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Un bicchiere di troppo

Ci dirigemmo in un locale a poca distanza dal lavoro, ordinammo il cibo e del vino. Siamo rimasti a parlare, ridere e scherzare per due ore abbondanti, non mi sentivo così bene da tanto tempo.

Una volta finito Marylin ed Ethan ci salutarono uscendo, io, Margherita e Bryan rimanemmo a farci qualche altro bicchiere.

Si fecero le 22:00, ero un po’ ubriaca a dire la verità, il giorno dopo saremmo dovuti andare a lavoro, così bevemmo l’ultimo bicchiere e ci salutammo. La testa iniziò a farmi male e mi sentivo leggera. Uscendo sbattei contro un uomo, “scusi signore” mi affrettai a dire.

“Sei ubriaca bellezza?”

Alzai lo sguardo, era di nuovo lui, in 5 mesi che stavo in questa città non lo avevo mai visto e ora, lo trovavo di continuo.

“Un po’ signore” risposi

N “Ti porto a casa”

A “Non serve, riesco ad arrivarci”

N “Insisto”

Mi avvolse la mano intorno alla vita e mi accompagnò alla sua macchina.

N “Dimmi l’indirizzo”

Balbettai il mio indirizzo e presi sonno. Mi svegliò davanti casa.

N “Puoi aprire gli occhi, siamo arrivati”

Sembrava particolarmente gentile. ‘Magari vuole solo portarmi a letto’ pensai.

Mi aiutò a scendere e ad entrare in casa. Diede un occhiata veloce e mi prese in braccio.

A “Devo dare da mangiare ai gatti”

N “Ci penso io, non preoccuparti”

Mi portò in camera, prese il pigiama e mi aiutò a cambiarmi, rimboccandomi le coperte.

N “Sogni d’oro bellezza” e mi diede un bacio in fronte.

Non riuscii a rispondere perché sprofondai in un sonno gratificante.

Mi svegliai la mattina seguente, un po’ frastornata. Notai un bicchiere d’acqua, una pastiglia e un biglietto sul comodino. Diceva “prendile, così starai meglio e puoi venire a lavorare, ps ai gatti ho dato da mangiare”. Mi sentii a disagio. Il mio capo, nonché mio ex, mi ha trovata ubriaca, mi ha aiutata a tornare a casa e a cambiarmi dandomi un bacio in fronte. Ha persino dato da mangiare ai miei batuffoli. ‘Che imbarazzo’.

Feci come diceva il biglietto, avevo un po’ lo stomaco sottosopra e decisi di saltare la colazione, portandomi dietro dei cracker.

La giornata fu tranquilla. Alle 11 decisi di alzare la cornetta e chiamarlo per ringraziarlo.

N “Non c’è di che. Non mi piace vedere le belle ragazze ubriache con gli uomini che gironzolano intorno per portarsele a letto”

Un pensiero mi balenò in mente, ‘pensavo volesse approfittarsene, invece mi ha dato il bacio della buonanotte’.

A “Grazie molte”

N “Hai impegni per pranzo?”

A “N-No” ‘cazzo, non avevo nemmeno portato il pranzo’

N “Beh allora ti va di pranzare con me?”

Mi sentii strana, il mio cuore batteva più forte, mille pensieri mi passavano per la mente. La mia bocca parlò prima che il mio cervello potesse elaborare una risposta.

A “Si”

N “Perfetto, ti aspetto in macchina”.

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