Capitolo 4
《Ti stavo aspettando》disse una voce. Girai lentamente lo sguardo cercando di capire chi fosse. Ero terrorizzata. Non solo ero stata catapultata nella torre nel cuore della notte, adesso ci mancava anche questo.
《Chi sei? Non ti vedo》
Dalla mia voce si sentiva il terrore che avevo in corpo, ma capitemi, era tutto buio, nemmeno la luna sembrava esserci e la luce non esisteva in questa parte del castello. Vidi una fiamma accendere una candela, e io desiderai forte che invece di una, ne sarebbero state accese almeno cento. E così fu. Chiusi gli occhi un attimo e centinai di candele presero fuoco. La torre iniziava pian piano ad illuminarsi, ogni angolo prendeva luce lentamente, le candele si attendevano una per volta, quella non poteva essere nient'altro che magia. E mentre la stanza si illuminava sentivo i miei occhi in fiamme, curiosa e spaventata giravo intorno in cerca della voce. Mi sentii toccare una mano e mi girai di colpo incontrando due occhi verdi meravigliosi. Stavo sognando? Si, stavo sicuramente sognando, e non svegliatemi per favore.
《Cristopher, santo cielo! Cosa diavolo ci fai a quest'ora in questo lato di torre? Non sai che è proibito restare qua?》
《Shh Celeste non gridare! Ti ho spaventato?》
No carino, solo un infarto, niente di che.
《Spaventato è dir poco. Che ci fai qua?》
《Piccola, potrei farti la stessa domanda》
"Che ci fai qua? Eh? Rispondilo adesso, digli che ti ha 'chiamato' la tua spilla." la mia coscienza mi tormentava.
《Io..ehm.. stavo facendo una camminata e tu?》
《Sono qui per te, sapevo saresti venuta, ti ho visto prima nella mia visione》Mi guardò e prese un attimo fiato《So cosa stai pensando adesso, alla parola visione. Le hai anche tu vero?》
E ora? Cosa dovevo fare? Ammettere di avere visioni? O addirittura poteri?
《Io.. Ehm.. Non so di cosa tu stia parlando》
《Io invece sono abbastanza sicuro che sai di cosa sto parlando. Puoi fidarti di me Celeste, alla fine anche tu adesso sai di me, potremmo fare un bel duetto insieme》
《Quindi mi stai esplicitamente dicendo di essere un mago?》
《Non sono sicuro di essere un vero e proprio mago, ma se così vuoi chiamarmi fa pure, Mago Cris al vostro servizio madame.》
《Non dovresti dirlo in giro di queste tue doti magiche, non credi?》
《L'unica a saperlo sei tu in tutto il mondo umano. E spero che anche per te sia la stessa cosa.》
《Si certo, a chi mai dovrei dirlo? Se si sapesse in giro mi crederebbero una strega e mi farebbero bruciare sul rogo. Mio Dio, ti immagini?》Esclama terrorizzata al solo pensiero di vedermi appesa a un filo a bruciare viva.
《Shh tranquilla, non lo saprà nessuno se imparerai a gestire i tuoi doni, questo sarà il nostro segreto piccola Celeste, e questo - Disse indicando la torre- sarà il nostro piccolo rifugio.》
Si avvicinava a me lentamente, guardandomi fisso negli occhi. Soffermò una mano sul mio viso, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, spostò la mano verso il mento, e con l'indice mi sollevò lentamente il capo verso di lui. Fissava le mie labbra, e io fissavo le sue, spostando di tanto in tanto lo sguardo verso quegli occhi verde\magnetico che mi attraevano come mai nessuno prima d'ora. Più lo guardavo e più mi convincevo di avere davanti a me la creatura più bella che potesse mai esistere. Si avvicinava ancora, il suo tocco delicato sulla mia guancia mi fece venire i brividi. Mi fissava le labbra. Stavo morendo, ero sicura.
《Ti aspettavo da sempre mia principessa.》 Disse continuando a fissare le mie labbra. E fu così che dentro al mio stomaco si fecero spazio miliardi di sensazioni favolose.
Sto sognando. Sto solo sognando. Adesso aprirò gli occhi e mi sveglierò.
《Speravo davvero un giorno, di incontrare una creatura come te, con i tuoi capelli rossi, la tua carnagione chiara》Si fermò un attimo per prendere fiato e lo spazio che ci divideva era quasi pari a zero.《E i tuoi meravigliosi occhi con queste sfumature color oro che brillano anche al buio. Mi stai stregando Celeste.》Sorrisi.
Poggiò lentamente le sue labbra sulle mie, e giuro di non aver mai provato qualcosa di più morbido. Un miscuglio di sensazioni e di brividi passavano lungo il mio corpo per poi concentrarsi sul mio stomaco, che sembrava attraversato da rinoceronti impazziti. Non ci sono parole per descrivere ciò che provavo, solo milioni di brividi che attraversavano il mio corpo.
《Adesso devo andare, si è fatto veramente tardi, domani abbiamo un matrimonio da organizzare》Mi disse.
"Ma come? Prima mi baci e poi dici di andar via?"
Mantieni la calma Celeste, fa finta di niente.
《Ci vedrà qualcuno se usciremo insieme》dissi preoccupata.
《Stai tranquilla piccola principessina, dormono già tutti. Concentrati sulla tua stanza, e fai in modo di comparire direttamente lì. A domani》 mi stampò un casto bacio sulla fronte e sentii un po' di vento attraverarmi i capelli, quando aprii gli occhi lui era svanito nel nulla.
Mi concentrai sulla mia stanza, pensai alla cabina armadio, al mio pigiama e al mio letto e chiusi gli occhi.
Trasferiscimi nella mia stanza per favore.
Aprii gli occhi. Niente, ero ancora lì.
Ma come facevo ad ordinare a me stessa di catapultarmi nella mia stanza? Chiusi gli occhi.
Ho bisogno di ritornare nella mia stanza.
Niente. Non mi rimaneva altro che scendere a piedi. Controllai di avere ancora il fermaglio con me, allora gli misi una mano sopra.
Ho bisogno del tuo aiuto.
La farfalla iniziò ad illuminare le sue ali, chiusi gli occhi e il vento iniziò ad attraversare i miei capelli. Li aprii e in un battito di ciglia mi ritrovai nella mia camera, scombussolata per la lunga giornata appena trascorsa e per quei magnifici occhi verdi che mi avevano rapito l'anima.
L'ardore di quel bacio non li abbandonò per molti giorni e riempì di fantasmi delicati le loro notti, lasciando il ricordo sulla pelle, come una bruciatura. La gioia di quell'incontro li rapiva, facendoli levitare per strada, li spingeva a ridere senza motivo apparente, li risvegliava concitati nel mezzo di un sonno. Si toccavano le labbra con la punta delle dita ed evocavano esattamente la forma della bocca dell'altro.