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Capitolo 2

Mi sentivo stranamente leggera mentre scendevo di corsa le scale, come se stessi volando, e arrivata giù non avevo nemmeno l'affanno, cosa stranissima visto che quando facevo passeggiate con mia madre dovevo fermarmi ogni 5 minuti.

Cercavo di capire dove fosse Harry, mi concentrai sulla sua voce, e in quel preciso istante ebbi una visione, chiamiamola così.

Sentii uno strano formicolio che collegava occhi e orecchie, attraversai i muri con lo sguardo, scrutando attentamente tutto il territorio intorno a me, passai per la cucina, attraversai il grande salone, mi diressi verso il parco passando attraverso le mura principali e giurai di vedere perfino le pietre, lo stucco e il cemento che le componevano. Mi ritrovai in giardino, e vidi Harry e mio padre mentre si guardavano intorno.

Eccoli, pensai, e nello stesso istante in cui finì di dire quella parola, ritornai nel mio corpo. Mi trovavo in cucina, esattamente dov'ero due minuti fa, nella stessa identica posizione sotto lo sguardo incerto della mia domestica.

《Signorina Celeste, sicura di sentirsi bene?》

《Si Maria, non si preoccupi, ero un attimo distratta, adesso mi scusi, ma devo andare.》

Ero visibilmente sconvolta, spaesata, non capivo come fosse stato possibile attraversare i muri con un solo sguardo.

E più ci pensavo, e più mi convincevo di essere diventata matta.

Passò una settimana, e dopo quell'episodio non successe più niente di sconvolgente, a parte me, ancora sconvolta per essere diventata matta tutta d'un tratto.

Quella sera sarebbe arrivata la principessina che avrebbe sposato Harry, e noi dovevamo accoglierla in modo impeccabile. Se a mio padre fossero piaciuti gli accordi proposti da suo padre, ci sarebbe stata la festa di fidanzamento due giorni dopo, altrimenti, ci sarebbero voluti mesi per mettersi d'accordo, e in tal caso, uno dei due poteva non essere più disponibile.

Di solito quando due principi si sposano, è il principe ad incamminarsi verso la sua futura sposa, ma in questo caso no, perché mio padre è il Re di Francia per eccellenza. I suoi territori sono vasti, e sono pochi quelli ancora da conquistare, quindi il padre della pretendente che verrà stasera dovrà darsi da fare per essere accettato da lui, dovrà avere valide proposte.

Il solo pensiero che anche Harry avrebbe dovuto sposarsi a breve e abbandonarmi qui da sola, per andare a vivere dall'altra parte della nazione, mi uccideva.

Mi passava solo 4 anni e qualche mese, e al contrario di Sebastian che era più grande e distaccato, io e Harry avevamo un rapporto veramente bellissimo. Lui era la mia ancora, la mia salvezza, avrei ucciso per lui. Non avevamo mai litigato, mai avuto nessun tipo di discussione, lui era il fratello perfetto, in tutto e per tutto.

《Celeste, mia cara, vieni qua》disse mio padre.

《Ditemi padre》

《Stasera avremo un bel po' di invitati, e la maggior parte alloggerà con noi al piano superiore. Indossa l'abito più bello che hai, comportati bene, sii educata con tutti》

《Nessun problema, padre, non preoccupatevi, farò del mio meglio》feci per alzarmi, ma mio padre mi mise una mano sulla spalla facendomi cenno di aspettare.

《Sii te stessa stasera figliola, sii la fantastica principessa quale sei, e tutto andrà per il meglio, ti voglio bene figliola.》

《Vi voglio bene padre.》

Mi ritirai nella mia stanza, e con l'aiuto di Maria mi recai nella mia cabina armadio in cerca del vestito più bello che avevo.

Maria prese una decina di vestiti e li mise sul mio grande letto, e io li scrutavo con sguardo incerto, non mi dicevano assolutamente niente.

《Oh, Maria. Non troverò mai quello adatto.》

《Signorina lo troveremo stia tranquilla》lei cercava di tranquillizzarmi, ed era l'unica che ci riuscisse realmente.

"Chissà la Principessa cosa indosserà" Pensai.

"Chissà quanti invitati avremmo stasera"

《Signorina, ci sarà un bel poo' di gente stasera al ballo, optiamo per un vestito bello largo, così facciamo felice vostro padre, che dite?》

《Va bene Maria, vediamo quale prendere.》

《Eccolo, trovato》dissi a Maria indicando il mio vestito. Celeste, come il mio nome. Ricamato, con tanti brillanti, stretto fino alla vita, per poi allargarsi fino a diventare veramente ingombrante. Era perfetto. Il corsetto era davvero strapieno di brillantini. Sembravo davvero la fata turchina.

《Ricordo ancora quando sei nata, piccola Celeste, eri già bellissima, ma adesso principessina, sei cresciuta, rivelando tutta la tua pura bellezza》

《Grazie Maria, ti voglio bene》

《Su, adesso scendete giù, vostro fratello ha bisogno di voi》

La ringraziai di nuovo e uscii dalla stanza. Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio per cercare qualcosa di fuori posto, ma quella sera ero perfetta, Maria aveva fatto un ottimo lavoro anche con l'acconciatura, ottimo, ero pronta per la grande serata.

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