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Capitolo 6 Allyson

Non riesco ancora a credere alla sfacciataggine di quel ragazzo. Sì, è davvero molto bello, anzi, oserei dire che è perfetto, con due occhi che ti immobilizzano. Ma resta il fatto che non ci si comporta così. Cosa pensava, che sarei andata a letto con lui solo perché ha una bella faccia? Se lo può proprio sognare. Senza contare che ho un ragazzo. In più, con uno così non saprei nemmeno che farci con la poca esperienza che ho. Sono stata solo con Liam e non sono nemmeno sicura di aver mai avuto un orgasmo.

Perché i miei pensieri stanno prendendo questa strada? Mi sento chiamare e mi volto, trovandomi davanti Isa.

"Ha detto Molly che per stasera abbiamo finito e che ci vediamo domani." Devo ammettere che il tempo è volato e non è stato tanto complicato. Andiamo a cambiarci, togliendoci questa mini divisa, e finalmente usciamo.

Non vedo l'ora di arrivare a casa e buttarmi nel letto. Sono morta.

"Che ti ha detto quel super figo?" Non ribatto su come lo ha chiamato, perché ha pienamente ragione. Così inizio a raccontarle tutto.

"E per quale ragione sei qui con me?" La guardo per capire se dice sul serio o sta scherzando. Ma dalla faccia seria che ha, deduco che non sta scherzando.

"Isa, sei seria? Ma lo hai visto? Uno come lui è palese che ti vuole nel letto per una sola notte. In più, con uno così non saprei nemmeno che farci," dico seriamente, sperando che il discorso cessi subito.

"Sì, sì, e secondo me non devi nemmeno preoccuparti di cosa farai tu. Quello, se ti prende, ti rivolta come un calzino." Scoppio a ridere per l'assurdità, che a pensarci bene, forse non è proprio un'assurdità. Con quei muscoli che si ritrova...

"Comunque, io trovo più sexy il suo amico." Quale amico? Ah sì, forse quel biondo che era seduto accanto a lui. Non l'ho nemmeno notato, certo, perché ero imbambolata come una cretina a fissare, come ha detto che si chiama? Ah sì, non lo ha detto. Va beh, fa niente, tanto non lo rivedrò più.

Il fine settimana procede tranquillo anche al lavoro. Alla fine, non è più venuto al pub. Non che lo cercassi, mi sembra ovvio, ma chi voglio prendere in giro? Una parte di me sperava che si facesse vedere, invece niente. Non mi devo neanche sorprendere. Un ragazzo come lui sarà pieno di belle ragazze. Non dovrei neanche pensare a lui. Io ho Liam.

Finalmente arriva lunedì. Mi alzo dal letto, mi dirigo in bagno per una bella doccia, mi vesto con degli skinny jeans e una maglietta a maniche corte, il tutto abbinato al mio solito paio di converse. Prima di andare a lezione, ci fermiamo alla caffetteria per un caffè veloce che, con mio grande dispiacere, questa mattina è gremita di gente. Dopo un'interminabile coda, ho finalmente assunto la mia dose di caffè mattutina. Direi che sono pronta per iniziare il mio primo giorno al college!

Ci dirigiamo verso l'aula ed è già piena di gente. Individuiamo due posti al centro vicino a un ragazzo che sembra farsi gli affari suoi.

"Ciao, possiamo sederci qui?" Alza gli occhi nella nostra direzione e devo ammettere che è un bel ragazzo: capelli castani e occhi verdi coperti da occhiali con una montatura quadrata, con un fisico nella media. Si vede che è un ragazzo che non è qui per perdere tempo.

"Certo, accomodatevi pure. Io sono Benjamin, ma potete chiamarmi Ben." Bene, sembra simpatico.

"Noi siamo Allyson e Isabel, ma vuoi chiamarci tranquillamente Ally e Isa." Gli sorrido e lui mi sorride di rimando, ha pure un bel sorriso. Si avvicina una ragazza bionda molto minuta.

"Ciao, io sono Brooke." Ci presentiamo anche noi. È una ragazza molto solare, già mi piace. Chiacchieriamo un po' mentre aspettiamo il professore.

"Ragazze, che ne dite se stasera andiamo in un locale qui vicino?" Annuiamo. Tanto stasera non dobbiamo lavorare, quindi mi va bene. Dopo esserci scambiate i numeri, un paio di minuti dopo entra il professore e inizia la lezione.

Due interminabili ore dopo, finalmente abbiamo finito la lezione e io ho concluso i corsi per oggi. Guardo l'orologio e noto che è mezzogiorno.

"Che ne dici di fermarci a mangiare qualcosa in caffetteria e poi andare a casa?" Chiedo speranzosa, non ho proprio voglia di cucinare.

Ci stiamo dirigendo verso l'uscita, quando qualcuno urta contro di me. Alzo gli occhi e la prima cosa che vedo sono i suoi pettorali. Poi, subito dopo, alzo lo sguardo sul suo viso. Un altro bel ragazzo. Ma possibile che qui in California ci siano solo ragazzi in perfetta forma fisica? Dove vivevo io, c'erano solo ragazzi nella media, con un fisico nella media. Davanti a me ho un altro bel castano, con occhi castani e ciglia lunghe, più delle mie. Gliele invidio già.

"Ciao, splendore. Io sono Dylan." Splendore? Sul serio?

"Ciao, io sono Allyson." Mi volto per andarmene, uscendo dalla grande porta. Arrivo agli scalini e mi sento chiamare.

"Ehi, per farmi perdonare, posso offrirti un caffè?"

"Grazie, ma sono di fretta, scusami. Magari un'altra volta." Magari mai, ma questo non lo dico. Mi è bastata vedere la giacca della squadra di football dell'università per capire cosa vuole: una notte con me, esattamente come il ragazzo del pub.

Ma la cosa che trovo strana è che in Idaho nessuno mi guardava come fanno qui.

"Ci conto." Gli sorrido e mi avvio verso Isa che mi viene incontro già ridendo.

"Certo che li incontri tutti tu, i più fighi." Sorrido perché in effetti non ha torto.

Sentiamo il rombo di una moto. Ci giriamo e vediamo fuggire via una bellissima Harley. Mi piacerebbe un sacco un giorno poterci salire o addirittura imparare a guidarla. Chissà, magari un giorno.

Finito di mangiare, salutiamo Brooke.

"Allora, ci vediamo stasera alle 8. Passo a prendervi io con la macchina. Scrivetemi per messaggio l'indirizzo. A dopo, splendori." Ci saluta con un bacio.

Dopo una abbondante cena, decidiamo di iniziare a prepararci. Decido di mettere dei pantaloncini neri, una canottiera rossa e le mie solite converse, però nere. Decido di portarmi anche un golfino. Mi vibra il cellulare, è un messaggio di Brooke.

"Splendore, sono sotto."

Le rispondo: "Scendiamo subito :)" Prendo la borsetta e le chiavi e scendo.

"Ehi Isa, dov'è?" Non è potuta venire, a quanto pare un ragazzo del corso le ha chiesto di uscire.

"Aveva un appuntamento." Le sorrido, salendo in macchina e allacciando la cintura.

"Vuol dire che ci divertiremo da sole..."

"Ci puoi scommettere!"

Dopo una quindicina di minuti, imbocchiamo una stradina laterale che ci conduce a un grande spiazzo sterrato. Mi guardo intorno per cercare di capire dove siamo finite. Che posto strano, così isolato dagli altri locali della zona. Però noto con piacere che è già pieno di macchine e questo mi tranquillizza un po'.

"Siamo arrivate," esclama entusiasta. Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo l'ingresso. Sulla porta in legno c'è disegnato un enorme teschio con delle spade sopra e un grande pezzo di legno con scritto "Hell'Angel" in bellissimo corsivo rosso.

Spingiamo la grande porta e mi ritrovo in un pub molto bello, fatto interamente di legno, persino il pavimento. Giro la testa e vedo arrivare davanti a noi un ragazzo ben piazzato, molto alto. Si avvicina a Brooke e la bacia. Mi tranquillizzo all'istante.

"Piacere, io sono Kevin." Mi porge la mano e io gliela stringo. Ha una presa molto salda.

"Io sono Allyson." Mi sorride, per poi voltarsi verso la voce che lo ha chiamato.

"Bene, ragazze, siete pronte allo spettacolo di stasera?" Lo guardo cercando a capire a quale spettacolo si riferisca. Guardo Brooke e la vedo incupirsi. Cosa mi sono persa?

"Amore, sei proprio sicuro?" Sto iniziando a preoccuparmi.

"Sicurissimo. Ora andiamo, e non allontanatevi." Si incammina verso una porta con scritto "Solo personale". La apre e ci troviamo davanti a una scalinata. La percorriamo tutta fino ad arrivare a un corridoio. Al fondo di esso c'è una porta in ferro molto pesante. Dopo averla aperta, veniamo investite da forti urla e solo allora mi rendo conto di cosa ho davanti.

"Brooke, cos'è questo posto?" Lei mi guarda e dal suo sguardo noto che si sente un po' in colpa di non avermi detto niente. Vorrei andarmene, ma non so dove ci troviamo e in più sono venuta con lei. Come ho fatto a cacciarmi in questo casino?

"Ally, non ti preoccupare, siamo qui con Kevin. Nessuno ci farà del male." Perché dovrebbero farci del male?

"Brooke, fanno lotte clandestine." Non fa in tempo a rispondere che dal centro del ring si alza una voce metallica molto forte.

"Allora, ragazzi, siete pronti a una lotta all'ultimo sangue?" dice la voce.

"Stasera avremo due forze della natura. Alla mia destra troviamo Kevin!" Si alza un boato di urla che gridano il suo nome.

"Sulla mia sinistra troviamo il nostro campione imbattuto, il grande Ethan!" Allunga il "E" nel chiamarlo.

Mi volto verso quella parte e lo vedo. È il ragazzo del pub. Mi blocco sul posto: non indossa la maglia e, se già con i vestiti era sexy, senza lo è ancora di più. È completamente tatuato sul ventre, con una dea che fa la lingua che finisce... ah, non so dove finisce perché scopre sotto l'elastico dei pantaloni. Per qualche secondo, la voglia di scoprire dove finisce passa nel mio cervello.

Alzo lo sguardo sui suoi pettorali e con le luci noto un luccichio. Mi concentro su quel luccichio e poi un lampo di genio: ha il piercing al capezzolo. Ha un fisico da paura. Non ho mai visto niente del genere, rimango imbambolata a fissarlo. È davvero perfetto. Quando raggiunge la sua postazione e si volta di schiena, vedo che anche essa è tutta tatuata. Sembra un enorme teschio con sotto la scritta: "Fino alla morte".

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