Capitolo 4 - Alice
Mia sorella saltella davanti a noi canticchiando non so cosa.
Raggiungiamo il bar, noto un cartello affisso:
Chiuso.
Guardo mio fratello accigliata prima che qualcuno aprisse la porta.
«James! Amico!»
Non mi è nuovo il nome, non ricordo dove l’ho sentito, alzo le spalle e scuoto un po’ la testa.
«Possiamo avere un tavolo per tre?»
È impazzito o ha bisogno degli occhiali? Non vede che il bar è vuoto?
«Onestamente sarei chiuso».
Ottimo! Possiamo andare a casa!
«Ma visto che sei in buona compagnia, farò un’eccezione alla regola».
E dicendo così ci fa entrare, mi guardo intorno il soffitto basso e le luci ocra trasformano il bar in un seminterrato. I tavoli sono allineati, ci sono divanetti rossi lungo la parete.
La voce di mio fratello mi riporta alla realtà.
«Ti ricordi delle mie sorelle?»
A quella domanda, James si passa una mano tra i capelli.
«Non farmi domande difficili, mi sono svegliato solo un’ora fa!»
Emily inclina leggermente la testa, guardandolo e socchiudendo gli occhi.
«Jim!»
Esclama con un sorriso.
Ora ricordo!
Ci siamo conosciuti l’anno scorso a Natale.
«Beh, si ricorda, quindi direi che siamo apposto».
Intanto ci fa accomodare e lascia che la bambina scelga il posto, un tavolino con i divanetti.
«Ottima scelta!»
Ammetto che invidio Emily, si fida così facilmente degli altri.
La guardo sorridente, mi fa piacere vederla spensierata e tranquilla.
«Fai piano!»
Nostro fratello la riprende.
«Così impari a darle corda».
Ci sediamo.
James sembra scomparire per un attimo e poi riappare, con il palmare comande in mando.
«Cosa vi porto?»
«Voglio una cioccolata calda con tanti marshmallow e una torta al cioccolato!»
Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.
«Io il solito. Tu, Aly?»
«Cappuccino e brioche con panna.»
«Perfetto!»
Appena James si allontana, mi guardo intorno per un momento prima di notare un poster e guardare mio fratello.
«Uh, suoni domani sera?»
«Non voglio lasciarvi sole a casa, venite con me.»
«Non vengo! Non voglio essere vista come una aliena!»
Sospira.
«Comunque James ha bisogno di una mano per le feste».