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Capitolo 4 Sequestro

- Ti ho fatta entrare, non sapendo che avresti portato una tempesta con te. -

Presente:

Jane's Pov.

Nathan stava guidando da mezz'ora, sul suo viso è presente uno sguardo parecchio determinato e io che sono del tutto spaventata, non ho nemmeno il coraggio di chiedergli dove cavolo mi sta portando, diavolo mi sono messa in un bel guaio sono in macchina con un ragazzo sconosciuto capo di una gang criminale, che potrebbe anche uccidermi in qualsiasi istante, però dovevo ammettere che era davvero carino anche se è uno stronzo patentato con tanto di dieci e lode.

Nathan's Pov.

Guardavo Jane ed era in uno stato di agitazione, per un brevissimo attimo mi mise addosso una tenerezza enorme, ma dopo fu sostituita da una sensazione di divertimento mescolata alla voglia di prenderla in giro, mi giro verso di lei e la fisso e tutto in un momento mi guarda anche lei negli occhi e mi dice:

«Che hai da fissare?

«Non mi sembra proprio il caso che mi rispondi così, hai una vaga idea con chi tu stia parlando?»

«Guarda che se anche sei il capo di una gang di mafia, non mi fai assolutamente paura!»

Nel momento stesso che dice questa farse mi metto a guardare la strada che stavo percorrendo di nuovo con la mia amatissima macchina e mi metto a ridere come non ho mai fatto in vita mia, questa ragazza è davvero divertente ma sento che potrà essere un enorme problema per il sottoscritto:

“Anche se ne sono terribilmente attratto”

«Che cosa c'è da ridere?»

«Ti sembro buffa per caso?»

Mi ricompongo un attimo e mi giro a fissarla, anche se mi ha risposto in maniera sgarbata le devo assolutamente delle spiegazioni:

«Non ho mai visto una ragazza come te che non ha per niente paura di me!»

«Si si va bene, mi puoi dire dove cavolo mi stai portando?»

Jane's Pov.

"Mi stava letteralmente sulle palle, ma chi cavolo credeva di essere? Pensa di farmi paura, se lo pensa si sbaglia di grosso in questo momento provo solo odio per lui!»"

E nel momento stesso che finisco di pensare ecco che ferma la macchina, davanti a me vedo un cancello nero e nello stesso istante mi giro a guardarlo alzando un sopracciglio, e in maniera curiosa e allo stesso tempo impaurita gli chiedo:

«Dove cavolo siamo?»

«E soprattutto dove diavolo siamo e soprattutto cosa vuoi da me?»

«Sentimi bene ragazzina sono io quello che comanda qui, quindi vedi di tenere la bocca chiusa intesi, altrimenti ti uccido!»

Guardo il suo collo e noto che la sua vena si era ingrossata e dal suo respiro parecchio accelerato deduco che era parecchio arrabbiato con la sottoscritta.

Nathan's Pov.

Nello stesso momento del mio sfogo, data la pressione l’arrabbiatura che mi ha fatto venire, decido di prendere il telecomando per aprire il cancello e mi fermo direttamente davanti casa nostra in mezzo a le macchine dei miei compagni e spengo il motore, mi giro da lei:

«Ascoltami bene, adesso entriamo e smetti di fare domande ci siamo capiti?!?»

Fa per aprire bocca e in quel momento esplosi, non so dire come mai l'ho fatto ma non sono più riuscito a tenere la pazienza, nuovamente:

«CI SIAMO CAPITI?»

E lei risponde:

«Si ... »

In un sussurro che a malapena si sentiva, mi giro a fissare il vuoto, ovviamente non avevo nessuna intenzione di ucciderla, mi faceva male ammetterlo ma:

"Provo un interesse per questa ragazza, anzi no quasi sicuramente mi piace!"

Mi fermo un attimo un po' sbigottito per quello che avevo pensato, di solito non faccio questi pensieri mi limito solo ad andare a letto con una ragazza e poi a non farmi più vedere, ma con lei non riesco, devo ammettere che è una bella ragazza, parecchio sensuale, mi rigiro verso di lei:

«Scendi»

Nel medesimo istante che gliel'ho detto la vedo alterarsi, non mi interessa minimamente se si è arrabbiata per il modo in cui glielo detto, fatto sta che scende immediatamente e ci dirigiamo verso la porta di entrata.

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