Capitolo 3
SOFIA
Perché è qui? Ci mancava solo lui. Cerco di scansarlo andandomene via ma sento la sua mano che blocca il mio braccio. Mi giro e i nostri occhi si incontrano nuovamente.
«Senti mi dispiace per quello che ho detto prima. Per te posso anche essere stronzo ma quando capisco i miei errori cerco sempre di rimediare.» sembra davvero dispiaciuto.
«Ah si ? E come ? Sentendo la conversazione mia e di Lorenzo? Vi ho sentito!! Adesso avrai altri argomenti per darmi fastidio.»
«Non lo farei mai. Non su questo!» sembra un altro ragazzo. Sembra più umano. Non è lo stesso ragazzo che ho conosciuto questa mattina. Nel suo sguardo leggo molta umanità.«Ok va bene ma non devi parlarne con nessuno.» continua a guardarmi.
«Croce sul cuore.» faccio un mezzo sorriso, lui fa lo stesso.
«Dai torniamo dagli altri.» insieme torniamo a tavola a pranzare con i nostri genitori.
Verso metà della serata vediamo Cameron alzarsi dalla tavola pulendosi la bocca con un tovagliolo.
«Non vorrei interrompere la serata ma ho promesso che sarei andato al compleanno di Dan. Non posso mancare.»
«Oh certo non preoccuparti tanto abbiamo quasi finito. Perché non porti con te anche Sofia. Magari fa amicizia.»
«Non penso che voglia assistere a un compleanno noioso.» mi intrometto nella conversazione.
«In realtà si. Mi piacerebbe molto.» dico sfidandolo.
«Va bene!» dice a denti stretti. Si nota che è infastidito e questa cosa inizia a piacermi. Mi inizia a guardare con uno sguardo di sfida.
Mi alzo da tavola e dopo aver salutato tutti io e Cameron usciamo per poi aspettare un uber.
«Un ragazzo così ricco che ha bisogno di un passaggio?! Non hai una macchina tua?» domando confusa.
«In realtà si ce l'ho ma non ho pensato a questo inconveniente avrei dovuto prendere la macchina per venire qui. Ora stai zitta.»
«Per caso soffri di bipolarismo? Cambi umore da un momento all'altro.» si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi. Mi prende per le braccia.
«Ascoltami bene. Tu mi odi, io ti odio. La cosa è reciproca ma se svegli il cane che dorme sono cazzi tuoi. Poi non andare a piangere dal tuo fratellino.» inizia a farmi male. La sua stretta è troppo forte.
«Cameron mi stai facendo male!» appena se ne rende conto si stacca immediatamente. Si vede che non voleva farlo apposta.
«Scusa non volevo ma tu mi provochi.»
«Non fa niente...» cadiamo in un silenzio imbarazzante. Arriva l'uber che ci accompagna a casa. Appena torniamo lui sale in camera sua per cambiarsi mentre io rimango in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Nel mentre sollevo il bicchiere per bere la manica della mia giacca si alza. Si inizia a intravedere la cicatrice. La copro immediatamente. Sento dei passi pesanti che scendono le scale ed è Cameron che indossa una maglietta a maniche corte nera e dei jeans strappati.
«Tu rimani così ?» mi chiede guardandomi.
«Si, sto comoda così.»
«Ok andiamo allora.» ci dirigiamo verso il garage e davanti a noi ci sono tante macchine.
«Quale preferisce la signorina?» mi guarda con il suo solito ghigno sul volto.
«La nera.» mi fa segno di proseguire. Entriamo in macchina e l'accende. Fa retromarcia per uscire dal garage e ci dirigiamo verso la festa.
Durante il tragitto...
«Dovevi per forza dire che volevi venire anche tu? Non basta che devo averti nella mia casa, nella mia auto adesso anche nella mia cazzo di vita privata?» ok è ufficialmente impazzito. Non lo tollero più...
« Ma chi ti credi di essere? Solo perché sei ricco tutti devono fare quello che dici tu? Dopo aver visto il mio ragazzo baciare quella stronza della mia migliore amica ho voglia di svagarmi un po' e di venire a quella cazzo di festa? Ti crea problemi? Te li fai passare. Non staremo sempre appiccicati non preoccuparti.»
«BENE!» mi guarda dritta negli occhi.
«BENE!!» incrocio le braccia e appoggio la mia schiena al sedile guardando la strada. Guardo nuovamente lui per due secondi e subito dopo nuovamente la strada. Che stronzo. Pensavo di aver visto un Cameron gentile prima ma mi sbagliavo di grosso. È bravo ad ammaliare le persone. No che ci sia riuscito con me ma c'era quasi. Mi ha quasi dato un motivo per non odiarlo del tutto.
Arriviamo alla festa e c'è la musica a palla. Gente che balla,fuma , che beve e che si butta in piscina. Avrò fatto la scelta giusta a venire? Spero di sì.
«Vedi di stare attenta non posso riportarti a casa da incinta o da ubriaca oppure entrambi. Non ho voglia di stare dietro a te.»
«Non ce ne sarà bisogno non preoccuparti.» dico facendo un mezzo sorriso forzato.
«Tranquillo ci penso io a lei.» una ragazza si avvicina a noi e lo saluta. Lui si dilegua e rimango sola con la ragazza dai capelli castani a caschetto. Nel vestirsi ha uno stile quasi uguale al mio.
«Io sono Amanda , la migliore amica di Cameron tu invece ?» mi chiede alzando la voce per via del volume alto.
«Sofia. La Sorellastra.»
«Dai vieni con me ti faccio conoscere il mio ragazzo.» mentre camminiamo per andare verso la pista mi chiudo le orecchie per la musica troppo alta. Ma qui sono tutti sordi?! Perché sono venuta? Non sono un tipo da festa. Anzi sono un tipo da pigiama e cioccolata calda sotto le coperte guardando film su Netflix.
«Hey piccola.» il ragazzo davanti a noi dai capelli castani la bacia per poi continuare. «Hai una nuova amica! Piacere Matthew ma tutti mi chiamano Matt, tu sei ?»
«Sofia» mi avvicino al suo orecchio per farmi sentire.
«Cosa ti porta qui Sofia?» mi chiede il ragazzo un po' brillo davanti a me.
«Purtroppo sono la sorellastra di Cameron.»
«Poverina mi dispiace per te.» dice facendoci ridere. Per poi prendere la mano di Amanda e andandosene via. Mentre osservo a disagio le persone che ballano e si divertono vedo un ragazzo che mi si avvicina.
«Hey ciao ti andrebbe un drink ? Quale preferisci? Coca-Cola o un Margherita?» non so se dovrei accettare ma devo evitare di assumere alcol.
«Preferisco la Coca-Cola.» sono una cretina che figura avrò fatto?! Sono ad una festa di adolescenti ubriachi e fatti e quello che io scelgo di bere è semplice una bibita gassata analcolica?! Complimenti Sofia una nuova figura di merda sbloccata. Mi porge il bicchiere e inizio a berla. All'improvviso vedo il bicchiere che vola dalle mie mani.
«Ma che cazzo?!» esclamo senza capire nulla.
Mi giro ed è Cameron.
«Quello stronzo droga i drink delle ragazze.E tu sparisci dalla mia vista prima che ti spacchi la faccia. Non sei stato invitato a questa festa.» dice spingendo e facendo cadere quel ragazzo . Dopo di che si alza e se ne va. Subito dopo Cameron si gira e inizia con il suo solito modo di merda di trattarmi.
«Merda!» mi pulisco la bocca da quello schifo.La mia vista inizia ad essere offuscata. La testa inizia a girare fino a perdere l'equilibrio e poi vedere il buio più totale. Prima di perdere i senti sento delle forti braccia che mi avvolgono.