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03

KATHERINA

Rimango immobile mentre Carson mi accarezza il viso e mi toglie la camicia che Carlos mi ha messo indosso.

Nessuno mi salverà.

Posso chiedere che ci vadano piano?

Lo farebbero?

Scelgo di rimanere immobile.

Non voglio peggiorare la situazione.

'Ha detto la verità?'

Riconosco uno dei biondi che ho visto correre prima.

'Sì Don Carson. C'è un tunnel, ma stiamo cercando.

Al momento non abbiamo trovato nessuno, ma ci sono tracce. '

Vedo che annuisce e fa cenno ai suoi uomini di riporre le armi.

Mi sento un po' sollevata.

Ma quella sensazione dura poco perché mi trascinano fino ad un punto nel cortile dove il terreno è particolarmente

duro e vedo che mettono a terra un telo logoro bianco.

Il mio sangue si vedrà nitidamente riesco a pensare prima di venire fatta inginocchiare nella stoffa bianca.

Sento i ragazzi e le donne che implorano di fermarsi, che sono una brava persona, che non lo merito.

Vorrei dire loro di fermarsi, di non supplicare per me.

Non servirà a nulla.

Mi vogliono e mi avranno.

Sento un rumore di cinghia e pantaloni tolti.

Alzo lo sguardo e vedo Manuel imponente che mi sovrasta.

La parte superiore è vestito. Indossa una maglietta rovinata a causa dell'incendio, ma sotto è completamente nudo.

Distolgo lo sguardo dal suo membro e cerco di non tremare.

Devo essere forte. Non devo essere spaventata.

'Sdraiati piccola tigre.'

Obbedisco tremando un po', ma mi sforzo di concentrarmi. Non devo far vedere che mi stanno già distruggendo.

O forse se mi arrendo subito potrebbe essere meno doloroso?

Non so cosa fare.

Carlos aveva insistito tanto, ma io non mi sono mai sentita pronta.

Avrei dovuto concedermi a lui.

Mi scende una lacrima al pensiero.

La asciugo sperando che nessuno l'abbia vista.

'Tiago tienila ferma.

Dopo di me toccherà a te'

'Certo Manuel.' il ragazzo non sembra volerlo davvero ma so che lo farà. Lo faranno entrambi.

Osservo tutti gli uomini attorno a me.

Sembrano così contenti di quello che sta per succedere che mi viene mal di pancia.

Non credevo qualcuno potesse essere così malato da piacergli osservare qualcuno che prende a forza una donna.

Quanto poco conosco il mondo e la gente.

'Fai questo per vendicare tua madre?'

Chiedo a Manuel quando si posiziona sopra di me.

MANUEL

Guardo quei furbi occhi cerulei e le rispondo,

'Non è l'unico motivo' rispondo.

'Perché allora?'

'Perché voglio averti per primo. Mi fai eccitare' dico e lei non ribatte.

Inizio a baciarle collo e bocca mentre Tiago la tiene ferma.

Sento che sibila. Le ferite inferte da mio padre devono fare male.

Le accarezzo il seno e lei geme dolcemente.

Poi le tiro giù appena pigiama e slip, in modo che nessuno a parte me e Tiago veda le sue zone più private.

Lei sembra sollevata e sorpresa da questa mia cortesia.

La tengo ferma, le spalanco le gambe e mi infilo bruscamente in lei.

La allargo completamente e tento di entrare fino in fondo, ma sento una resistenza.

Esco ed entro nuovamente spingendo ancora più forte.

Sento un gemito di dolore e vedo i suoi occhi pieni di lacrime.

Vedo che sta lottando per non farle uscire.

Ma perché? Non può fare così male.

Poi realizzo ed esco subito da lei.

Vedere il mio cazzo pieno di sangue conferma la mia teoria.

Altro che puta. La ragazza è vergine.

Le accarezzo dolcemente il volto

'Perché non me l'hai detto?' chiedo con dolcezza.

Lei fatica a rispondere, vedo che ansima per prendere aria.

'Avrebbe fatto differenza? chiede

'Sarei stato più delicato piccola Katherina.'

Lei scrolla le spalle.

'Non sarebbe cambiato il risultato finale.'

'Si, avrebbe fatto meno male' rispondo.

'Figlio qual è il problema?'

Ignoro mio padre e metto il lenzuolo bianco fra le sue gambe e dico alla ragazza.

'Spingi come se dovessi fare pipi.'

Lei mi guarda titubante

Ma poi obbedisce e il suo sangue scende nel lenzuolo lasciando una macchia ben visibile.

KATHERINA

'Cazzo' Sento che dice l'uomo che mi sta tenendo ferma.

Molti di quelli che sono intorno a me almeno hanno la decenza di distogliere lo sguardo e vedo che nessuno ride più.

Non si aspettavano fossi vergine.

Sento molti sussurri.

Violentare una vergine è un grande torto per lei e per la sua famiglia.

Mio padre, mio fratello potrebbero voler giustizia e quindi la nostra guerra non finirebbe mai.

Sento un senso di pesantezza e sembra in manchi quasi l'aria, non riesco a parlare e rimango immobile.

Incrocio gli occhi di Manuel

'La reclamo come mia.'

Lo guardo senza capire

'Nessun altro oltre a me e Tiago la toccherà.'

Dopo questa dichiarazione mi sento prendere in braccio

'Non devi completare l'atto?' chiedo debolmente.

'Sss piccola. Non sprecare energie.'

MANUEL

Vorrei portarla in un posto privato in modo da darle una prima volta dignitosa per quanto permesso dalle circostanze, ma non so dove portarla e devo completare l'atto per rendere effettiva la mia richiesta.

'Don Manuel venite con me.'

Seguo la piccola brunetta che mi accompagna fino ad una specie di magazzino adibito a camera da letto

'È dove vivo quando mio marito torna a casa. '

'Rosà non è giusto è casa tua.'

Sento dire da Katherina

'Tranquilla Doña Katherina, va bene.

Forza niña. E ' una brutta situazione. Ma lui sembra meno crudele degli altri. Ti tratterà bene.'

KATHERINA

Spero davvero Rosa abbia ragione.

Manuel mi fa sedere sul letto e mi toglie maglietta, reggiseno ed il resto del pigiama e gli slip.

'Sei davvero molto bella niña.'

Mi fa sdraiare ed inizia a baciarmi ed entra nuovamente in me.

Tento di bloccarlo ma mi sfugge un grido e le lacrime che stavo trattenendo scendono inesorabili sulle mie guancie.

'Fa male' mi sfugge.

Manuel mi accarezza dolcemente e mi bacia delicatamente.

'Tranquilla Niñita passerà presto.

Rilassati... chiudi gli occhi.'

'Tiago aiutala a rilassarsi.'

Cosa significa?

Il biondo inizia a baciarmi il collo e mi pizzica i seni e questo mi distrae dal dolore che mi sta provocando Manuel.

'Cazzo, Sei davvero bellissima niña.'

Le loro mani sono dappertutto, mi stanno portando non so nemmeno dove, so solo che non mi dispiace.

Al mio corpo piace essere toccato così.

E contro le mie aspettative sento una sensazione piacevole che mi avvolge ed emetto degli strani gemiti.

Tiago mi sta baciando e accarezzando mentre Manuel continua a spingersi dentro e fuori di me aumentando sempre di più il ritmo.

'Sei così stretta, così perfetta...Cazzo'

Sento il suo pene che si gonfia ed esplode in me riempiendomi con il suo sperma.

Spalanco gli occhi cosa succederà se rimango incinta?

'Non puoi farlo... Non voglio un figlio con te.' dico tentando di allontanarlo da me.

Lui continua a spargere il suo sene dentro di me.

Mi afferra il collo e la sua espressione mi spaventa.

'Non hai diritto di scegliere, ora mi appartieni.'mi dice.

MANUEL

Sento che singhiozza ed abbassa lo sguardo. Si sta sottomettendo.

Perché l'ho trattata così?

'Non hai provato piacere vero piccola?'

'Io non so...'

La interrompo e mi spingo ancora dentro di lei con violenza.

I suoi splendidi occhi sono di nuovo pieni di lacrime.

Mi sento battere la spalla da Tiago.

'Manuel prova più piano.

È la sua prima volta.

Neanche a me è piaciuta la nostra prima volta. Eri troppo rude.

Poi mi sono abituato con il tempo.

Ma subito è stato difficile.'

Ringhio

'Faccio come voglio'

Ma ci provo e inizio a rallentare un po' e credo che davvero Tiago abbia ragione perché la ragazza riprende a gemere e questo porta il mio cazzo a svegliarsi nuovamente.

La ragazza sotto di me inizia a tremare.

'Cosa mi stai facendo?' chiede preoccupata

TIAGO

Vedo che la ragazza si sta innervosendo nuovamente.

È normale. È la sua prima volta e non è sicuramente come l'aveva immaginata.

Mi avvicino nuovamente a lei

'Tranquilla piccola, non devi agitarti,

segui la sensazione, rilassati, vedrai ne varrà la pena.'

Lei fa come detto e dopo un istante spalanca gli occhi, sembra in estasi, non riesce nemmeno a parlare, boccheggia come un dolce pesce rosso e si contorce sotto Manuel.

Anche lui sembra sorpreso di qualcosa.

E dopo un istante lo capisco.

L'orgasmo della bella prigioniera l'ha fatto sborare di nuovo.

Li osservo mentre lui esce da lei e la bacia con attenzione.

La guardo bene.

Quello stronzo di suo padre le ha distrutto il viso.

Tocca a te Tiago. Forza sai come funziona.'

Lo so davvero.

Lui l'ha reclamata quindi lei gli spetta, ma essendo sposato con me se non metto anch'io in mio sperma in lei la nostra richiesta risulterà nulla.

Ma nella nostra legge non è specificato che buco dobbiamo riempire e io voglio che sia lei che decide di offrirmi la sua bella fica.

Quindi opto per prendere la sua bella bocca.

Lei mi osserva, seduta nel letto.

'Mi sciaquo un attimo e torno da te' mi dice guardandomi negli occhi.

'Non serve chica.

Faremo qualcosa di diverso, entrerò in te quando sarai tu a chiederlo. Per il momento vorrei avere la tua bella bocca.

In ginocchio' le ordino.

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