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Oh merda, quando mi sono svegliata mi faceva male tutto perché mi ero addormentata sul divano, ho guardato il cellulare con mille messaggi di Leo e l'orologio segnava che mancavano ancora 30 minuti al colloquio. "Oh no, non può essere vero, non ce la farò mai... mi feci una doccia, mi lavai i denti e mi vestii... no, non i vestiti nuovi, non c'era tempo per prepararsi... un paio di jeans e una maglietta dovevano bastare... e partii... ero in metropolitana e due stazioni dopo arrivai al grande edificio. Era molto grande, dovevano esserci molte persone che lavoravano qui. Sono entrata a grandi passi dalla signora alla reception. Buongiorno, mi chiamo Klara Watson e oggi ho un colloquio. Buongiorno, rispose lei guardandomi dall'alto in basso "Se vuoi lavorare qui devi rivedere il tuo stile di abbigliamento, ai capi non piace quello che indossi". Lo sapevo, ma il tempo era poco questa mattina. Signora Watson, salga le scale a destra e vedrà già gli altri candidati". "Grazie mille", salii le scale e vidi già gli altri candidati. "Ottimo, potrebbe volerci un po' prima che arrivi il mio turno", si avvicinò a una sedia e si sedette guardando una ragazza forse di un anno o due più giovane."Salve, sono Lina, sta facendo domanda per il posto di assistente con il signor Hudson o con il signor Georg? Salve, sono Klara... e non mi interessa per chi lavoro, purché ottenga il lavoro e non debba più lavorare al bar, il che è fantastico, non c'è dubbio"."Bene, allora buona fortuna Klara, grazie Lina, anche a te". All'improvviso si aprì una porta e una donna chiamò "Mrs Watson please", mi alzai, le diedi i miei documenti e la seguii, era un ufficio piccolo e carino, mi sedetti e iniziò il momento delle domande, perché volevo lavorare qui, conoscevo lo studio e qual era la sua reputazione?...bla bla bla pensa che io sia stupida, ma ho risposto a quello che mi ha chiesto. Il tutto è andato avanti per dieci minuti..., "Bene signora Watson, le faremo sapere". Quando uscii, Lina mi si parò davanti e mi chiese com'era andata. Feci un gesto di incertezza: "Ok, forse ci rivedremo e forse saremo colleghi", mi sorrise. Ho pensato che fosse gentile e me ne sono andato. Prima sono andato a casa per risolvere il problema numero 1 LEO, poi devo parlare con Ben, e devo chiamare anche Sophie, ma una cosa alla volta ......
........un paio di comete sarebbero gradite, non sono ancora sicuro di dove stia andando il viaggio.............