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LEO

Mi sono presa una bella cotta per Leo quando sono arrivata a Manhattan. Era alto e biondo (se l'avessi saputo prima... biondo e scemo... per favore non sentirti indirizzata, è solo un modo di dire), un viso simpatico e amichevole con piccole fossette, semplicemente sexy. Aveva 26 anni e uno studio legale tutto suo, un sogno. Tutte le donne lo volevano, io l'ho avuto. L'ho conosciuto nel bar dove lavoro, lui è entrato, l'ho visto e mi è stato addosso (vedi ingenuo amore a prima vista ha io scema) Mi ha parlato, abbiamo parlato e ci siamo incontrati più spesso e così è arrivato che siamo diventati una coppia ci siamo baciati ci siamo palpeggiati e basta, non ero pronta per altro....

Pensavo che sarebbe stato il mio principe azzurro, invece mi ha tradito con Elsa, che pensavo sarebbe stata una buona migliore amica. L'ho incontrata in una boutique, era amichevole, non arrogante o pretenziosa, sono andata subito d'accordo con lei e per questo non me l'aspettavo. Da quanto tempo andava avanti, perché non me ne ero accorta, ero così cieca? Ok, non piangere, la vita va avanti, ma dovrebbero sentire che non posso essere trattata così. Presi il telefono e chiamai Leo: "Ciao Leo, come va, mi dispiace di non averti risposto ieri, ero esausta per il lavoro e mi stavo preparando per il colloquio di lavoro di oggi", dissi con quella voce dolce che avevo.Dentro di me ero in ebollizione e mi dissi: "Se ti dicessi subito tutto quello che ti ho preso, non riuscirei a controllare il mio carattere (era il mio punto debole)".All'improvviso si mise a urlare: "Klara, come ti permetti? È tutto il giorno che ti aspetto e non riesci a contattarmi, che senso ha?" Pensavo di aver capito male. "Non credo che tu abbia aspettato tutto il giorno, Leo, ti sei divertito molto con Elsa", lo sentii ansimare, "Klara, cosa credi, Elsa passava di lì per caso e l'ho invitata a prendere un caffè".Caffè, naturalmente, Leo, che poi le finì sulla bocca: "Ti ho beccato, ho fatto la voce grossa, sono diventata isterica, pensi che sia cieca, da quanto tempo lo fai alle mie spalle, è così brava, tre anni Leo, non vale niente per te. Ok, se è così che vuoi, per favore, io me ne vado, sii felice con lei". Riattaccai senza aspettare una risposta. Che idiota...

Dall'altra parte Leo era così scioccato "Oh merda quando mi ha visto, sono sempre stato così attento....Cosa ha detto che era fuori, beh quella era una vecchia zitella comunque non ti era permesso nulla.Finalmente non ho più lo stress e posso prendermi cura della mia cara Elsa tutto il tempo".

"Dopo un lungo periodo di piagnistei e di autocommiserazione, ho preso il telefono e ho chiamato Sophie: "Ciao Klara, com'è andata, il colloquio di lavoro allo studio legale è andato abbastanza bene, mi ero preparata bene per il colloquio, se poi funzionerà è un altro discorso". Grazie Sophie, ne avevo bisogno, mi fa sempre piacere sentirlo, tesoro, dimmi cos'altro hai fatto, ho giusto un po' di tempo, Silvio è dovuto andare in azienda a sistemare una cosa .....Ich si arrabbiò di nuovo... e le raccontò della faccenda di Leo: "Klara, ti ho detto che ti sta solo usando e che si sta mettendo con Elsa, l'hai capito subito quando gliel'hai presentata".

Quello che hai indovinato anche tu...ora non ce la facevo più e dovevo iniziare a piangere, le lacrime scendevano a fiumi...Klara ti prego, smetti di piangere...incontriamoci stasera al bar e poi facciamo un po' di festa, smettila di pensare a lui, non eri cieca, eri solo innamorata, quindi balliamo e facciamo festa e dimentichiamoci del ragazzo, ok Klara?

Ok Sophie, parlerò con Ben e vedrò se posso avere il giorno libero e ti ringrazio. Non so cosa farei senza di te. Ora calmati e ci vediamo alle 20.00. Riattaccammo, smisi di piangere e fui grata di avere un'amicizia del genere. Dato che avevo ancora tempo, volevo chiedere a Ben se potevo avere il giorno libero e poi sdraiarmi sul divano a guardare la TV.

Ben non aveva obiezioni... Klara, ma se il bar era così affollato avrei avuto bisogno del tuo aiuto "Certo che lo farò, mi conosci. Bene, allora ci vediamo dopo".

Così ora che avevo fatto tutto volevo prepararmi qualcosa da mangiare e andare sul mio divano che stava già urlando (Klara si sdraiò) .... volevo iniziare quando suonò il campanello, aprii e pensai che non stavo guardando bene "Elsa che sorpresa, mi dispiace non ho tempo". """"Ach klärchen...mi chiamava sempre così lo odiavo...volevo solo sapere come stavi e fare ancora qualcosa con te. Elsa, stasera non è un buon momento, forse un'altra volta, e la porta è stata chiusa. Cosa c'è che non va in quella donna? Non può dirmi che Leo non l'ha avvertita che io lo so già. Comunque, prepariamoci per stasera e schiariamo le idee.

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