Capitolo 4: piacere di conoscerti
Come tutte le cose belle, anche la mia tranquillità è destinata a finire.
Il panico si impossessa di me e un barlume di razionalità si insinua nella testa tentando di prevalere a ogni costo.
Accettare di sposare uno sconosciuto è una pazzia bella e buona e nonostante il contesto romantico e tutto il resto, non credo sia giusto agire così: è da irresponsabili.
《David non posso》dico cercando di togliere l'anello per restituirlo.
Ho lasciato che la sua euforia mi contagiasse, ma è tempo di ragionare, almeno uno dei due deve farlo.
Non siamo in uno di quei reality dove gli sposi si conoscono solo il giorno delle nozze, questa è la realtà, non uno stupidissimo esperimento sociale.
《Stai tranquilla, devi solo fidarti di me!》dice mantenendo ferme le mie mani.
《Dimmi cosa devo fare per placare i tuoi dubbi e lo farò!》dice provando a rassicurarmi 《vuoi conoscere la mia famiglia? Ti porto all'istante da loro senza esitare e sappi che ti adoreranno tanto quanto me!》
Questo dovrebbe convincermi?
Senza rendersene conto sta solo accelerando ancora di più le cose.
《Se io avessi avuto cattive intenzioni, credi che ti avrei portata a casa sbronza com'eri senza approfittarne?》chiede serio e su questo non ho nulla da controbattere.
《Ne sei consapevole anche tu che tra noi c'è qualcosa di forte, altrimenti non mi avresti più fatto entrare in casa tua, parlato dei tuoi problemi al lavoro. Il tuo cuore ti guiderà sempre da me d'ora in poi. È una cosa che non puoi controllare, l'unica cosa che puoi fare è non intralciare il destino. Se provassi a starmi lontana ne soffriresti inutilmente.》
《Sei bravo con i paroloni, ma comunque non riesco a non essere spaventata da tutto》dico alzando un po' la voce 《non incontro tutti i giorni l'amore della mia vita!》cocludo tappandomi la bocca.
Temo di aver parlato troppo platealmente anche io ora.
《Cioè volevo dire.. insomma.. non fraintendere.. non volevo dire questo..》
In realtà era proprio ciò che intendevo però volevo impostare il discorso diversamente.
David mi zittisce immediatamente, stringendomi in un abbraccio.
《Va tutto bene, lasciati andare, vedrai che tutto ti sembrerà semplicissimo!》
Mi copro il volto con entrambe le mani, sono sempre più incredula di ciò che sta accadendo.
《Quindi... è tutto vero? Ci sposiamo?》chiedo sentendomi impazzita.
《Si! Almeno entro un mese》
Perché tutta questa fretta mi chiedo? Basta così poco per organizzare un matrimonio? Mia madre come minimo penserà che sono incinta.
《Un mese?》chiedo scettica.
《Anche meno》
È solo preso dall'euforia del momento, mi dico, tra qualche giorno ci ripenserà, farò meglio ad accantonare quest'idea.
《Va bene, poi ne riparleremo》concludo vergognandomi.
《Adesso perché non mi parli un po' di te?》mi azzardo a chiedere.
《Cosa vuoi che ti dica? Sono cosi,come mi vedi!》
Sua madre non deve avergli insegnato che non si giudica un libro da una copertina, dovrebbe lasciarsi conoscere nel profondo.
《Hai un cognome? Una provenienza? Un lavoro o anche un hobby?》
David sbuffa appena si rende conto che sono ancora diffidente.
《Ok.. ho capito. Tieni..》
Prende i suoi documenti dalla giacca del suo abito e me li porge.
《Mi chiamo David Martin Sanchez》dice facendomi fare un riscontro sulla sua patente 《e si ho un lavoro nell'ambito della legge, come ormai avrai capito.》
Bene, almeno il suo nome è vero ed essendo a quanto pare un avvocato, dovrebbe prediligere una corretta condotta.
《Vivo a Manatthan da quando sono nato, quindi sono a tutti gli effetti un cittadino americano, anche se in realtà mio padre è di origini spagnole e mia madre francesi. Ti risparmio la storia del loro incontro, te la racconteranno appena ti conosceranno》dice come se stesse rispondendo a un interrogatorio in piena regola.
Un po' di curiosità mi percuote, mi piacerebbe vedere a chi somiglia David; magari a sua madre penso; la bellezza dei francesi è risaputa e lui è veramente bellissimo, però il suo incarnato, ora che ci penso, mi ricorda delle caratteristiche ispaniche.
《 Poi cos'altro posso dire? Ho ventotto anni, non sono mai stato sposato a dire il vero non mi sono nemmeno mai innamorato e fino a qualche ora fa, credevo di non volere figli!》dice facendomi allarmare inutilmente.
《Cosa? Ma è terribile, io adoro i bambini, vorrei averne almeno due,ma anche tre, vedi che non possiamo affrettare i tempi? Dobbiamo chiarire le cose prima 》
I bambini sono una delle gioie più grandi della vita e benché procreare non rientri nelle mie priorità per ora, in un futuro spero di poter avere il privilegio di essere madre.
《Potresti ascoltarmi quando parlo?》mi rimprovera immediatamente 《Ho detto che fino a qualche ora fa credevo di non volerne, ma da quando ho deciso di sposarti ho cambiato idea. Sarebbe un onore per me se tu mi rendessi padre.》
Ma quale uomo parla cosi?
Forse sono sbarcati gli alieni e lui è uno essi travestito da umano.
Non può essere così perfetto, nessun ragazzo della sua età pensa così ardentemente di crearsi una famiglia, specialmente con una sconosciuta.
Voglio capire la teoria del famoso colpo di fulmine, ma fino a un certo punto; insomma, tutto questo è surreale.
《Desidero una famiglia con te Georgia, sul serio.》si affretta a chiarire notando le mie perplessità.
《Ne sono felice》dico senza riflettere, sono esausta di pensare al futuro, qualsiasi mia obiezione verrebbe smentita all'istante.
《Bene, adesso vorrei approfondire un altro tipo di conoscenza》dice con malizia《magari possiamo riprendere più tardi questo discorso》continua abbracciandomi e alzando di poco il mio maglione 《ho voglia di divorarti da quando sono arrivato qui!》
David mi strattona dolcemente verso di lui e mi bacia con lentezza, diffondendomi un calore per tutto il corpo.
Ha delle labbra così morbide, non mi stancherei mai di assaporarle, finché
un brutto presentimento, fa scorrere nella mia mente degli orribili pensieri.
《Qualcosa non va?》chiede premurosamente.
《Niente!》dico distante.
《Vi conosco voi donne, quando dite niente, c'è sempre qualcosa che non va!》si affretta a precisare e apriti cielo!Fantastico! Era proprio ciò che non volevo sentire in questo momento.
《Hai ragione! Sai? Mi stavo godendo veramente il tuo bacio da oscar, ma poi mi sono chiesta come mai fossi così abile》sbraito mettendo in atto una scenata 《poi tu mi dici che conosci le donne, facendo due più due ,non è difficile arrivare a una conclusione. Sei troppo donnaiolo! Non potrà mai funzionare!》concludo arrabbiatissima.
Guardo quell'uomo sexy e mi infurio ancora di più, stavo benissimo prima di fare la sua conoscenza.
《Stai ridendo di me?》chiedo vedendo la sua faccia da schiaffi illuminarsi di ilarità.
Spero vivamente che mi risponda in modo negativo, altrimenti mi incavolerò ancora di più.
《Si.. sei decisamente buffa.》
Che idiota! Forse non è poi tutta questa perfezione.
《Ah si? Sai.. me lo dicono in tanti》rispondo come una bambina capricciosa
《In tanti eh?》chiede retoricamente, mostrandosi per niente toccato dalla mia rivelazione.
《Si, tanti, ma che dico? Bizzeffe!》continuo guardandolo di traverso 《ma oltre che buffa, dicono che sono anche molto spigliata a letto.》
David si avvicina e mi prende per i fianchi, attirandomi nuovamente a se.
《Hai finito?》
La sua voce è così calma, sembra che accarezzi ogni fibra del mio corpo.
《No. Ho appena cominciato》continuo facendo la stupida.
《Io dico che hai finito》dice passando una mano sotto al mio maglioncino, iniziando poi a baciarmi il collo.
《A quanto pare sei gelosa》sussurra al mio orecchio e sento anche un sorriso formarsi sul suo volto.
《No affatto》 dico scansandolo da me, tirando fuori la mia parte infantile.
《Non sai mentire, smettila di provarci. Le menzogne non ti si addicono》
《Bhè pazienza, troverò chi la penserà diversamente》rispondo con vero e proprio astio.
Sono sul piede di guerra e non posso farci niente.
《Oh..andiamo Georgia, sei seria?》
《Si, sono più che seria, ed anche stanca,buonanotte!》
Vado in camera da letto sbattendomi la porta alle spalle; questo euno di quei momenti in cui ho bisogno di stare da sola nei miei spazi.
Riconosco che questo teatrino, messo in piedi dalla sottoscritta, sia un po' eccessivo.
Il problema è che al solo pensiero di lui con altre donne, sicuramente molto più attraenti di me, mi fa ribollire il sangue.
Non ho mai avuto a che fare con niente del genere, queste sensazioni sono troppo imponenti e non so come gestirle.
Mi sto comportando come una ragazzina in crisi adolescenziale; il problema è che ai tempi in cui lo ero non mi ponevo certamente tutti questi problemi e la gelosia non era parte di me.
Adesso invece sono realmente infastidita, chissà quante donne avrà avuto; da oggi in poi non penserò ad altro, anche andando a fare la spesa immaginerò magari la cassiera tra le sue concquiste.
Nel giro di un quarto d'ora ricomincio a ragionare, dopotutto è normale che abbia avuto le sue esperienze, nel mio piccolo le ho avute anche io.
Devo essere contenta del fatto che tra tutte, lui abbia scelto me come compagna di vita.
Esco dalla stanza di corsa con l'intenzione di scusarmi, ma vado a sbattere proprio contro il petto di David.
Chiudo gli occhi come a volermi nascondere e sussurro 《scusami David, ho esagerato.》
Non sentendo nessuna replica, apro un occhio e subito dopo l'altro.
David è serio, forse ho esagerato veramente troppo, però mi stavo scusando, potrebbe apprezzare il gesto, non è da tutti ammettere di aver sbagliato.
Gli metto le braccia al collo ma lui mi allontana, mostrandomi il display del mio cellulare impostato nei messaggi.
Vedo che Seath mi ha scritto.
-Hey bellezza, passata la sbronza? Se dovessi avere bisogno di qualcosa non esitare a chiedere, sono nei paraggi di casa tua, basta uno squillo e sono da te. :*****
《Oh che gentile si è preoccupato per me》dico tralasciando il fatto che si sia impicciato tra i miei messaggi 《 dammi il telefono che gli rispondo subito 》
David ignora la mia richiesta e mi guarda indispettito, mentre digita al posto mio e lancia il telefono sulla madia che ho nel corridoio.
Guardo cosa ha scritto e questa volta mi infurio sul serio.
Ha inviato a Seath un messaggio a nome mio dicendogli di dimenticarsi di me e di eliminare il mio numero altrimenti qualcuno gli spaccherá il culo.
《Ma che ti dice la testa?》chiedo infuriata; non doveva assolutamente permettersi.
《Niente》risponde orgoglioso.
《 Niente dici? Ti sembra normale quello che hai fatto? Ora come credi che dovrei giustificarmi?》
《Non devi assolutamente giustificarti con quel tipo, intesi?》ribatte prepotentemente.
《Quel tipo è mio amico》urlo a mia volta; mi sta facendo imbestialire oltre ogni aspettativa.
《Se fosse stato tuo amico, si sarebbe preoccupato ieri sera, prima di spedirti a casa con uno sconosciuto, non ora perché si trova nei paraggi e non sa cosa fare》sbotta nervoso a sua volta.
《Forse ha preferito farsi da parte vedendo te, lui è un caro ragazzo!》rispondo difendendo Seath.
《No lui è un coglione, ha preferito farsi da parte seguendo il mio consiglio per non prendersi un pugno su quella faccia di cazzo che si ritrova!》
Spalanco la bocca inorridita 《che cosa? Non mi dire che l'hai minacciato?》
《Come minimo!》risponde fiero 《se fosse stato realmente preoccupato per te, avrebbe provato ad atterrarmi con un gancio, invece ha immediatamente gettato la spugna.》
《Credo che sia giunta l'ora di andare via per te》dico raggiungendo l'ingresso, recuperando la sua giacca per tirargliela addosso.
Gli apro il portone, rivivendo la stessa scena della mattinata, solo con molta più enfasi.
《Fuori di quì!》urlo a squarciagola, fregandomene anche di attirare l'attenzione della mia vicina impicciona.
《Io non vado da nessuna parte》dice sbattendo il portone.
《Invece si, questa è casa mia》insisto imputando i piedi a terra.
《E io sono il tuo fidanzato e ho tutto il diritto di essere quì》
《Ah si? Non mi sembra di aver firmato nessun contratto che implichi la tua onnipresenza in casa
mia. Non voglio più vederti.》aggiungo con le lacrime agli occhi.
《 Io resto, che tu lo voglia o meno!》
Ritorno in camera e mi ci chiudo a chiave questa volta, facesse quello che vuole, io ho bisogno di riflettere in santa pace.
《 Georgia apri questa porta》
《Non ci penso proprio》gli rispondo convinta e determinata.
Dopo due minuti invece faccio come dice, sono un'ipocrita.
Apro la porta con tutta l'ira che ho in corpo, pronta per una nuova sfuriata e
David invece mi si fionda addosso, scagliandomi sul letto e inizia a baciarmi con foga e urgenza.
In poco tempo ci liberiamo dei vestiti e ci amiamo nel vero senso della parola.
Tra noi si scatena una passione senza limiti, un ardore unico.
Avevo bisogno di lui e in quel momento le parole erano superflue, con i nostri sospiri ci stavamo dicendo più di quanto potessimo immaginare.
Dopo alcune ore a rotolarci tra le lenzuola, mi sento distrutta come se avessi partecipato a un match di lotta a corpo libera, ma comunque magnificamente appagata e tutta la frustrazione era scomparsa.
Mi sento perfettamente a mio agio tra le braccia di David, come se lo conoscessi da sempre.
Poggiata con il capo sul suo petto, sento il ritmo del suo cuore,forte e regolare e mi rilasso all'istante.
《Perdonami, ho esagerato prima》dice spezzando il silenzio intorno a noi.
《A quanto pare abbiamo enteambi testato la nostra gelosia.》conclude.
Mi alzo a sedere, poggiando la schiena alla testiera del letto, portandomi il lenzuolo al petto per coprirmi.
Rivolgo i miei occhi nei suoi e continuo il discorso dal mio punto di vista.
《Tu sei stato possessivo e prepotente è diverso!》
《È chiaro che sono possessivo, sei mia e di nessun altro》
《Ma senti come parli? Innanzitutto non sono un oggetto e comunque nulla giustifica il tuo comportamento.》
David mi catapulta a cavalcioni su di lui facendomi emettere un gridolino per la sorpresa.
《Nessuno deve provarci più con te》dice tranquillo, riferendosi alla sua teoria sulle avance del mio amico.
《Ma Seath non ci stava provando con me, lo conosco da molti anni, te lo assicuro.》
Non ci ha mai provato con me finora e non l'avrebbe fatto di certo ora.
《Credimi, sono un uomo e bene so come ragioniamo, sappiamo essere molto creativi quando vogliamo portare a letto una donna e lui voleva cogliere un'occasione senza doversi impegnare troppo》dice sempre fin troppo sicuro di se e facendomi sentire un'ingenua.
《Quindi ti comporti come lui eh?》chiedo di nuovo infastidita ma senza iniziare una lagna.
Prendo un cuscino e glielo sbatto in faccia una volta, poi due e tre.
《Hey! Smettila, sono un uomo diverso serio da circa ventiquattro ore》dice provando a bloccare i miei colpi.
《Mia mamma dice sempre che il lupo perde il pelo,ma non il vizio》
Lo colpisco con un'altra cuscinata, questa volta ancora più forte.
《Tua madre ha ragione. È una saggia donna, non vedo l'ora di conoscerla》
《Non le piacerai mai》aggiungo ridendo, mi sto divertendo troppo a vederlo soccombere tra le cuscinate.
《Perché? Sono adorabile》
《Si sei adorabile è vero, ma si vede lontano un miglio che sei il classico lupo da cui mi raccomanda sempre》
《Ma non sono un lupo,sono un principe, lo hai detto tu!》
Mi blocca e mi butta di schiena sul materasso piazzandosi addosso a cavalcioni e inizia a farmi il solletico e io non restito; inizio a ridere a crepapelle.
Lo imploro di smetterla, ma non gli do la soddisfazione di rispondergli come lui vorrebbe.
《Ah.. l'alcol fa dire tante cose》dico sghignazzando.
《L'acol rende audaci, ti fa dire ciò che non diresti mai》
Continua a solleticarmi con più frenesia e credo di poter scoppiare da un momento all'altro, per fortuna sembra accorgersene e smette subito.
《Hai finito con le tue perle di saggezza? 》chiedo provocando.
《Per ora si! Adesso sarà meglio dormire, domani ci spetta una lunga giornata e se dovessimo continuare così, sicuramente passeremo la notte svegli!》
《Perché ?》chiedo già in ansia.
《Perché non sono mai sazio di te, vorrei fare l'amore con te senza sosta》
Sorrido a questa affermazione, ma non intendevo questo.
《Perché domani dovrebbe essere una lunga giornata?》specifico.
《Perché andiamo a dare una lezione a quel damerino che ti ha licenziata!》
《È impossibile David, questa è una battaglia persa in partenza》dico impanicandomi.
Non mi importa più di quello che è successo, voglio rimanere fuori da quella faccenda il più possibile.
《Dormi, penserò a tutto io ti ho detto》dice schioccando un bacio sulla tempia.
《Ma.. non puoi fare nulla..》
《Niente ma, ti ho detto non pensarci. Buonanotte dolcezza!》
Baciandomi dolcemente, mi fa capire che il discorso è oramai chiuso e non posso fare altro che abbandonarmi alla stanchezza《 buonanotte.》
In un attimo cado in un sonno profondo segna sogni, però mi sveglio di soprassalto e con il cuore a mille nell'udire un forte tuono annunciare l'inizio di un temporale.
Fuori casa si sta scatenando un vero e proprio diluvio, probabilmente non chiuderò più occhio per tutta la notte.
Non ho paura del mal tempo, anzi, a dire la verità, adoro sentire il forte rumore della pioggia, soprattutto durante la notte, però odio i tuoni, quelli forti che sembrano squarciare il cielo in due.
Mi spaventano a morte mentre dormo e ogni volta mi sembra di sentire il cuore in cerca di una via di fuga.
Percepisco la mancanza di David accanto a me e lo smarrimento si fa immediatamente sentire.
Dove sarà finito? Spero non sia andato via dopo avermi riempito la testa di illusioni.
Come se avesse avuto acceso ai miei pensieri, lo vedo entrare in camera.
Mi fa strano condividere i miei spazi con lui e vederlo girare in casa semi nudo come se fosse sempre stato così.
《Il temporale ti ha svegliata vero?》chiede sedendosi affianco.
《Già, tu cosa facevi in piedi invece?》
《Oh nulla, avevo delle mail da controllare》
A quest'ora? Penso tra me e me.
Controllo l'orario sulla sveglia che ho sul comodino e segna quasi le tre.
《 È notte fonda》esclamo.
《Hai ragione, torna a dormire adesso 》dice baciamdomi.
Prende nuovamente posto accanto a me, mi copre con le coperte e mi stringe ancora tra le sue braccia.
Mi sento al sicuro ora con lui, ma ho comunque un magone sullo stomaco che non mi da tregua, come se fosse un brutto presentimento.
《 David? 》lo chiamo senza voltarmi verso di lui.
《Mh?》risponde mugugnando nel buio.
《Sarai sempre sincero con me vero?》chiedo tremando all'idea di ricevere una delusione《 devo saperlo! Devo sapere di potermi fidare dell'uomo che ho accettato di sposare.》
《Perché questa domanda? 》risponde con un nuovo quesito e questo non fa che aizzare i miei timori.
《Ho come la sensazione che tu mi stia tenendo all'oscuro di qualcosa che dovrei sapere!》dico parlando chiaramente 《non insisterò per il momento, ma voglio che tu sappia che mi farebbe piacere che tra noi non ci fossero segreti.》
《 Ti prometto che non ti mentirò mai, ma è possibile che delle volte io sia obbligato a omettere delle cose. Considera quest'evenienza una conseguenza del segreto professionale. Credi di riuscire a sopportarlo?》
Sospiro rassegnata e delusa, mi ha confermato che tra noi non è tutto limpido, ma non ho avuto spiegazioni.
Tornerò a insistere sulla questione a tempo debito.
《E va bene..》
Dandogli le spalle, mi metto a dormire, sperando di riuscirci senza rimuginare troppo su questa conversazione.