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Capitolo 15 Quel bambino è tuo?

Desiree nascose il panico dentro di sé, abbassò leggermente gli occhi lacrimanti: “Voi state insieme già tutti i giorni, se entrasse nell’azienda a fare l’interprete, si avvicinerebbe ancora di più a te, io ho paura, ho paura che dopo molto tempo insieme, tu ti innamorerai di lei.”

Dal momento che non poteva più nascondere la cosa, la disse direttamente per dissipare i sospetti di Sebastiano, dicendo che lo aveva fatto solo per paura di perderlo.

Con i suoi grandi occhi lucidi disse: “Tu mi conosci da tanto, sai benissimo cosa provo per te.”

Desiree continuò a trattenersi le lacrime: “Ho troppa paura di perderti, per questo quando l’avevo vista fare il colloquio di lavoro, ho preso la decisione da sola senza dirti niente.”

Sebastiano corrugò la fronte: “Te l'avevo detto che io e lei divorzieremo tra un mese.”

Desiree di certo lo sapeva, se lei non avesse saputo che Alisia era la ragazza di quella notte, sarebbe stata disposta ad aspettare, dopotutto aveva già aspettato così tanti anni, un mese in più non le costava nulla. Ma dopo che aveva saputo che era Alisia ad aver passato la notte con Sebastiano non poteva più aspettare.

Non può lasciarla avvicinare troppo a Sebastiano! Assolutamente no!

“Alisia, questo è per il tavolo 2, portalo tu.”

Alisia annuì. Non sapeva se era per il motivo che aveva lavorato senza riposare bene la scorsa notte, sentì un dolore al basso ventre.

Tenne il vassoio e si diresse verso il tavolo 2, prima che arrivasse vide Desiree, e di fronte a lei…poteva già immaginare chi fosse.

Alisia esitò per un attimo. Questo è lavoro, non può evitarlo.

Mantenne il sorriso sul suo volto: “Ecco il piatto che avete ordinato.”

Alisia si abbassò prendendo il piatto dal vassoio.

Quando posò il piatto sul tavolo, il suo polso venne improvvisamente afferrato da qualcuno: “Cosa stai facendo?” La voce di Sebastiano era fredda.

Fissò Alisia che era vestita con una camicia bianca, gilet nero e una gonna corta che copriva soltanto i suoi fianchi, lasciando in vista un paio di gambe dritte e snelle.

Il suo sguardo rimase per qualche secondo sulle sue gambe, la sua espressione diventò sempre più cupa.

Come si sta vestendo? Per chi si mette in mostra? Cosa ci fa qui una donna sposata?

Alisia continuò a mantenere il sorriso: “Sto lavorando.”

Sebastiano aggrottò le sopracciglia, aveva un’aria arrabbiata. Ieri chiedeva soldi per la traduzione, ora viene qui a fare un lavoro del genere, la famiglia Canova è davvero arrivata a questo punto?

“Per favore puoi lasciarmi andare?” Alisia pensò che non ci fosse niente di sbagliato, stava guadagnando con le proprie mani.

Desiree strinse leggermente la mano di Sebastiano: “Sebastiano, ci stanno guardando, se c’è qualcosa ne parliamo fuori.”

Nessuno sapeva del matrimonio di Sebastiano e Alisia, e Desiree non voleva che Sebastiano lo dicesse pubblicamente.

Sebastiano osservò Alisia a lungo prima di sopprimere la sua rabbia e lasciarla andare: “Non voglio che lavori qui.”

Alisia in quel momento sentì soltanto il dolore al basso ventre che diventava sempre più intenso. Dalla fronte le apparivano delle gocce di sudore. Voleva dare spiegazioni, ma si sentiva talmente debole che se ne andò senza dire una parola.

Posò il vassoio ed entrò in bagno, quella sensazione la spaventò, ma fortunatamente non c'era del sangue.

Uscì dal bagno e si fermò vicino al lavandino per lavarsi le mani, abbassò la testa e si toccò la pancia: “Fai il bravo, piccolo. Mamma deve guadagnare soldi, solo con i soldi potrò prendermi cura di nonna e di te.”

Desiree in quel momento stava giusto entrando e sentì le parole di Alisia, guardò la sua pancia, il suo viso si impallidì.

Alisia la vide pallida e spiegò: “Non è di Sebastiano, non ti preoccupare.”

Detto ciò si preparò e uscì dal bagno.

“Il tuo bambino ha due mesi?” Desiree si girò verso di lei.

Alisia si fermò e si voltò: “Come fai a saperlo?”

“Io, stavo solo indovinando guardando la tua pancia.” Disse Desiree.

Lei, lei è incinta? Di Sebastiano? Questa donna non deve assolutamente restare!

In quel momento, Desiree voleva follemente sbarazzarsi di lei e farla scomparire completamente dal mondo di Sebastiano!

Appena Alisia uscì dal bagno, Sebastiano la afferrò per il polso e la trascinò fuori dal ristorante.

Alisia stava già male prima, dopo che venne trascinata via con forza da Sebastiano, il dolore che era appena stato alleviato ritornò nuovamente.

“Lasciami andare!” Alisia voleva gridare, ma non aveva abbastanza forza per farlo.

Sebastiano la trascinò fino alla strada, poi la lasciò e disse severamente: “Se sei a corto di soldi puoi dirmelo, non c’è bisogno di comportarti pietosamente di fronte a me!”

Lui non ci credeva che la famiglia Canova fosse arrivata fino a quel punto.Giusto pochi giorni fa Giosuè aveva appena portato sua moglie e sua figlia in un negozio di lusso, ed ora lei viene qui a fare la cameriera?

Alisia si appoggiò al palo della strada, altrimenti non sarebbe riuscita nemmeno a stare in piedi, cercò di calmarsi: “Nonostante siamo marito e moglie, ma sappiamo entrambi che il nostro matrimonio è solo un accordo di cui ognuno otterrà quello di cui aveva bisogno, non c’è bisogno che il signor Sebastiano si arrabbi per quello che faccio io.”

“Dal momento che sei mia moglie, il solo fatto di fare questo tipo di lavoro mi mette in imbarazzo!” Sebastiano era perplesso di fronte a quella donna, il suo comportamento era sempre più incomprensibile.

Alisia strinse le labbra sopportando in silenzio il suo dolore.

Proprio quando non riuscì più a sopportarlo, Martino corse velocemente verso di lei: “Alisia, sono qui per cercarti, non pensavo di trovarti sul serio, non ti senti bene?”

Martino essendo uno psichiatra, sapeva osservare molto attentamente ogni segno del corpo di una persona, nonostante Alisia stava facendo del suo meglio per sopportare il dolore, lui notò comunque il malessere di Alisia.

Dopo che quel giorno si furono separati, Martino andò all’abitazione di Giovanna e da lei aveva saputo tutta la storia di Alisia, compreso la storia di come aveva avuto il bambino.

Provò un sentimento strano, si sentì angosciato.

Perché non era venuta a cercarlo in una situazione del genere?!

Voleva andare da lei ma non sapeva dove abitasse, così andò nel luogo in cui si erano incontrati ieri per tentare la fortuna e la trovò davvero.

Ad Alisia non importava più niente in quel momento. Il dolore alla pancia la rendeva sempre più agitata. Afferrò il braccio di Martino e disse: “Per favore, portami all’ospedale.”

Martino diede un’occhiata alla sua pancia, si chinò per abbracciarla ma una forza cadde improvvisamente sulle sue spalle.

Girò la testa e vide il volto cupo di Sebastiano: “Lei è mia moglie.”

Il tono di Sebastiano era intimorente!

Sembrava un tono di avvertimento che quella era sua moglie e gli altri non potevano toccarla!

Martino sogghignò: “Siete marito e moglie?”

Prima che Sebastiano parlasse, Martino continuò: “Il vostro è soltanto un patto. Non sposerai una donna con un bambino in grembo.”

Sebastiano socchiuse gli occhi, aveva un’aria pericolosa: “Quel bambino è tuo?”

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