Capitolo 7
Il suono del telefono mi costringe ad aprire gli occhi. Ho un mal di testa assurdo e la stanza mi gira intorno.
Mi volto verso il mio comodino dove la sera prima avevo appoggiato il telefono e vedo che a chiamarmi è Alex.
Non mi dà nemmeno il tempo di dire pronto che attacca a parlare, "buongiornooo, siete sveglie vero? Io non sto più nella pelle. Voglio andare a mare subito. Così ho pensato che potremmo anticipare e andare verso le 8:30!"
Sbadiglio sonoramente e poi guardo l'orologio. Sono le 7:30 e ciò significa che ho dormito tre ore appena.
Lo faccio notare ad Alex che strillando risponde, "Suvvia, siamo giovani. Se non ci divertiamo ora quando lo faremo?"
Non posso non darle ragione e sorridendo prendo il mio cuscino e lo lancio in testa a Desy che dorme ancora beatamente. Spaventata, scatta su in un lampo e mi guarda. Allora io metto il vivavoce e continuiamo a parlare con Alex. Ci organizziamo su cosa indossare e cosa portare.
Nel frattempo, alla conversazione si aggiunge anche Taylor.
"È successo qualcosa tra te e mio fratello ieri sera?" chiede Alex all'improvviso.
Sono sconcertata per un attimo e così chiedo "Cosa sarebbe dovuto succedere?"
"Non lo so, ma ieri sera era strano, solitamente taciturno e dopo tanto tempo non si è portato nessuna ragazza a casa. Non è da lui."
Sorrido tra me e me per questa piccola vittoria, ma continuo ad essere perplessa. "Perché pensi che il suo comportamento abbia a che fare con me?"
"Ho visto come ti guarda, Kris. Non sono scema" dice giustamente Alex.
"Non ti stacca mai gli occhi di dosso" rincara la dose Taylor.
Desy è taciturna stamattina, ma in fondo ciò che pensa di Gabriele me lo ha già detto ieri sera.
"Vabbè ragazze. Sarà stata una vostra impressione. Io non penso di interessargli, ma comunque lui non interessa a me. Scusa se te lo dico Alex, ma il carattere di tuo fratello proprio non mi piace. E poi penso che uno come lui possa essere pericoloso per me. Non voglio accanto nessuno che possa nuovamente spezzarmi il cuore tradendomi o non dandomi il giusto valore" affermo con convinzione perché credo profondamente in queste parole.
"Non ti scusare, Kris. Io gli voglio bene, ma non ho mai approvato il suo modo di trattare le ragazze" e anche Alex dice queste parole credendoci.
"Forza ragazze! Prepariamoci e vediamoci tra poco sotto casa nostra!" esclama Desy parlando per la prima volta da quando si è svegliata. E così facciamo.
Chiudiamo la chiamata e cominciamo a prepararci. Io e Desy facciamo la doccia una dopo l'altra e per sicurezza prendiamo un analgesico a testa. Dopodiché ci vestiamo.
Io scelgo di indossare un bikini fucsia: il pezzo di sopra è a triangolo e sotto ho la brasiliana.
Tuttavia non penso che qualcuno lo vedrà perché fare il bagno ad ottobre non è nelle mie priorità. Devo dire, però, che la giornata è piuttosto luminosa e calda per il periodo, ma io sono una ragazza che ha sempre freddo perciò proprio non se ne parla di bagnarmi.
Sopra indosso una tutina nera corta che lascia la schiena completamente scoperta, gli occhiali da sole Trussardi e i sandali alla schiava che amo tantissimo. Nella borsa infilo due asciugamani, il portafoglio, telefono, cuffie e i trucchi per sicurezza.
Desy indossa invece un costume intero blu molto provocante e sopra un vestitino nero parecchio aderente e le scarpe da ginnastica. Entrambe leghiamo i capelli in una coda alta. Siamo pronte appena in tempo perché i nostri cellulari iniziano a squillare. I ragazzi sono arrivati. Prima di scendere prendo anche una felpa nera e la infilo.
Quando io e Desy arriviamo all'ingresso noto immediatamente che i nostri amici sono venuti con una sola macchina e Gabriele ha la moto. Non posso fare a meno di guardarlo con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
Indossa un maglietta bianca super aderente che mette in risalto l'addome scolpito e le spalle larghe. I jeans slavati strappati sulle ginocchia, le adidas bianche e gli occhiali modello aviatore calati sugli occhi di un azzurro ipnotico. Sulla faccia sfoggia un sorriso storto e pieno di sfida.
Capisco ciò che sta per fare ancora prima che parli. Scende dalla moto, si avvicina e mi dice, "non ricordi più come si risponde ai messaggi?"
Sbalordita dalla sua faccia tosta, ma anche dalla capacità che ha di stregarmi faccio una fatica immensa a ricompormi.
Alla fine ci riesco e dico, "non hai pensato nemmeno per un momento che io non abbia voluto rispondere?" incassa questo stronzo penso.
Ma lui non si lascia scoraggiare e afferrandomi per un braccio dice, "dobbiamo parlare!"
"Dimmi!"
"Non qui. Non mi va di dare spettacolo e se non te ne fossi accorta ci stanno guardando tutti."
In effetti non me ne ero accorta perché ero troppo concentrata su di lui e sul tenere le emozioni sotto controllo per pensare ad altro. Guardando il suo sorriso ora più pronunciato di prima direi che se ne è accorto e che la cosa gli fa piacere. Tanto piacere.
All'improvviso si gira e dice ad Aiden che guida la macchina in cui è seduto insieme ad Emanuele e alle ragazze, "Kris viene con me. Ci vediamo più tardi alla solita spiaggia."
E naturalmente senza aspettare una mia reazione mi tira fino alla sua moto, mi porge il casco e sale in sella. A questo punto non ho modo di fuggire quindi salgo dietro di lui e stringo il suo torace tra le mie braccia.
Lui sorride e parte sfrecciando sulle strade di Roma.