DOLTISH DIRT CHEAP - Tutti mi chiamano Giorgio
Riepilogo
Racconto incentrato sull'incapacità di scegliere, di innamorarsi e di prendere decisioni del protagonista, tale Giovanni detto Giorgio. Due ragazze, un amico, i genitori e il lavoro, sono tutta la vita di Giovanni. Quasi tutta. Perché c'è la musica, che già da sola potrebbe bastare tanta l'importanza avuta, ma viene tenuta bassa, come a fare da sottofondo, come se fosse meglio viverla in parallelo e dedicarle meno attenzione di quello che si meriti. Fino a che non accade l'impensabile. La musica cessa di suonare. Ogni canzone, ogni pezzo menzionato, occupa una parte importante dell'esistenza di Giovanni, tanto dal non riuscire a capire se, questa, possa aver addirittura preso il posto delle emozioni.
PREFAZIONE
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È possibile che, a un certo punto, ti svegli nel bel mezzo della notte, pensando di esserti innamorato?
E se quell’amore non fosse per una persona ma per un concetto, lo chiameresti comunque amore?
Potrebbe, un movimento culturale o una corrente di pensiero o un genere musicale, farti innamorare?
E allora cosa è successo a tutte quelle persone impazzite per Elvis, per i Rolling Stones e i Beatles?
E perché mi sento così, abbandonato, come dopo una lunga storia d’amore, da quando è successo?
Forse perché: “una volta che hai liberato la tua mente da un concetto di armonia e di musica corretta, puoi fare quello che vuoi. Quindi nessuno mi ha detto cosa fare e non c’erano preconcetti sul cosa fare…
...Sapevo che poteva essere un suono del futuro, ma non mi rendevo conto di quale sarebbe stato l’impatto”.
“once you free your mind about a concept of harmony and of music being correct, you can do whatever you want. So nobody told me what to do and there was no preconception of what to do…
...I knew that could be a sound of the future, but I didn’t realize how much the impact would be.”
Giorgio by Moroder
- Daft Punk