Capitolo 4
«Mio caro Thomas Uriel,
Angelo mio. Quando leggerai questa lettera sicuramente sarà passato un bel po' di tempo dalla mia morte. Sarai abbastanza grande da poter capire quanti sacrifici tua madre abbia fatto per te e per i tuoi fratelli. Non torni in questa stanza da quando avevi cinque anni, se non per dormire. Arriverà un tempo in cui ti sbarazzerai del tuo passato, anche perché i momenti di gioia qui con noi non sono stati tanti.
L'uomo che credevi fosse tuo padre, altri non è stato che un usurpatore. Ha ricattato la famiglia di tua madre pur di averla, per lussuria e per avidità. Voleva il suo corpo, esserne il padrone assoluto e decidere per lei. Voleva il suo titolo nobiliare perché così si sarebbe dato più importanza. Io non so come sia stato possibile che Andrew sia uscito fuori dal mio grembo, pensavo di averlo cresciuto con dei valori e suo padre per quanto non fosse un esempio di virtù, non si è mai spinto a voler avere il potere su di me, a picchiarmi o a volermi tenere rinchiusa in casa.
Sappi che con questa mia lettera ti svelerò tutte le cose che non hai saputo fino ad oggi Thomas.
Andrew come detto aveva ricattato i nonni Cooper per poter sposare tua madre. Io quando lo seppi, impietosita per lei la resi libera per qualche mese, periodo che le consentì di conoscere tuo padre e innamorarsi. Tua madre non aveva molti soldi con se, le diedi solo mille sterline. Ma se le fece bastare poiché trovò un lavoro, un po' di fortuna e un uomo che le diede vitto e alloggio senza chiedere nulla in cambio se non una firma quota socio. Quell'uomo era tuo padre, li a Londra per dimostrare alla sua famiglia che poteva contare su se stesso per costruire un impero finanziario. Lui e tua madre divennero amici e poi amanti. Tuo padre fantasticava sul loro avvenire e quando scoprì di aspettare un bambino dalla sua prima ragazza, chiese a tua madre di sposarla e crescere insieme questo figlio e averne altri insieme. Tua madre però dovette rifiutare e lasciarlo per proteggere i suoi genitori, così tornò a casa sua pronta a sposarsi per non cedere al desiderio di restare con lui, nonostante sapesse di essere incinta.
Andrew quando seppe che stavi per nascere, ahimè, non annullò le nozze con tua madre. Tuo padre forte del suo amore per Sapphire però venne a cercarla. Andrew lo cacciò via, mossa a pietà Martha lasciò a tuo padre un messaggio di Sapphire così che lui sapesse che lei ancora lo amava.
Altre volte tuo padre tornò da tua nonna Martha, in un'occasione ella mi presentò anche Thomas, persona molto acculturata e che ci teneva a restare informato su di te. Il resto è storia e lo sai, tuo padre ti ha mandato a Monaco per farti vivere sereno ed ha ben pensato anche a Joel per non separarvi.
Ha cercato anche di convincere tua madre e tornare con lui, ma lei sai ha uno spirito di sacrificio enorme e per evitare che Andrew la separasse dai bambini rifiutò di seguirlo. Sappi però che ancora oggi, tuo padre Thomas, resta il più grande rimpianto di tua madre.
Non ho eredità da darti Tom se non questa lettera e il mio scambio epistolare con tuo padre. Perdonagli mio caro la sua scrittura distratta e veloce, testimonia la praticità che è in tuo padre. In ultimo troverai una lettera di tuo padre indirizzata a te, ed un mio piccolo dono per appoggiare la tua grande intelligenza e l'innata bravura che già hai adesso, presumo sia ereditata da tuo padre. Ti amo tanto Thomas. Mi sei stato nipote anche se non abbiamo avuto lo stesso sangue , spero questa mia eredità ti renda in qualche modo felice. Con amore tua nonna Elisabeth.
Ps ricordati che sei visconte e questo titolo non potrà mai togliertelo nessuno. Non appartiene a Andrew, bensì a tua madre.»
La lettera finiva così ed io ero maledettamente emozionato. Col groppo in gola presi la piccola chiave che accompagnava la lettera della nonna.
Aprii la cassetta e un odore di lavanda inondò le mie narici. C'erano delle lettere, aprii la prima sulla pila, era indirizzata alla nonna anche se non conoscevo la scrittura.
«Mia cara Elisabeth ti scrivo con piacere. Grazie per aver accolto la mia richiesta di aiuto nei confronti di Sapphire, quando Martha mi ha detto che era già stata due volte in ospedale sarei salito volentieri sul primo volo per raggiungerla.
Ti prego, proteggi Sapphire e il bambino che ha in grembo, da Andrew.
T.K.»
Ingoiai il groppo. Mamma era stata picchiata in gravidanza?
Presi la seconda lettera. Cos'era successo poi?
«Mia cara Elisabeth. Grazie! Grazie infinite e ancora grazie per aver protetto Sapphire e per avermi fatto conoscere Thomas. È così simile a suo fratello, semmai dovessero incontrarsi sembrerebbero gemelli! Mi rincresce che sia nato prematuro, almeno è nato nonostante Andrew abbia fatto di tutto per impedirlo.
È bellissimo e lo amo ancora più di quando era in grembo alla madre. Ti prego, se riesci dagli una carezza anche da parte mia.
T.K.»
Quindi ero nato prematuro per un motivo e avevo un fratello, come già la nonna mi aveva scritto, che era mio coetaneo e che non era Raziel Isaak. Un fratello che aveva vissuto con papà.
Lessi le altre lettere, tutte erano spicce e pratiche, la scrittura era disordinata. Cazzo era come la mia, dovevo migliorarmi.
L'ennesima lettera parlava di Margot.
«Mia cara Elisabeth.
Ebony e Molly, due carissime amiche di Sapphire hanno trovato una ragazza che possa accudire Thomas e aiutare Sapphire nella gestione domestica. Margot ha sedici anni ed ha dovuto lasciare la scuola dopo la morte del padre. Avrei premura, se volesse, assumesse anche la madre Hannah che dopo la morte del marito non sa come sbarcare il lunario. Se Andrew non vuole assumersi le spese per Margot lascia che sia io a badare alla tata di mio figlio.
T. K. »
Le lettere andavano avanti così. Alle volte mio padre rispondeva a delle lettere di cui non conoscevo i fatti. Diceva alla nonna che le dispiaceva per il marito oppure le consigliava operazioni bancarie o ancora di trovare un socio di fiducia prima che la banca fallisse.
Questo fino a quando non arrivai alla lettera del settembre 1992.
« Sono riuscito a far giungere la torta di compleanno a Thomas. Già ha avuto parecchi traumi in questo periodo, non avrei mai potuto permettere che non festeggiasse i suoi cinque anni. Sta diventando un ometto, ma è presto perché sia già maturo e serioso. È la stessa torta che ogni anno faccio preparare a mio figlio, con crema al cioccolato e confetti colorati. Spero gli piaccia, spero si stia facendo degli amici e che non festeggi da solo, almeno ha suo fratello Joel al fianco.
T.K.»
Sobbalzai. La mia torta di compleanno, il doppio compleanno che ho festeggiato con Gabriel. Mi sollevai andando a prendere la foto nella scatola.
La fissai. Quella torta che pensavo mi avesse mandato mamma. C'era qualcosa che mi sfuggiva, lo sentivo.
Lessi la lettera successiva con il cuore in gola.
"Dopo che con Sapphire è finita definitivamente mi sono dato a una vita dissoluta. Proprio come la prima volta sono finito da un letto ad un altro senza tregua e senza rimorsi. Volevo punire Saph perché come sempre ha scelto Andrew invece di me. Lo avrà fatto anche per proteggere Joel e il figlio che ha in grembo, ma io avrei amato entrambi come se fossero stati miei, anche il figlio di Margot. Lei invece ha preferito così. Codarda a scegliere la via più facile. Anche io ho scelto la strada più facile, sono tornato in America ma ne sono subito scappato, una ragazza molto gentile mi ha detto di sperare. Ma questa volta la pace non l'ho trovata nel sesso, non mi vergogno ad ammetterlo, sono andato a letto con almeno tre ragazze diverse come accadde già cinque anni fa e nacque Raziel. Questa volta però mi sono fermato, quando ho avuto di nuovo rapporti con la mamma di Raziel ho provato solo disgusto per me stesso...» Di seguito lessi della nascita di Isaak e la sua storia, come era finito al Santa Maria's ebbi pietà di lui.
Lessi la lettera successiva, dei dubbi infanti si stavano insinuando nella mia mente.
«Comunque sono stato di nuovo incastrato, ingannato. Ho avuto un figlio! Da una ragazza sprovveduta che mi ha usato per lasciare il paese. Credeva che con un figlio in grembo io la portassi via da Sidney, ma sua madre mi ha messo in guardia. Mi aveva detto di aspettare la nascita del bambino prima di saltare alle conclusioni e di non portare via Cali col bambino. Vedi, Cali ha origini aborigene e suo padre è giapponese.
Il bambino quando è nato era stupendo, ho dovuto fare lo stesso il test. Ma sapevo che Rafael era mio figlio. Lo porterò a conoscere il fratello maggiore. Cali invece resterà con i genitrici come deciso.
PS dopo questa penso che seguirò il consiglio di Sapphire e proverò ad aprire di nuovo il cuore. Rafael è un miracolo entrambi abbiamo bisogno di una famiglia solida.
T.K. »
Rafael? Ho un fratello minore di nome Raphael? Dove avevo già sentito questo nome? E la mamma? Veramente sceglieva la strada più facile fino a martirizzarsi per proteggerci? Se fossimo andati via saremo stati felici e... un attimo. Mio padre diceva che avrebbe amaro il figlio di Margot e il bambino che mamma aveva in grembo. Adesso ripensandoci e con maturità lo comprendevo anche io. Samuel non era figlio di mamma, lui e Diamond erano nati con pochi mesi di distanza.
Dovevo leggere, scoprire della mia famiglia paterna. Avevo due fratelli. Il maggiore e poi Rafael. Dove cazzo avevo già sentito questo nome?
«Ho conosciuto Thomas. Ancora oggi non ci credo... ho conosciuto Thomas. Dio volevo che Gabriel e Thomas crescessero insieme, ma non avrei mai creduto che il migliore amico del mio primogenito, fosse il mio secondogenito. Dio Elisabeth la mia emozione! Erano stupendi Thomas e Joel. Quante domande quel bambino, somiglia tantissimo a Sapphire e la sua genuina curiosità. Thomas ha voluto prendere in braccio Rafael, ho tutte le foto con me. Le custodisco gelosamente, tranne questa che ti invio. Guardali anche i tuoi nipoti, come sono felici.
Mi hanno già avvertito che l'anno prossimo festeggeremo il diciannove e non il dieci, non ho capito cosa stanno combinando Gabriel e Thomas.
T. K.»
Ero basito! Rileggevo la lettera di continuo. Il cuore mi batteva a mille. Gabriel. Gabriel. Gabriel. La foto del nostro sesto compleanno giaceva accanto a quella del quinto. La stessa torta dell'anno prima ma eravamo più felici con qualcuno in più. C'era Rafael in braccio a me, c'era Heinrich e c'erano Sonja e a Pamela la sorella di Gellert. Ovviamente c'erano anche lui e Joel ed eravamo molto più felici dell'anno prima.
Gabriel. Il mio migliore amico era mio fratello. Lo sapeva? Gabriel sapeva che eravamo fratelli?
Presi il telefono e lo chiamai incurante del fuso orario. Gabe mi rispose quasi subito.
"Thomas? Tutto bene? Cosa succede?" Mi chiese preoccupato.
"Gabriel." Sussurrai.
"Si Thomas sono qui. Dimmi tutto." Disse ansioso.
"Gabriel." Ero un disco rotto.
"Sono qui Thomas." Mi disse. "Cosa succede?"
Cosa succedeva? Lo sapeva? Lo avrei sconvolto, come lo ero io? "Niente. Ti voglio bene Gabe." Dissi.
"Alle quattro di notte mi vuoi bene?" Disse lui. "Anche io ti voglio bene ma a quest'ora ti strozzerei con piacere." Mi disse.
Risi, erano le dieci del mattino da me, ma da lui no. "Scusami. Torna a dormire Gabe. Ci sentiamo con calma."
"Ok! Ciao." Mi disse staccando. Cazzo lo avevo fatto preoccupare.
Ripresi in mano le lettere e intanto continuavo a pensare che io e Gabriel eravamo fratelli.
«Mi sono innamorato. Non credevo fosse possibile ma ho conosciuto una donna che mi ha fatto tremare il cuore. Un'altra volta. Marina come Sapphire non me le manda a dire, inoltre è bellissima. Nei suoi occhi splende il sole dell'Italia ed è gioviale e viva come il suo paese. Marina ama Rafael, quasi come se fosse figlio suo. Io amo lei. Questa Pasqua porterò Gabriel in Italia a conoscerla e se saranno al collegio porterò anche Thomas e Joel con me. Voglio che conoscano Marina.
Dio Elisabeth è così bello l'amore.
T.K.»
Le altre lettere parlavano di Marina e Rafael e di quando io e gli altri venivamo portati in Italia o a casa di Inga e Taddheus.
C'era anche quella dove mio padre diceva che probabilmente avrebbe ritirato Gabriel dal collegio. Lui e Marina si erano sposati e lei aspettava un bambino, avrebbe partorito a Boston. Io sapevo già come sarebbe andata a finire quella storia.
Mi si strinse il cuore per mio padre, per Gabriel che dopo la morte di Marina era diventato realista e cinico, per Micaela che non aveva potuto conoscere sua madre.
La lettera successiva non era scritta da mio padre, bensì da un certo Tobias.
«Salve Elisabeth. Sono Tobias il padre di Thomas. Le scrivo per informale che Thomas in questo periodo non è in se, sua moglie è morta per gestosi lasciando in lui un grande vuoto.
Thomas si è chiuso in se stesso. Nessuno riesce a percuoterlo da questo suo stato, rifiuta il conforto dei figli e della madre, la piccola Micaela, sopravvissuta a Marina, piange incessante. Ma il suo pianto non lo tocca, si è completamente estraniato. Potrebbe avere un modo per aiutarmi a salvare mio figlio e la sua famiglia?
Grazie
Tobias Keller. »
«Elisabeth è un piacere tornare a scriverle. Sono Tobias.
Mia moglie ha trovato utile il suo consiglio, inoltre pensa che far venire qui Sapphire fosse un'arma a doppio taglio per salvare Thomas. Se da un lato ella potrebbe essere la sua salvezza, dall'altro un suo ennesimo rifiuto potrebbe essere l'ennesima delusione. Pertanto le chiedo di tenere Sapphire all'oscuro della perdita di Marina.
Gabriel tornerà al collegio questo settembre, spero che Thomas li raggiunga per qualche week end come ha fatto fin ora.
Saluti
Tobias Keller.»
Un ultima lettera di T.K. Aperta e poi richiusa testimoniava la morte di mia nonna.
La aprii. Al suo interno un bigliettino.
«So che ultimante sono stato un pessimo amico di penna. Ma vorrei facessi arrivare a Thomas questa mia.
Grazie mie cara, sei stata una madre e un'amica unica. Thomas Edgar Keller. »
Posai il biglietto con mille sterline sul letto ed aprii la lettera. Al suo interno c'erano dei pezzi da cento dollari.
Volevo capire, ma non sapevo come. Così iniziai a leggere.
«Mio bellissimo e dolcissimo figlio,
Perdonami! Perdonami se non sono stato in grado di prendermi cura di te e di tua madre. Di essere stato troppo codardo da dire no, per paura di farla arrabbiare e farmi lasciare. Forse sarebbe stato meglio farla arrabbiare e litigare e forse chissà, saremo stati insieme e ti avrei cresciuto io. Non è accaduto. Ma ti ho amato al pari dei tuoi fratelli. Qualcuno potrebbe dire che un padre prova una forte emozione per il primo figlio, ma tu e tuo fratello avete così poca differenza che l'emozione è stata la stessa. Peggio, tu eri il figlio del mio grande amore e non ho potuto teneri tra le braccia al primo vagito. Non ho potuto sentire la tua prima parola e vederti fare i primi passi. Mi è stato precluso in punizione della mia codardia e te ne chiedo perdono. Sappi però che da lontano ho seguito tutti i tuoi passi.
So Thomas che hai un intuito eccellente con i numeri. Non so quando Elisabeth ti darà questa mia, ma sappi che voglio far avere a te e tuo fratello maggiore le pari opportunità. Al compimento del suo diciottesimo compleanno avrete entrambi da parte mia un budget di cinquemila dollari. È la cifra che troverai tu in questa busta.
Puoi farne ciò che vuoi! Spenderli o investirli. Qualsiasi cosa. Usali come meglio credi. Tuo padre.
T. K.»
Cinquemila dollari. Cinquemila dollari da usare come meglio volevo, potevo sperperarli. Ma la mia natura me lo impediva. Cosa potevo fare con cinquemila dollari?
Chiusi la cassetta e mi sollevai dal letto, aprii la porta della stanza e fissai l'orologio. Cinquemila dollari.