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Capitolo 7

Sento il battito del mio cuore aumentare sempre di più. Il mio respiro si blocca un istante nel vedere per quanto stia bene con il completo. Non sarà facile dimenticarsi di lui. Mi squadra dalla testa ai piedi. Si avvicina al mio orecchio. Sento nuovamente il suo respiro sul mio collo. Mi sussurra:

« Hai visto che quando ti vesti elegante puoi diventare bellissima?» Dio santo prima o poi lo strozzo!

«Ahahah simpatico potrei dire lo stesso di te.» dico levandomelo dà dosso. Scendiamo le scale e ci sono tutti che ci aspettano . Entriamo tutti in macchina e ci avviamo al Gala.

Appena arriviamo vedo Cameron scendere dalla macchina per aprirmi la portiera. Mi porge la mano.

«Stai giocando con il fuoco caro mio. Prima o poi ti bruci!» sorride con il suo solito ghigno sul volto. Appena la mia mano tocca la sua sento una scossa che mi percorre tutta la schiena. La ignoro. Perché provo queste sensazioni se lo conosco solo da 2 giorni? Spero tanto che sia solo attrazione fisica perché sennò sto messa davvero male. Ci avviciniamo all'entrata e c'è un uomo in giacca e cravatta con la lista delle persone importanti lì al Gala.

«La famiglia García.» Rafael pronuncia il suo cognome e l'uomo ci fa entrare. Appena metto piede nella  sala noto l'immensità di essa. È davvero grande! Ci sono molte persone che parlano tra loro mentre pranzano.

Seguiamo tutti Rafael e ci andiamo a sedere al tavolo.

«Amore guarda chi c'è!La direttrice della casa editrice che ti piace tanto.» confusa continuo a guardarla.

«Ma chi la HarperCollins?» chiedo spalancando gli occhi .

«Si lei fa parte di questo gala da ormai tantissimi anni. Tu leggi solo o scrivi anche?» mi chiede Rafael .

«Si a volte scrivo.» dico imbarazzandomi. Non so perché mi succede.

«Amore non essere così modesta. Ha scritto un intero libro solo che lo tiene dentro quella stupida scatola in camera sua.»

«Mamma!! Ma ti pare che lo vai a dire a tutti? Sono cose private.» vorrei sprofondarmi.

«Se vuoi posso mettere buona parola con la direttrice noi ci conosciamo bene.» mi chiede Rafael.

«Non lo so in realtà. Vorrei riuscirci con le mie forze invece che con le raccomandazioni.» dico giocando con le dita.

«Vai a parlarci allora. È proprio lì .» mi dice Lorenzo indicandola.

«Ma sei matto ?! Non indicarla.» vedo Cameron alzarsi ma dove va?

«Abbiamo capito devo pensarci io.» le sue mani toccano le mie spalle. Sono paralizzata. Mi fa alzare e mi spinge verso la direttrice per poi lasciarmi lì davanti come una stoccafisso.

Mi giro e mi stanno tutti guardando.

«Salve sono Sofia Smith so che in questo momento vorreste stare tranquilla senza che una ragazza rovini la vostra cena ma vorrei farle sapere che la vostra casa editrice è la mia preferita. Sono solo una ragazza che ama scrivere. Che ama leggere e se cercaste un autrice io avrei letteralmente un mio manoscritto nel cassetto e vorrei sapere se vi potesse interessare.» con la speranza negli occhi aspetto un suo compenso positivo

«Non preoccuparti,dammi anche del tu. Mi fa piacere che ci sia un autrice in più in questo mondo ma purtroppo per il momento non siamo in cerca di autrici ma ti faremo sapere se cercassimo qualcuno come te.» mi fa un sorriso di imbarazzo. Il mio mondo pieno di speranze che riguardavano il mio sogno cadono in mille pezzi. Non riesco a tornare a tavola. Mi giro verso di loro e pronuncio ,con i miei occhi pieni di lacrime che scendono sul mio viso , un "scusate" ed esco da lì .

Mi siedo sulla panchina che si trova davanti all'entrata e continuo a piangere più forte. Sento qualcuno che si siede accanto a me e mi prende la mano. Mi giro ed è Cameron. Con ancora le lacrime che escono ininterrottamente continuo a guardarlo. Appoggio la mia schiena allo schienale della panchina facendo un sospiro.

«Tutti i miei sogni. Tutte le mie certezze e le mie speranze sono andate in fumo. Sono un fallimento. Neanche le case editrici mi vogliono.» mi stringe di più la mano.

«Perché dici così ? Non sei un fallimento. Sono loro che hanno perso l'occasione di avere una scrittrice come te non il contrario. Tu non hai perso nulla. » con la sua mano calda mi asciuga le lacrime.

Ci stiamo guardando dritto negli occhi senza dire una parola. Dopo 5 minuti inizia a parlare.

«Perché mi fai questo effetto?! Non mi è mai successo prima d'ora ma con te si e non capisco il perché. Non hai idea di quanto vorrei odiarti ma non riesco. Cerco più volte di allontanarti da me perché sono un disastro ma non riesco perché mi bastano le tue lacrime per tornare da te. Prima , si! ti avrei voluta baciare, non era solo una provocazione ma non potevo. Non potevo fare l'ennesimo errore della mia vita. Noi siamo fratellastri e questa cosa non va affatto bene. Non voglio farti del male.» non lo riconosco...

«Non puoi comandare la mia vita. Io non sono mai certa di nulla nella mia vita ma in questo momento si è sono certa che si sarà uno sbaglio anche solo pensarlo ma voglio baciarti. Qui e ora non mi interessa del dopo. Mi interessa di questo momento. E voglio viverlo con te.» le nostre labbra finalmente si uniscono e le nostre lingue si intrecciano tra loro. Riesco a sentire il suo sapore. Il cuore sembra che mi stia uscendo dal mio petto. L'unica cosa che riesco è godermi questo momento a pieno prima che finisca per sempre.

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