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Capitolo 3

Avevo scelto con cura il vestito da indossare per questa occasione. Dovevamo apparire come la perfetta famiglia che mio padre aveva accuratamente creato, avremmo dovuto mettere ancora una volta buona luce alla nostra famiglia, niente doveva andare storto.

Mi incamminai verso le scale e incontrai mio fratello.

Indossava uno smoking azzurro di seta, una cravatta e il fazzolettino nella tasca, con il nostro stemma di famiglia.

《Sei bellissimo, mio principe azzurro, penso che Maria abbia scelto gli abiti dello stesso colore appositamente, siamo perfetti fratellino.》gli dissi io con le lacrime a gli occhi.

《Principessa, mi concedi l'onore di scendere con te fin laggiù?》

《Certo》dissi ponendogli la mia mano.

Ci incamminammo verso le grandi scalinate che portavano al centro della sala, e sentivo già il quartetto suonare, e l'ansia si impossessò di Harry.

《Non so se posso farcela》

《Harry, ce la farai, ce la faremo, dobbiamo solo scendere le scale e incontrare la donna della tua vita》

《Appunto. Sei di grande conforto sorellina, e se non mi piacesse?》

I suoi occhi si incastrarono con i miei, brillavano. Erano un mix di paura, agitazione, curiosità. Cercai di far finta di non essere anch'io preoccupata e ansiosa e lo guardai nuovamente, e notai i suoi occhi ancora fissi nei miei.

Presi la sua mano e fui catapultata nella sala da ballo. C'era una ragazza, capelli castani, occhi azzurri, scura di carnagione, vestito roseo stretto in vita e largo sotto, sul corsetto c'era tanto pizzo e milioni di brillanti. Bellissima.

Scrutai i suoi occhi con attenzione e vidi anch'essa abbastanza impaurita da questa 'novità' e mi accorsi di essere in netto ritardo, così mi catapultai di nuovo nel mio corpo e mi ritrovai faccia a faccia con mio fratello.

《Tesoro, stai tranquillo, mia cognata sarà sicuramente una bravissima e bellissima principessa, anch'essa in ansia come te, e, anch'essa come te non vede l'ora di incontrarti. Quindi muovi quel culo e fai vedere a tutti l'uomo che sei.》

《Rimarrai sempre la mia ancora sorellina, l'unica donna che amerò per sempre.》

《Dai, andiamo!》

《Ti ho già detto che sei bellissima stasera?》

Mi guardai allo specchio soddisfatta per la figura che avevo difronte. Ero una degna principessa stasera, e avevo accanto il mio principe per la penultima volta.

Prima di iniziare a piangere come una bambina viziata ci incamminammo di nuovo verso la scalinata.

Gli sguardi di tutto il reame erano addosso a noi.

Modestamente eravamo splendidi.

Dopo varie presentazioni incontrai lei, la mia futura cognata.

《Piacere mia cara, sono la Principessa Hayda delle terre dell'est, e il tuo vestito è mozzafiato, sembra quasi che questo ballo sia il tuo e non il mio.》

Non sapevo se sentirmi offesa o lusingata dopo questa affermazione, ma notavo una punta di invidia nelle sue parole.

《Piacere mio, Principessa Celeste, qui per servirti qualora potesse servirti il mio aiuto》dissi io sfoggiando il mio più finto e bellissimo sorriso.

《Chi cuce i tuoi vestiti mia cara?》

《La mia sarta ha un talento naturale per questo lavoro, sarò felice di presentartela domani. Hai già il tuo vestito da sposa?》

《Ovvio, sarò incantevole mia cara, come me del resto, no?》

《Non avevo dubbi Hayda, la promessa sposa di mio fratello DEVE essere incantevole, ora devo lasciarti, ho un ballo nella mia reggia da mandare avanti.》

La vocina nella mia testa continuava a torturarmi dicendo di non soffermarmi all'apparenza, ma la presentazione avvenuta poco fa non mi convinceva affatto. Non volevo quella donna al fianco di mio fratello, lui meritava il meglio, e sicuramente il meglio non era lei. Acida, antipatica, con un cervello di gallina. No. Non mi piaceva.

Mi congedai attraversando la sala e arrivai davanti a mio padre.

《Cara, loro sono il Re, e la Regina dell'est, nonchè i genitori della tua nuova cognata》

《Piacere signori, io sono la Principessa Celeste.》

《Che piacere conoscerti Celeste, sei splendida, come tua madre》disse il padre di lei lasciandomi un umido bacio sulla mano. Odiavo quel gesto.

'Ricorda che TU sei una principessa.' Ricordò la mia coscienza.

《La ringrazio Signore, anche sua figlia è una persona squisita, sono certa che le nostre famiglie si troveranno bene insieme》

《Bella come la madre e con il carattere del padre, un mix perfetto direi!》disse la signora.

《La ringrazio Anastasia, sempre gentilissima》disse mia madre.

《Scusatemi signori, ho ancora alcuni doveri da compiere》Mi congedai da loro e attraversai la sala in cerca di un appiglio per sfuggire da quella monotona e insensata serata.

Sentii una presenza dietro di me.

《Mi concede questo ballo principessa?》Mi girai e vidi due occhi verdi, magnetici, capelli scuri, labbra carnose, fisico asciutto e scuro. Uno spettacolo!

Si, è proprio il mio tipo.

《Certo, con chi ho l'onore di danzare questa notte?》dissi sorridendo timidamente.

《Permettetemi di presentarmi signorina, Principe Cristopher d'Inghilterra.》

《Principessa Celeste》dissi sfoggiando un grande sorriso.

《So chi siete madame, la stavo aspettando》

Iniziammo a danzare sulle note del quartetto, e iniziai a dimenticare di essere al ballo di mio fratello, non esistevano più le persone intorno a noi, non esisteva più niente e nessuno, danzavamo a ritmo perfetto, come se avessimo provato il ballo diverse volte prima di quella sera, un'armonia perfetta, due corpi che si univano alla perfezione.

《Siete bellissima, una Dama perfetta》

Ero sicura di essere arrossita a quelle parole, ero in fiamme.

《La ringrazio Cristopher》

《Se la Principessa è d'accordo possiamo darci tranquillamente del 'tu', e per favore, chiamatemi Cris》

《Va bene Cris》annuì sorridendo imbarazzata.

Nessuno mai si era preso la briga di darmi del tu, e quella cosa lo rendeva ancora più unico di prima. Si, era unico, spettacolare, e io stavo perdendo la testa per un principe lontano mezzo mondo dal mio reame.

《Hai degli occhi bellissimi Celeste》

Non potei fare a meno di guardare i suoi.

E adesso pensavo di svenire davvero.

Ricomponiti Celeste, su dai.

《Oh, Celeste》disse mio padre. E ringraziai il cielo per aver aver interrotto quella conversazione.《Vedo che hai già incontrato Cristopher》

《Si padre, abbiamo già avuto l'onore di conoscerci》

《Cristopher è il Principe d'Inghilterra, cugino della moglie di tuo zio Richard, ti prego di trattarlo al meglio》

《Signore, sua figlia si prenderà cura di me divinamente, non si preoccupi, ha una figlia stupenda》

Ha una figlia stupenda.

Figlia stupenda.

Stupenda.

E io stavo svenendo.

Un'adolescente in pieno ad un attacco ormonale. Mentre ripensavo a quegli occhi magnetici mi sentivo svenire.

"E delle labbra? Non dici niente?"

O mio Dio. Sembrava davvero un Dio Greco. Mai nella vita mi era sfiorata l'idea di trovare ad un ballo, un ragazzo come lui.

Mi serviva aria.

Andai verso il giardino quando la festa era ormai finita, mi fermai sotto la grande quercia e mi misi a sedere sulla panchina. Vidi una rosa appassita e mi concentrai su di lei.

《Piccolina, cosa ti è successo?》 Dissi accarezzandola delicatamente. E in un attimo dalla rosa uscì un bagliore e diventò rossa, splendente, la più bella che avevo mai visto in tutta la mia vita. Com'era possibile?

Mentre entravo in casa continuavo a pensare alla rosa, a come si era trasformata sotto ai miei occhi, a com'era diventata bella, e mi chiedevo se, come la rosa, potevo far trasformare qualche altra cosa. Dovevo provarci? Salii la grande scalinata e mi avviai verso la mia stanza da letto. Passai lungo il corridoio principale, mi guardai allo specchio e fissai i miei occhi. Le piccole sfumature dorate che avevano risplendevano intensamente, le mie guance, prima rosse, adesso erano diventate bianco perfetto, il mio viso, era cambiato, era diventato come di porcellana, sembravo una bambola.

Fissando nuovamente i miei occhi un altro luccichio attirò la mia attenzione, la spilla. Anch'essa risplendeva, e quando la presi in mano mi ritrovai d'un tratto nella torre est, dove tutto ebbe inizio.

《Ti stavo aspettando》disse una voce.

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