Capitolo 14 Non la conosce più
“Cosa?” Alisia era confusa.
Sebastiano si alzò dalla sedia e si avvicinò lentamente alla donna: “In questo periodo di matrimonio, non flirtare con gli altri uomini.”
Non importa per quale motivo ci siamo sposati, ma durante il matrimonio non accetto le corna! Questo è il limite ed è la dignità di un uomo!
Alisia per un momento non capì cosa stesse dicendo. Con chi ha flirtato?
Lei ribatté: “Anche tu hai passato la notte con un’altra donna, allora da moglie dovrei chiederti anch’io di fare la stessa cosa?”
La fronte di Sebastiano si corrugò sempre di più: “Non ho dormito con lei.”
Alisia si perse per un attimo. Ma se ieri sera Desiree era rimasta qui tutta la notte. Chi ci crede che non hanno dormito insieme? Aspetta, che abbiano dormito insieme o meno non è proprio affare suo.
L’espressione di Sebastiano cambiò. Ma che cosa stava facendo?
Alisia non voleva litigare con lui, addolcì il tono: “Farò del mio meglio per le tue richieste, allora…"
Scosse il documento in mano, il significato era molto chiaro.
Sebastiano annuì, si notò una lieve irritazione nel suo tono. Non si irritò per il comportamento di Alisia bensì per se stesso.
Perché le stava dando una spiegazione?! Impazzito!
Quel comportamento anomalo lo metteva molto a disagio!
Poiché Alisia aveva ottenuto il lavoro di cameriera nel ristorante, voleva finire il più presto possibile la traduzione di quel documento.
A mezzanotte aveva fatto soltanto la metà ed era già molto assonnata.
Per rinfrescarsi un po’ la mente, andò in soggiorno, a quell’ora c’era silenzio in tutta la casa, Sebastiano e Azzurra staranno già dormendo.
Posò i fogli sul tavolino, andò in cucina per versarsi un bicchiere d’acqua calda, poi tornò in soggiorno, si sedette sul tappeto e continuò la traduzione.
Sebastiano aveva sete nel cuore della notte e scese per andare a prendere un po’ d’acqua, quando vide Alisia che stava ancora traducendo il documento, accigliò leggermente le sopracciglia, ma non emise alcun suono.
Alisia lo vide ma non lo salutò.
Sebastiano era abituato a stare da solo in casa, quando vide che c’era un bicchiere d’acqua sul tavolo, lo prese direttamente per dissetarsi.
“Quello è…”
Alisia voleva dirgli che quello era il bicchiere che aveva usato lei prima, ma Sebastiano aveva già bevuto.
Sebastiano la guardò un attimo, abbassò la testa e vide due segni delle labbra che si combaciavano sul bicchiere.
Era ovvio che il punto in cui stava bevendo dal bicchiere era già stato bevuto da qualcun altro, e collegando alla reazione di Alisia di prima, Sebastiano capì che quel bicchiere era stato usato da Alisia.
Alisia abbassò la testa, facendo finta di non aver visto nulla come se niente fosse successo. Tuttavia le sue guance si arrossirono.
Loro non si conoscevano molto, usare lo stesso bicchiere era un comportamento troppo intimo. Sebbene Sebastiano non l'avesse fatto intenzionalmente, Alisia comunque si sentiva in imbarazzo.
Sebastiano con la punta della lingua leccò il suo labbro, anche lui era confuso, alla fine senza pensarci finì direttamente l’acqua nel bicchiere.
Posò il bicchiere vuoto e guardò l’orologio, era già l’una di notte: “Non vai a dormire?”
Alisia abbassò la testa: “Non ho ancora sonno.”
Sebastiano la guardò un attimo in silenzio, poi salì al piano di sopra.
Mentre salì le scale improvvisamente gli vennero in mente le parole di Alisia che aveva detto di aver fatto domanda per la posizione di interprete dell’azienda, ma che era stata rifiutata. La cosa suonava strana a Sebastiano, così tornò in camera e fece una chiamata a Ivan.
Ivan dormiva profondamente in tarda notte, venne svegliato dalla suoneria del cellulare ed era di cattivo umore, prese con rabbia il cellulare sul comodino ed era già pronto a insultare la persona dell’altro lato, ma quando vide il nome della chiamata si calmò all’istante, si stropicciò gli occhi e rispose al telefono: “Presidente Sebastiano.”
“Controlla un po’ perché l'ufficio del personale ha rifiutato di assumere l’interprete.”
“Eh?” Sebastiano riattaccò il cellulare prima che Ivan riuscì a capire cosa stava succedendo.
Ivan guardò il cellulare. Chiamare così tardi solo per questa cosa?
Sul volto di Ivan apparve un’espressione contorta.
Si lamentò ma non osò essere negligente.
Il giorno dopo, Azzurra si alzò e vide Alisia che dormiva appoggiata sul tavolo. Davanti a lei c’erano dei fogli, probabilmente erano di lavoro, sospirò: “Anche se si trattasse di lavoro, non c’è bisogno di farlo così duramente, non ha nemmeno il tempo di dormire.”
Sebbene non riuscisse a capirla, Azzurra andò in camera a prendere una coperta per coprirla.
In quel momento, Sebastiano scese dal piano superiore e vide che Azzurra stava coprendo Alisia.
Si avvicinò e prese il documento che lei aveva tradotto, 22 fogli, lei li aveva fatti tutti a mano.
Per finirli tutti avrà fatto fino all'alba, questa donna non ha dormito tutta la notte?
Sebastiano la guardò.
Azzurra sospirò e non sapeva cosa dire. Si girò per andare in cucina a preparare la colazione.
Quando Alisia si svegliò, Sebastiano stava facendo colazione, Alisia si strofinò gli occhi e cercò di alzarsi, ma le sue gambe erano intorpidite. Riuscì a camminare soltanto dopo un po’.
Andò in bagno per lavarsi e si fece una doccia per rinfrescarsi.
Alisia si vestì e uscì dalla camera, poi mise il documento tradotto davanti a Sebastiano: “Ho finito.”
Si sedette per mangiare, poi pensandoci un momento disse: "Se non ci sono problemi puoi darmi i soldi ora.” Alisia temeva che Sebastiano si dimenticasse.
Sebastiano posò la tazza di caffè e la guardò per un secondo: “Non ho l'abitudine di portare i contanti con me. Più tardi vai in azienda a cercarmi.” Finì di parlare e si alzò.
Alisia prese un sorso di latte e non disse più nulla. Basta che se lo ricorda.
Alisia cercò di finire tutta la traduzione così velocemente perché non voleva fare tardi al lavoro oggi.
Poco dopo che Sebastiano uscì, anche Alisia uscì di casa.
Nel ristorante c’era la divisa per tutti, Alisia si cambiò indossando una camicia bianca, un gilet nero con un papillon e una gonna attillata che mettevano in evidenza le sue gambe dritte e snelle.
Seduta vicino alla finestra, Desiree era di buon umore. Sebastiano l’aveva invitata a mangiare fuori.
Sebbene Sebastiano avesse ammesso la relazione tra di loro e avesse detto che l'avrebbe sposata, tuttavia non le aveva mai chiesto di uscirci insieme, era sempre stata Desiree a chiederglielo.
“Sebastiano…”
“Ho sentito che Alisia aveva fatto la richiesta di interprete da noi, e tu hai ordinato di rifiutarla?” La notizia che gli aveva riferito Ivan non appena Sebastiano era andato al lavoro.
Le mani di Desiree si strinsero improvvisamente.Come faceva a saperlo?
Sebastiano si appoggiò allo schienale della sedia, la luce del sole penetrò dalla finestra e cadde su di lui.
Di fronte a quella donna dal cuore gentile che da piccola lo aveva salvato, e che gli aveva concesso la sua prima volta per salvarlo dal veleno, in quel momento Sebastiano non riusciva più a capirla.