Capitolo 6

Il resto della serata trascorre senza intoppi. Bevo, ballo e mi diverto. Nonostante ciò non riesco a dimenticare le sensazioni che Gabriele mi ha fatto provare e anche il cocente desiderio che ho di lui.

Tra noi c'è stato quasi un colpo di fulmine. Io non ci ho mai creduto. Ho sempre pensato fosse una fantasia, un'invenzione, un qualcosa che succede solo nei libri o nei film e invece sono rimasta prigioniera del suo sguardo dalla prima volta che l'ho visto tanto che il mio cuore batte ad un ritmo irregolare quando mi è vicino.

Tuttavia mi impongo di smetterla di pensare a lui che a quanto pare si è già dimenticato di me. Infatti appena siamo rientrati nella disco è andato a cercare Ida e poi non li ho visti più. Questa situazione mi provoca un imbarazzo assurdo, ma anche un incredibile fastidio.

Ho sempre giudicato coloro che danno poca importanza alle ragazze cambiandone una ogni weekend e odio tantissimo quelle che vanno con ragazzi impegnati e poi che faccio? Mi comporto esattamente come loro. Questi pensieri hanno occupato la mia testa per tutta la serata e anche per buona parte del tragitto in auto.

Poi la mia attenzione viene catturata dalla conversazione che si sta svolgendo tra Desy, Emanuele e Aiden. Stanno parlando di qualcosa da fare domani, ma io non stavo ascoltando abbastanza attentamente. Perciò quando chiedono il mio parere sono costretta a fargli ripetere tutto dall'inizio.

"Stiamo pensando di andare a mare domani!" afferma Aiden lasciandomi sconcertata.

"Non fa troppo freddo per il mare, ragazzi? Voglio dire mi sembra un'idea favolosa, ma siamo ad ottobre!" dico.

"Vabbè, che significa? Non dobbiamo per forza fare il bagno, possiamo anche passeggiare e basta. Stiamo insieme e ci divertiamo!" esclama Emanuele.

"Oppure organizziamo un picnic" dice Desy con l'entusiasmo di una bambina.

"Mi avete convinta. A che ora ci vediamo?" chiedo.

"Alle 9:00" rispondono in coro i ragazzi.

Molto presa dal discorso non mi ero accorta che ormai siamo arrivate a casa. Dall'auto di Gabriele scendono Taylor e Alex. Dalla luminosità dei loro occhi posso dedurre che stiano discutendo della giornata di domani e che trovino l'idea del mare fantastica.

Comunque dopo aver augurato la buonanotte a tutti, io e la mia coinquilina ci avviamo al nostro appartamento. Mi chiudo la porta alla spalle, mi strucco e completamente nuda mi infilo sotto le coperte. Desy spegne la luce e poi mi imita.

Non ci siamo parlate molto nell'ultima settimana, ma il rapporto che abbiamo nessuno può capirlo. La nostra non è mai stata un'amicizia fatta di chiamate lunghe ore o di messaggi futili scambiati in continuazione.

Siamo una la certezza dell'altra. Per qualsiasi mio problema so di poterla scrivere o chiamare e lei sa che può fare lo stesso, ma nessuna delle due ha mai insistito per sapere qualcosa che l'altra non fosse pronta a dire. Infatti anche in questo momento lei non mi chiede nulla, sono io la prima a parlare.

"Sono una persona orribile, D?"

"Ma che dici, Kris? Sei fantastica, lo sai. Ma perché dici così adesso? Che è successo?" chiede con apprensione, ma senza malizia.

"Amo, in tutta la mia vita, ho sempre giudicato quelle che andavano con i ragazzi impegnati, ma stasera faccio proprio ciò che ho sempre odiato" dico queste parole con la voce spezzata e le lacrime agli occhi.

Tuttavia non serve che aggiungo altro perché la mia migliore amica ha già capito tutto e infatti chiede, "Gabriele?"

Annuisco e per un momento penso che lei non abbia compreso la mia risposta visto che la stanza è completamente al buio, ma Desy nuovamente mi stupisce e dice,"L'ho capito subito che quel ragazzo poteva essere un problema per te. Il suo modo di guardarti come se fossi l'unica in mezzo a mille persone….non lo so amo. Ma penso pure che sia pericoloso per te. Tu che sei sempre stata forte e indipendente, uno come lui può frantumarti il cuore."

"Lo so, lo so. Devo stargli lontana e ce la farò" lo dico con voce ferma cercando di convincere me stessa.

"Secondo me, fai bene Kris ad evitarlo. Uno come lui non si impegnerà mai, non ti darà mai il giusto valore. Per lui sarai solo un gioco, una delle tante e tu amore mio non sei una delle tante, ma una delle poche" afferma.

"Dio quanto ti voglio bene. Mi chiedo come farei senza di te" dico e mi allungo sul suo letto per abbracciarla forte.

Rimaniamo così per qualche minuto, dopodiché le auguro la buonanotte e mi avvolgo nelle coperte per proteggermi dal freddo della notte.

Dopo poco, percepisco che Desy si è addormentata, ma io proprio non ci riesco. Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto. La testa mi scoppia, mille pensieri mi tormentano. Non posso andare avanti così. Questo doveva essere un nuovo inizio e invece adesso sembra solo l'inizio della fine. Non posso scappare di nuovo, non sopporterei di ricominciare da capo.

Mi alzo dal letto, mi avvolgo nel plaid delle principesse che mi porto sempre dietro da quando mamma me lo ha regalato all'età di cinque anni e mi avvicino alla finestra. Il pensiero va nuovamente ai suoi occhi freddi come il ghiaccio, ma altrettanto belli ed eleganti e mi chiedo perché debba essere attratta sempre dai cattivi ragazzi. Perché? Forse c'è davvero qualcosa di sbagliato in me.

Appoggio la testa al vetro e con il pollice asciugo una lacrima. Vengo distratta, però, dallo schermo del mio cellulare che all'improvviso si illumina. Mi è arrivato un messaggio.

"Non riesco a smettere di pensarti (G)"

Non ci credo. Che faccia tosta. Come può scrivermi queste parole dopo che ha trascorso l'intera serata con quella. Io non ce la posso fare con lui. E soprattutto chi gli ha dato il mio numero. Se è stata Alex giuro che la uccido.

Visualizzo il messaggio, ma ovviamente non rispondo. Un sorriso spontaneo appare però sulle mie labbra. Nonostante mi sforzi di detestarlo, non posso non essere felice del fatto che anche lui stia pensando a me in questo momento.

Soddisfatta metto il telefono sotto carica e mi infilo di nuovo nel mio letto. Dopo poco, finalmente mi addormento.