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Capitolo 4

Sento ancora le sue braccia che avvolgono il mio corpo. Apro gli occhi e mi ritrovo nuovamente a due centimetri dal suo volto. In questo momento non sono molto lucida. Diciamo che sono un po' fatta e quando lo sono dico un sacco di stupidaggini.

« In questo momento mi sento una principessa che sta in braccio al mio principe azzurro. Un po' stronzo ma pur sempre un principe. Bello è affascinante. Wow cosa abbiamo qui ? » Tocco i suoi bicipiti. «Che muscoli. Poi il tuo viso è la perfezione.» dico accarezzandolo.Lui non fa altro che abbassare il capo e sorridere. Mi guardo intorno e noto che mi ha accompagnata a casa. Silenziosamente saliamo le scale e appena arriviamo in camera mia mi posa sul letto. Mi slaccia gli stivali e mi copre con la coperta. Anche se ho gli occhi chiusi riesco a percepire la sua mano che accarezza il mio viso.

CAMERON

Quando sta zitta sembra quasi carina e innocente. Non posso immaginare quanto dolore abbia provato nella sua vita. Appena le tolgo la giacca di pelle noto le cicatrici sul polso. Alcune sembrano fresche. Rimango impietrito. Le imbocco le coperte. Quando sto per andarmene mi sento bloccare il braccio.

«Resta qui con me.» dice con un tono che mi fa quasi tenerezza. Faccio il giro del letto e mi stendo accanto a lei. Appena sente la mia presenza si gira e mi abbraccia. Si vede che non è in lei. Ci siamo odiati poco fa come posso irrigidirmi appena mi sfiora. Io la odio. Noi ci odiamo perché quando la guardo e mi sta accanto mi vengono dei brividi per tutta la schiena? Non ho mai provato una cosa simile per qualcuno. Perché con lei è diverso?

Le accarezzo i capelli. Non sono  mai stato un ragazzo dolce da carezze. Ma con lei è diverso e non riesco a capire cosa mi succeda quando sono accanto a lei. Mentre riposa vedo che si agita nel sogno.

«No papà ti prego lascialo stare. È colpa mia. È colpa mia. Non fargli del male.» inizia a parlare nel sogno.

«Papà!!» dice svegliandosi si soprassalto.

«Hey tranquilla nessuno ti farà del male. Sei al sicuro.» sorride per poi sprofondare in un lungo sonno profondo.

SOFIA

La mattina seguente.

Apro lentamente gli occhi e la prima cosa che vedo è il suo viso. Ci siamo addormentati abbracciati. Sento ancora il calore delle sue braccia intorno al mio corpo.Cosa diavolo è successo? La sera prima avevamo litigato. Cosa è cambiato dopo? Come possiamo odiarci per poi trovarci abbracciati la mattina seguente?

Perché Cameron è in camera e per di più senza maglietta. Mi controllo sotto le coperte e per fortuna sono vestita. Ma cosa è successo?!

Lo sveglio delicatamente.

«CHE CAZZO CI FAI QUA?!» si sveglia di soprassalto .

«Che cazzo ti strilli ma sei matta?!.» dice irritato.

«Mi spieghi che diavolo è successo? Perché stai in camera mia ?» si siede.

«Perché mi hai chiesto di restare. Ti ho riportata in camera e quando me ne stavo andando tu hai esclamato "Rimani" e sono rimasto.» lui cosa ? Se mi odia anche lui perché è rimasto? Poteva ignorarmi e andarsene ma non l'ha fatta. Si è preso cura di me. Non era tenuto a farlo ma lo ha fatto comunque. Più passo le ore con lui e più passo del tempo con lui e più trovo dei motivi per non odiarlo del tutto.

«Saresti potuto andare via ma non l'hai fatto. Ti sei preso cura di me. Grazie.»

«Ieri sera per la prima volta dovevo essere responsabile per te. Eri la priorità . Ho dovuto mettere da parte l'odio e il rancore. Quando stai in silenzio e sei indifesa il mio odio per te si mette in pausa..»

«Di la verità che ti sto iniziando a piacere. » dico maliziosamente.

«Ma stai zitta. Al massimo mi stai iniziando ad essere simpatica quando non parli. »

«Oh grazie. Gentilissimo come sempre .»

«No davvero quando non parli sei quasi simpatica. » dice ridacchiando.

«Quanto sei scemo! Vattene va.»dico ridendo a mia volta. Forse l'ho giudicato troppo in fretta.

Si guarda intorno.

«Ma che ore sono?» guarda la sveglia e sono le 9:30. «Cazzo ho un appuntamento con un mio amico . Devo andare.» si alza ed esce da camera mia. La sua maglia nera di trova ancora sul mio letto. Mi alzo e la prendo. Mentre la sto piegando sento il suo profumo. L'avvicino al naso. Il suo profumo mi invade le narici. È così buono. Ma cosa sto dicendo? Sono ancora sotto l'effetto della droga?! La lascio sulla scrivania. Prendo i miei vestiti e la mia biancheria per poi entrare nel mio bagno. Per fortuna ho un bagno tutto mio. Mi spoglio completamente fino a rimanere nuda ed entro nella cabina della doccia. Sollevo la levetta per far uscire l'acqua calda. Appena l'acqua fredda sfiora il mio corpo i miei muscoli si irrigidiscono. Finalmente la temperatura diventa più calda e si rilassano.

«Hey Siri riproduci la mia playlist.»

«Riproduco la playlist di Sofia.» la prima canzone che parte è  2Step di Ed Sheeran. Inizio a cantarla sotto la doccia.

CAMERON

Mentre sto per tornare in camera mia mi accorgo di non avere la maglia . Ritorno nella stanza di Sofia e la cerco con lo sguardo. Finalmente la trovo. Mi avvicino e la prendo. Sento rumori di acqua. Si sta facendo una doccia. La porta del bagno è accostata e intravedo la sua schiena nuda. Per il troppo vapore non riesco a vedere nulla. Appena sento che chiede l'acqua velocemente me ne vado da lì prima che possa vedermi.

SOFIA

Finisco di lavarmi del tutto ed esco dalla doccia. Mi asciugo completamente e mi vesto indossando un jeans strappato e una maglietta a maniche corte con dei fiori raffigurati sopra. Mi asciugo i miei capelli neri e dopo aver passato la piastra esco dal bagno e indosso la mia giacca verde. Sento il mio telefono suonare dal  bagno. Lo stavo dimenticando. Ritorno in bagno e rispondo alla chiamata. È un numero sconosciuto. Si sente solo un lungo respiro profondo. Nulla di più. Confusa chiudo la chiamata.

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