Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

Capitolo 5: Morbido

“Marco, massaggi davvero bene. Mi sento rilassatissima.” Disse la zia, sdraiata sul letto e rilassata. “Potresti aiutarmi a spalmare della crema? La trovi nel cassetto del comodino.”

Spalmare oli aromatici è parte della medicina orientale, è una pratica sanitaria usata dai professionisti qualificati sui pazienti. Se spalmata su più persone, o su persone dello stesso sesso, non è nulla di strano. Ma se vi sono solo un uomo e una donna a farsi massaggi, allora diventa naturalmente qualcosa di più ambiguo. Sin dall’antichità, la pratica di spalmare oli, ha giovato alla salute di moltissime persone, e allo stesso tempo, innumerevoli uomini e donne ne sono diventati indipendenti, ma non riuscendo a resistere al contatto con la carne, spesso ne hanno fatto un pretesto per intrattenere rapporti carnali.

“Come faccio a spalmati l’olio con il pigiama?” Dissi io. Ciò che intendevo è che indossando il pigiama non sarebbe stato possibile spalmare l’olio, non avevo alcun pensiero malizioso, sebbene in cuor mio pensavo fosse molto eccitante.

“Nessun problema, me lo tolgo.” Detto ciò, si alzò e, voltandomi le spalle, si tolse il pigiama e lo gettò nel comodino, poi mi disse con voce affascinante: “Marco, aiutami a slacciare il reggiseno.”

Le mie mani tremavano visibilmente. Oh mio dio, stava accadendo tutto così come volevo io. Era la mia giornata fortunata? Cominciavo a chiedermi se la zia volesse davvero andare a letto con me...

Con mani tremanti slacciai il reggiseno della zia, e sebbene fosse facile, dovetti provarci due volte prima di riuscirci.

Ora la zia indossava solamente n paio di mutandine in tutto il corpo, e sdraiatasi nuovamente, le sue curve aggraziate e la sua schiena liscia e sexy furono completamente sotto il mio sguardo.

“Avanti Marco.” Disse la zia con voce calda.

Sentendola, mi agitai nuovamente. Per poco non le strappai le mutandine di dosso, poi le dissi: “Eccomi, arrivo. Ti darò ciò che vuoi.”

Peccato che la zia mi avesse chiesto solamente di spalmarle la crema, e non di toglierle le mutandine ed entrarle dentro. Anche se sembrava che la situazione non fosse poi così diversa...

La parte superiore del suo corpo era completamente nuda adesso, spalmarle l’olio era così piacevole. La pelle della zia era davvero buona, di un bel rosato, così delicata che sembrava potersi rompere con un soffio, la toccavo come se accarezzassi del raso.

Versai un po’ di olio nella mia mano, strofinai entrambe le mani energicamente e poi premetti i palmi sulle sue spalle. Spalmavo piacevolmente l’olio per tutto il suo corpo. Poi spalmai l’olio sulla schiena, ancora e ancora.

“Marco, davvero non hai una ragazza?” Mentre le spalmavo la schiena, la zia si sentì a suo agio e riprese a parlare con me.

“Certo, perché dovrei mentirti?” Dissi con tono insoddisfatto. In verità, al liceo piacevo a non poche ragazze, ma allora io ero molto testardo, volevo solo studiare, non avevo tempo da perdere in altro. Solo adesso mi rendo conto di quanto io sia stato stupido, se solo avessi saputo quanto fosse affascinante.

Vedendo la mia forte reazione, la zia disse: “ Allora sei ancora vergine?”

Rimasi scioccato per un po’, riguardo questo non sapevo proprio cosa rispondere alla zia.

Il sedere di mia zia, su cui sedevo, era estremamente morbido. Con il palmo della mano le premetti la vita, premetti poi delicatamente alcuni punto di agopuntura sul suo corpo.

Era una sensazione molto strana, all’inizio non era nulla di speciale, ma dopo la zia cominciò a rendersi conto che c’era qualcosa di diverso. Il suo corpo cominciò a riscaldarsi, i pori di tutto il corpo sembravano aprirsi e lei continuava a sudare. La cosa più importante era che lei si rendeva conto che il suo corpo, solo da più di dieci anni, sembrava reagire e si accendeva il desiderio. La zia si morse forte il labbro cercando di non pensare alla reazione del suo corpo. Ma lei sembrava un lupo o una tigre, in cui tanti anni di solitudine avevano trasformato quel desiderio in un vero e proprio bisogno.

Sebbene mantenesse il controllo, sapendo che in questa situazione non avrebbe potuto dar sfogo a questo desiderio, il suo corpo si contorse dolcemente, sfuggendo al suo controllo. Il corpo della donna è misterioso, e questo tipo di movimento è sufficiente a far eccitare un uomo.

Compreso me!

Io stesso ero già molto ambiguo con mia zia, sedendo su di lei e massaggiandole la vita, in un certo senso questo si poteva già considerare contatto carnale. Soprattutto quando avvertì il suo corpo contorcersi, non riuscì più a controllarmi.

“Potresti stare ferma, ho paura di non riuscire a farcela.” Le dissi impotente.

“Quanto tempo ci vuole per finire?”

La zia sperava adesso di finire presto, altrimenti temeva che avrebbe potuto perdere la faccia davanti a me.

Il tempo passava pian piano in questa atmosfera ambigua ed imbarazzante. Di solito pochi minuti passano in fretta, ma adesso sembravano tanto lunghi quanto un anno.

“Fatto!”

Gridai all’improvviso, e le mie mani lasciarono il suo corpo. Al momento in cui ce ne stavamo per andare, la zia non riuscì a trattenersi e gemette.

Non disse nulla, ma corse in bagno e subito si sentì il rumore dell’acqua provenire dall’interno.

Quando l’acqua le arrivò addosso, si calmò pian piano. Ripensandoci, si era vergognata così tanto da non riuscire a parlare. Se non fosse corsa in bagno, avrei potuto scoprire che era spudoratamente bagnata.

Nel suo cuore biasimava se stessa per quanto era accaduto, come mai oggi improvvisamente si era acceso questo forte desiderio?

Dopo averci pensato a lungo, si asciugò e si preparò ad uscire.

“Sembra che sia necessario trovarti una ragazza, altrimenti sarà uno spreco. La tua famiglia dovrebbe pregare affinché questo non succeda più.”

Trovare chi?

Paola Rossi? Quella ragazza si chiamava come le sue sorelle, se fosse diventata la mia ragazza non sarebbe stata troppa confusione?

Marta Riccardino? Questa ragazza non aveva nemmeno sedici anni, presentarla a Marco non sarebbe stato un disastro?

Ludovica Leotta? L’età di questa ragazza era più o meno la stessa di quella di lui, ma lei era fredda e arrogante, con il carattere di Marco chissà se sarebbe mai stato in grado di accettarla...

Dopo averci pensato a lungo, mia zia non riuscì a trovare una candidata adatta.

“Vabeh, tanto tutte queste ragazze verranno qui stasera, Marco sceglierà da solo. È davvero impossibile, non comincerà presto la scuola? Nel peggiore dei casi, andrò io personalmente a scuola a sistemarlo. Ci sono così tante belle donne all’università di Porto Antico, non posso credere che non riuscirò a trovarne una...” La zia, pensando a tutto questo, aveva temporaneamente spostato il suo pensiero, cominciando a purificare il suo corpo.

Guardando allo specchio il suo corpo tonico, di cui lei stessa era affascinata, tirò un leggero sospiro: “Come devo fare per trovare una ragazza a Marco? Io ho già 27 anni e non mi sono mai innamorata, voglio davvero spendere il resto della mia vita così?”

Gli uomini che aveva conosciuto non erano mai riusciti ad entrare nel suo cuore, un sorriso auto ironico le comparve sul viso. I suoi standard erano davvero troppo alti?

Accarezzandosi dolcemente il viso, liscio e bianco come una perla di marmo, le tornò in mente la scena del massaggio.

Quanto sarebbe stato bello se Marco fosse potuto diventare il suo ragazzo?

“Che vado a pensare? Mio padre e suo nonno sono fratelli, come potrei mai stare con lui?” Scosse la testa, mise da parte questa idea surreale e si pulì velocemente.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.