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Capitolo 5

ISABEL.-

Tornai alla tenda dopo l'incontro con Adam, Dio che uomo e che voce, solo a guardarlo le mie mutandine si bagnarono, solo con la prima impressione lo desideravo, non avevo mai provato niente del genere per nessun uomo appena conosciuto fino a quando non arrivò sua madre, quella signora non fu contenta di vedere suo figlio parlare con me, conobbi Jessica, dopo quella scansione la madre di Adam mi diede il minimo che voglio è rimanere qui.

- Jessica, voglio andare, andiamo! -La prendo per mano e la sollevo dal tavolo.

- Ma perché? Non hai nemmeno mangiato nulla", ci fermiamo mentre lei allenta la presa su di me.

- Sì, ma io voglio andare, se non vieni con me, dimmelo e chiedimi un'urbe.

- Va bene, andiamo, saluto la sposa.

- Ti aspetto in macchina - esco subito fino ad arrivare all'ingresso, decido di togliermi i sandali che mi stanno uccidendo i piedi, cammino a piedi nudi con i sandali in mano fino ad arrivare alla macchina e mi appoggio alla portiera del passeggero, ricordando la bella conversazione che ho avuto con Adam, inizio a sorridere come una scema anche se è stata una conversazione breve e semplice è stata molto piacevole, lui è il tipo di uomo che mi attrae.

- Perché sorridi come un pazzo? -Lui aggrotta le sopracciglia.

- Non c'è motivo, stavo solo ricordando qualcosa -. Mi fa uscire dalle mie fantasticherie, non mi ero accorto che era già accanto a me-.

- Allora, cosa ne pensate del matrimonio?

- Come sapete, non sono un amante di questo tipo di romanticismo e di cose sdolcinate.

- Pensi davvero che non ti innamorerai mai?

- Non lo so, se è per me, no, non lo sto cercando, e non lo cercherò se arriverà, beh, non se ne parla, voglio solo divertirmi e basta.

- Ma tu non fai nemmeno quello, non ti diverti con nessuno.

- Perché non sono stata attratta da nessuno, per fare sesso ho bisogno di un uomo che mi ispiri qualcosa, anche un formicolio nelle parti intime... ma non mi è piaciuto nessun uomo -mento un po' visto che quell'uomo è già apparso-....

- Beh, che tipo di uomini ti piacciono?

- Un po' come il fratello della sposa", dico maliziosamente e sorrido.

- Quale Aaron o Adam? - Lei mi guarda sorpresa.

- Aaron è carino, ma Adam... oof! È un dio greco... Mi divertirei con lui senza problemi - Mentre lo dico, sento le mie mutandine bagnarsi di nuovo -.

- Hahahaha! Sei fortunata, ho sentito che è stato single negli ultimi sette o otto mesi.

- Rifiuti? -Scuote la testa.

- No! L'ha lasciata, secondo lui era una relazione di sette anni, si sono anche fidanzati ma....

- Ma? - Dico con un sopracciglio alzato.

- È andato a fare un viaggio, sai al programma di cui ti ho parlato, e quando è tornato l'ha lasciata.

- Un altro? - Dico, perplesso.

- No, da allora è rimasto solo, non è stato visto con nessuno, la gente sospetta che sia gay.

- Oh no, non dirmelo - che delusione, penso.

- Questo è quello che si dice in giro, ma non si sa mai.

- Sarebbe uno spreco, farei così tante cose con quel corpo - mi mordo il labbro, immaginando cosa potrei farne -.

- Non conoscevo questo tuo lato selvaggio!

- Ti ho detto che succede solo quando l'uomo è interessante - Siamo rimasti in silenzio mentre pensavo che non può essere gay? Non mi sembrava così, potrei anche giurare che stesse flirtando con me... No! Mi rifiuto di crederci... ma comunque dubito che lo incontrerò di nuovo, sono stata così stupida da non dargli il mio numero, non è che sua madre mi abbia dato molte possibilità solo per ricordare il suo sguardo, mi sento arrabbiata che mi abbia visto come se fossi uno scarafaggio Cosa c'è di sbagliato in quella vecchia?

Jessi mi ha accompagnato a casa mia, quando sono arrivato mi sono sdraiato sul divano e non ho potuto fare altro che pensare all'espressione di Adam: quell'uomo è l'uomo... un esemplare come quello deve fare l'amore come gli dei.

- Basta così Isabel! Non sai nemmeno se lo rivedrai mai più!

E sono delusa, non faccio sesso da molto tempo e Adam sarebbe perfetto per porre fine a questa estate che mi porto dentro, mi alzo e decido di farmi una doccia e prepararmi a dormire...

(...)

- Adam, cosa ci fai qui? -Mi guardo intorno e vedo la desolazione della redazione: "A che punto se ne sono andati tutti? - Mi volto e guardo Anda, che mi sorride maliziosamente.

- Isabel - siamo a pochi centimetri di distanza e il mio respiro si fa affannoso - non sai quanta voglia ho di baciarti - appoggia il pollice sul mio labbro inferiore e il mio corpo si infiamma, lo fisso e il suo sguardo si incupisce - ti voglio....

- Allora fallo", mi afferrò la vita con una mano e mi mise l'altra sul collo, mi tirò a sé e avvicinò le sue labbra alle mie, così morbide, gli diedi rapidamente accesso a tutta la cavità della mia bocca, mentre lui divorava le mie labbra e la mia lingua, il suo respiro risvegliò in me una frenesia, succhiò le mie labbra con passione, ci separammo leggermente solo per prendere fiato, Abbassò la mano dal mio collo alla spallina della camicetta e la fece scivolare lentamente accarezzandomi la spalla, la mia pelle era irta per il suo tocco, portò le labbra sul mio collo facendo un percorso di baci il mio petto si alzava e si abbassava in fretta ero eccitata volevo solo che mi facesse sua, lentamente iniziò ad aprire i bottoni della camicetta lasciandomi in reggiseno e sorrise alla vista del mio grande seno.

- Come sono perfetti, li adoro", sorrisi maliziosamente, lui li prese entrambi tra le mani e cominciò a massaggiarli, mi morsi il labbro inferiore, il suo tocco caldo e le sue grandi mani che massaggiavano i miei seni mi stavano facendo impazzire, ne tirò uno sopra il reggiseno e si chinò leggermente e cominciò a succhiarlo, tirai indietro la testa godendomi le sue labbra bagnate sui capezzoli, poi tirò fuori l'altro e imitò il movimento, cominciò a morderli delicatamente e a leccare su e giù con la lingua, a questo punto ero già più che bagnata.

- Adam... -la mia voce uscì in un sussurro- scopami, ti prego- mi guardò e cominciammo a sentire un rumore, una specie di sirena, ci guardammo e vidi Adam allontanarsi- Adam aspetta- Adam aspetta

Aprii gli occhi e mi voltai verso il comodino: era la sveglia che suonava, mentre ero madida di sudore e il mio centro umido pulsava.

- Mi coprii tutto il corpo con la coperta per la frustrazione.

Il mio primo sogno erotico con Adam...

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