#CAPITOLO 9
Erano le 11 Alexander si svegliò e sentì che lo avevano abbracciato, si voltò e vide che Mijail sorrise per un attimo, ma quando vide l'ora sull'orologio sul muro, si alzò di corsa e gridò, spaventando il suo amico
-Le undici del mattino? Ma... ho avuto degli incontri, merda, cosa è successo? Mijail... quello eri tu e ora... avevo bisogno di parlare con loro, dannazione
Mijail si alzò stiracchiandosi con molta calma e si strinse
-Calmati Alessandro, ieri ho chiamato per farli trasferire al pomeriggio, a partire dalle 14, sei svenuto davanti ai tuoi genitori, dovevi riposare
-Riposami le palle, merda, ho delle responsabilità e tu lo sai, perché mi fai questo, Mijail? -Il suo amico si alzò e lo abbracciò da dietro e gli soffiò sul collo facendogli rizzare i peli sulla nuca e facendolo ridere per il solletico che faceva e diceva
-Sai che mi calmi con quel Mijail, sei un pervertito... ma sul serio sai che il lavoro è lavoro e... -Non l'ho lasciato finire di parlare, l'ho abbracciato forte e l'ho spinto a letto dicendo
-Dormi per un'altra ora Alexander o anche riposati amico, ti stai bruciando i neuroni, lo guardava appena andava in bagno a urinare si lavava le mani e ogni tanto sbadigliava
Alessandro si sdraiò sulla schiena e si stese a lungo, l'amico ne approfittò facendogli il solletico e facendolo ridere, sbadigliando a lungo, si raggomitolò nel letto coprendosi e disse
-Imposta la sveglia per le 13:00 -Mijail afferrò la sveglia, mosse le lancette e mise le 16:00, si sdraiò accanto al suo amico abbracciandolo di nuovo e la stanchezza prese il sopravvento, Alexander si riaddormentò, poi si alzò molto lentamente e se ne andò al balcone per chiamare il suo assistente intimandogli di spostare la data dell'incontro per l'altro giorno visto che il suo capo aveva dei problemi
Uscì per qualche istante cercando la madre del suo amico e le disse che si era addormentato di nuovo in modo che nessuno si preoccupasse di chiamarli, li ringraziò per essersi presi cura di suo figlio, baciò Mijail sulla fronte e lui si riaddormentò
Se non fosse che il suo stomaco cominciava a brontolare per la fame, Alexander avrebbe dormito ancora qualche ora, ma Mijail si svegliò lo stesso, guardandolo quando aprì i suoi bellissimi occhi azzurri, si stiracchiò un po', si stiracchiò e si sedette sul bordo del letto, accanto a lui, alzando lo sguardo e vedendo che l'orologio segnava le 17, si limitò a sbuffare e guardò il suo amico sorridente che disse
-Prima di ruggire come un leone, gli appuntamenti sono per domani mattina, per favore non disturbarti
Alexander si sdraiò di nuovo sul letto e commentò
-Cosa devo fare con te Mijail? -Lo vedo lì sdraiato sul letto nella sua mente ha creato scenari in cui il suo grande amico lo ha scopato duramente su quel letto e questo lo ha fatto sorridere tra sé
Si fermò sopra Alexander guardandolo negli occhi ed espresse
-Prima mangeremo, poi andremo in un Night Club, in modo che la tua mente possa riposarsi da tanti incontri e tanti numeri amico
-Ma ne possiedo molti negli Stati Uniti, è lo stesso -Mijail lo guardò sorridendo e disse
-Volevo portarti da uno dei Gay -Alexander fu stupito e rispose
-Ma… mi piacciono le donne -Mijail rise
-Hahahaha, voglio che tu veda lo spettacolo, non che te ne scopi uno
-Oh beh allora vado -Il suo amico adorava quella frase, si alzarono, si pulirono e andarono a cena, i loro genitori li stavano aspettando in soggiorno, il tavolo era pieno della famiglia di Alexander
Le sue sorelle gli avevano preparato i panini, i preferiti di suo fratello, siccome aveva molta fame li ha mangiati tutti e questo ha fatto sorridere tutti felici di vedere ridere anche l'ultimo, vederlo sorridere essere felice per la famiglia Pétrov è un regalo immenso
Andarono a vestirsi Alexander indossò un completo blu scuro, una camicia azzurra e una cravatta dello stesso colore della giacca, era quello che è, un magnate, un uomo elegante, Mijail lo aiutò a sistemare tutto, loro salì in macchina e si diresse al Night Club.
Quando entrarono, gli occhi caddero su Alexander, la sua grande postura, la sua statura enorme, il suo bel viso attraente attirarono l'attenzione lì, Mijail era orgoglioso di entrare con lui, sapeva che lo invidiavano e che gli portava grande gioia
Si sedettero in prima fila, quando iniziò lo spettacolo, le spogliarelliste lo guardavano, gli occhi fissi su quel bell'uomo, si innamorarono tutte del suo fascino quando i Dragg Quenns che si esibirono anche lì entrarono nel camerino, il mormorio fu molto grande
-Latifa, hai visto quella bomba in prima fila? Papà ricco, come vorrei che mi spezzasse in due, anche se muoio, mi lascerà scopare forte
-Allodola con un debole per i dolci hahahaha davvero quell'uomo affascina, ho quasi commesso un errore nella mia fottuta routine
-Gli propongo quando finisco la mia routine, penso che abbia un partner ma cosa diavolo glielo tolgo, mi piace, lo amo, è grande e molto bello -disse Mariela
Le spogliarelliste uscivano per ballare i loro corpi voluttuosi, addominali perfetti, quei bei piccoli fotogrammi, Alexander ammirava solo i loro balli, niente di più, e la decorazione per vedere se faceva lo stesso nei suoi, i suoi pensieri erano puramente commerciali
Hanno anche fatto uno spettacolo dei Dragg Queen, uno di loro alla fine della loro presentazione, basso dal vivo dove Alexander era seduto e Mijail si era appena alzato per andare in bagno.
-Ciao papà tesoro, sei molto bello, mi chiamo Mariela -Mentre stava flirtando con lei le sue mani gli toccarono il petto poi il suo cazzo cosa che ad Alexander non piacque e lui gli prese la mano da lì e lei rispose
Perché mi stai togliendo la mano? Non ti piaccio? -Alexander ha solo risposto seriamente
-Non mi piaci per niente, mi piacciono le donne, sono venuto solo invitato dal mio compagno e amico
La Dragg Queen lo guardò sorridendo e commentò
-Mmmm, non credo, nessuno viene qui solo su invito, deve piacerti dare o essere dato, ma per il tuo portamento e la tua eleganza sembra più che tu sia uno di quelli a cui piace scoparsi un altro ed è quello Voglio che tu faccia con me, distruggimi
Alexander lo guardò sorridendo per quello che aveva osato dire, mentre Mijail tornava a sedersi accanto all'amico e ascoltava quello che diceva e commentava la Dragg Queen
-Scusa, è qui solo per vedere lo spettacolo e usarlo nei suoi night club in un altro paese, quindi tesoro che tiene a coppa l'orlo, questo è molto macho
Si alzò con il mento alzato e commentò guardando Alexander
"Ti stai sprecando bello, sei bellissimo, quanti ucciderebbero per averti tra le braccia" se ne andò lanciandogli baci soffiati
Mijail rise guardando il suo serio amico che si voltò ed espresse
-Voglio andarmene da qui, ma adesso -Si sono alzati e prima di andarsene si è sentito un coro
-Addio bello, addio amore, te ne vai senza provare il miele di questo posto -si udirono forte i baci soffiati e i presenti iniziarono ad applaudire
Alessandro per ricambiare il coro, si accovacciò facendo un inchino di ringraziamento e si udì il clamore dei presenti
-Arrivederci e grazie bella, oh mi ha fatto, sono stato io
-Sei pazzo, era il mio cattivo debole per i dolci
Rimasero a discutere, appropriandosi delle congratulazioni di Alexander.
Sono saliti in macchina ridendo di quello che è successo all'interno del Night Club, ha espresso Alexander
-Mi è piaciuto lo spettacolo di Dragg, ma mi piacerebbe vedere quelli che gestisci, Mijail, non mi fido di Lucca, ci metterebbe la droga e non ne voglio più
-Certo amico, ho sentito che volevano spettacoli diversi, in quelli della zona rosa, in quelli posso cercare Dragg che vogliono recitare, qualunque consiglio sia per loro, cosa ne pensi Alexander?
-Tieni le mance, cerca quelle Dragg, ma fai bella figura, sai che mi piace la qualità
-Bene signore caldo hahahaha -Alexander rise al verificarsi della sua anima gemella
Andarono in un altro posto a bere qualcosa, si trattennero poco, perché Alessandro disse che voleva dormire, perché aveva ancora qualche riunione, voleva tornare ai suoi affari, non gli piaceva lasciare Lucca solo per molto tempo.
Alexander era ansioso di tornare, era per parlare con la ragazza di nome Rubí, quel nome gli faceva girare la testa perché si ricordava di averlo sentito da qualche parte e voleva togliere quella piccola spina