questa è la mia camera.”

Alisia voleva contraddirlo ma pensandoci sopra tacque.

"Non eri andato a festeggiare il compleanno della tua ragazza? Perché sei tornato?" Alisia si alzò dal letto e si fece da parte. Il suo tono era un po' interrogatorio.

Ieri Azzurra aveva detto che non sarebbe tornato la notte, per questo abbassò la guardia e si addormentò profondamente, non si accorse di nulla nemmeno quando era entrato in camera.

Lei e quest’uomo avevano dormito nella stessa camera!

Il pensiero di aver dormito tra le sue braccia le fece arrossire le guance. Abbassò la testa.

Sebastiano sbottonò la camicia. Ieri sera non si era tolto i vestiti che puzzavano di alcool, la sensazione dei vestiti accartocciati che si attaccarono al suo corpo era fastidiosa. Lanciò un'occhiata alla donna in piedi accanto al letto molto confusa, fece un sorriso di divertimento, “La prima notte di nozze non sarebbe più importante del compleanno della mia ragazza?"

Alisia era senza parole.

Il loro era soltanto un patto, non erano per davvero marito e moglie, quale prima notte di nozze?

Sebastiano si tolse la maglietta.

Alisia girò rapidamente la testa, non poteva credere che quest'uomo si spogliò di fronte a lei.

Dopo quella notte, lei provò antipatia nei confronti degli uomini, specialmente le dava fastidio il contatto fisico con gli uomini. Andò nel panico e balbettò: "Io, io esco.” Corse subito fuori dalla camera da letto.

Sebastiano non ci prestò molta attenzione, slacciò la cintura e andò in bagno. Aveva bisogno di fare una doccia e per svegliarsi.

Nel bagno uscì il rumore dell'acqua scrosciante. Dopo circa un'ora, in aria galleggiava il vapore acqueo e la fragranza del bagnoschiuma. Dopo la doccia, i suoi capelli corti e scuri erano sparsi e leggermente umidi, il suo fisico snello era avvolto nell’accappatoio bianco, dall’accappatoio si intravedeva il colore della pelle abbronzata che trasmetteva il fascino maschile.

Si avvicinò all’armadio e l’aprì, quando stava per tirare fuori i vestiti trovò una strana borsa con un girasole stampato sopra.

Rimase immobile per un secondo. «È di quella donna? Pure con i fiori stampati sopra, che donna infantile. Non si fa di certo problemi mettere la sua roba nel mio armadio.»

Si accigliò leggermente, tirò fuori i suoi vestiti e li indossò, mentre metteva l’attaccapanni toccò accidentalmente la sua borsa. Lo zipper era aperto e cadde tutta la roba che c’era dentro, dei vestiti e degli oggetti di uso quotidiano.

Si accovacciò per raccogliere le cose e vide un ecografia fetale.

Alisia, femmina, in stato gravidanza, da sei settimane.

«Quella donna è incinta?»

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.