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Capitolo 3 - Alice

Garret non ha osato fare domande, so che più tardi mi farà il terzo grado.

Nel giro di poche ore dal nostro arrivo, Emily si è addormentata di nuovo tra le braccia di nostro fratello mentre io sono seduta sul divano, con le gambe al petto.

«Penso che dovresti dormire anche tu, stai crollando».

Scuoto la testa, anche se so che ha ragione, ho paura di addormentarmi.

Ogni volta che mi sveglio nei miei sogni trovo l’orco.

«Garret, nel frattempo potresti portare Emily nel nostro letto».

Kristen mi raggiunge sul divano con una tisana fumante.

Rimasta da sola con lei bevo la bevanda calda.

«Come stai?»

Abbasso un po’ lo sguardo.

«Stanca».

Ammetto, lei sorride leggermente mentre mi accarezza i capelli, è sempre stata come una sorella maggiore per me.

«Perché non vai in camera tua e ti riposi un po’?»

Forse ha ragione.

La mattina dopo, o meglio qualche ora più tardi, vengo svegliata dalla voce frenetica di mia sorella.

«Alice! Alice! Garret ci aspetta di sotto!»

Apro un occhio mentre la osservo saltare per la stanza, è facile per lei cambiare umore o dimenticare cosa è successo il giorno prima.

«Perché sei così felice?»

La guardo con curiosità e rido delle sue codine.

«Scusa, ma chi ti ha fatto le codine?»

«Garret! E ha detto che andiamo a fare colazione fuori!»

Scuoto la testa scoppiando a ridere, ma mi fermo subito.

Mi fanno male i polmoni.

Non lo faccio da molto tempo e ho persino dimenticato come farlo.

A interromperci è nostro fratello.

«Cosa sta succedendo?»

«Niente!»

«Ti sta prendendo in giro per come mi hai pettinato i capelli!»

Lancio un’occhiataccia a mia sorella.

«Davvero? Grazie mille! Come stai?»

Non so cosa rispondere, sono riuscita a riposare tranquillamente.

«Bene...»

Tranne i lividi e la cicatrice sul fianco, ma è meglio non dirglielo.

«Dai, vestiti, ti aspetto di sotto».

Chiudo gli occhi.

Torno a quel giorno nella mia mente.

Emily si è appena addormentata mentre mia madre e Ryan al piano di sotto continuano a urlare, entrando in cucina vedo mia mamma in lacrime e lui con i pugni puntati verso di lei.

Senza pensarci due volte mi metto in mezzo a loro.

L’uomo mi colpisce facendomi cadere, per un attimo sento che il mio cuore si ferma per poi riprendere a battere forte.

Ci sono schegge di vetro per terra, mi alzo con l’intenzione di usare un frammento sulla sua guancia, ma lui è così veloce che mi ferma per il polso.

Riportarmi alla realtà è una lacrima ribelle che sfugge al mio controllo.

Dopo mezz’ora siamo in macchina.

«Dove stiamo andando?»

Chiede Emily all’improvviso, voltandosi a guardare le macchine dietro di noi.

«A fare colazione».

Garret risponde mentre io ridacchio.

«Capisco, ma dove? Fanno la torta al cioccolato? E la cioccolata con i marshmallow?»

«Penso di sì.»

«Farai meglio o non smetterà di chiederti la cioccolata con i marshmallow».

Scherzo.

«Ottimo! Non si trova mai un parcheggio!»

«Se cerchi un parcheggio, è lì!»

Io e mia sorella urliamo all’unisono.

«Cosa ho fatto di male ad avere due sorelle?»

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