Capitolo 6: Floreale
Un attimo dopo, mia zia si cambiò indossando una camicia floreale azzurro cielo e un paio di pantaloni attillati bianchi come neve, le lunghe e snelle gambe erano bel delineate e portava un paio di sandali con tacchi di cristallo, aveva raccolto i capelli lunghi leggermente arricciati, tutto la rendeva attraente.
Non appena uscì dalla sua stanza, mi vide davanti la porta indossando anche io un abito casual bianco, i suoi occhi si illuminarono improvvisamente...
“Non mi aspettavo che il mio bambino fosse diventato improvvisamente così bello. Andiamo, ti porto a trovare una ragazza...” diceva mentre scendevamo al piano di sotto a braccetto, come se niente fosse successo. Io credevo che lei fosse arrabbiata con me, a quanto pare ero io che mi stavo preoccupando troppo.
Quasi spinto dalla zia, salì sulla Lamborghini, e sfrecciammo per la strada, mezz’ora dopo arrivammo in un ristorante altolocato chiamato Alta Cucina. Non appena scesi dalla macchina, vidi due bellissime cameriere in abito lungo che, prendendo l’iniziativa, mi diedero il benvenuto.
“Signorina Belli, è arrivata?”
La zia era così importante?
“I miei ospiti sono arrivati?” chiese la zia.
“Eccetto la signora Rossi, tutti gli altri ospiti sono arrivati.” Annuirono le due cameriere contemporaneamente.
“Non importa, la signorina Rossi è spesso in ritardo. Dite pure in cucina che si preparino a servire.” Disse la zia in modo diretto inarcando le sopracciglia, poi mi trascinò all’interno, e andammo diretti al terzo piano, verso la stanza privata più grande e lussuosa. All’ingresso della stanza vi era un’altra bellissima cameriera in abito lungo che, vedendo la zia arrivare, la salutò rispettosamente e le aprì la porta.
La zia, senza badarci troppo, mi trascinò dentro la stanza e i miei occhi si illuminarono improvvisamente al vedere che il tavolo era pieno di persone, ed erano tutte donne. Ma il punto più importante è che queste erano tutte bellissime.
Molte di loro erano tanto belle quanto mia zia. La zia mi aveva davvero portato a trovare una ragazza?
“Anita...”
Tutte le donne nella stanza rivolsero gli occhi a me, e mentre mia zia stava per presentarmi alle ragazze, sentì una voce civettuola dietro di me che mi scosse un po’.
Doveva essere sicuramente una bella donna!
La bella donna davanti a me indossava un abito da sera nero scollato con le bretelle, ed una leggera giacchetta nera. Due seni quasi sul punto di esplodere, in parte in bella vista, di cui riuscivo a intravedere la parte più nascosta. La gonna era estremamente corta, copriva appena i glutei, e le cosce snelle e rotonde erano coperte da calze scure, era così sexy!
Dopo avermi visto, questa bella ragazza disse: “ Anita, è lui il bel ragazzo di cui parli sempre? A quanto pare è davvero uno schianto!”
“Ovvio! Guarda che è mio nipote, ti avverto, non farti idee strane su di lui...” disse la zia, alzando le spalle in tono di orgoglio, e le lanciò uno sguardo feroce.
“Dannazione Anita, pensi davvero che io possa essere interessata ad un ragazzetto?” Disse sdegnosamente Paola Rossi, alzando gli occhi al cielo.
“Finiscila. Dio solo sa dove è disposta ad arrivare una mangia uomini come te quando ha fame...finanche a sbranare le prede più giovani.” Rispose la zia con tono freddo.
“Hahahah... Non sono ancora arrivata a questo punto, ad ogni modo non potrei mai essere interessata al tuo ragazzetto, puoi godertelo!” Mi lanciò un’occhiata affascinante, poi fece una gran risata.
“Sta zitta, che diavolo dici?! Sbrigati ad entrate, ti stavamo aspettando.” Le disse la zia, arrossendo per le parole poco carine che la sua amica Paola le aveva appena rivolto.
Anche io, che ero al suo fianco arrossì, il bel ragazzo di cui parlavano ero io.
Guidato dalla zia, dopo essere entrato nella stanza, i miei occhi si erano improvvisamente illuminati nel vedere così tante belle donne all’interno...