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***Kendrick MOUKOURY***
- Aspetta, dici sul serio?! Un succhiotto?!
- (Alza la voce) Sì! Un succhiotto! Credi che non sappia cosa sia?! Non l'hai fatto Ken! No, non l'hai fatto! Non mi hai lasciato a casa per andare a scoparti un altro!
- (Prendo un tono aspro) Smettila subito! Riesci a sentirti parlare?!
- (Ricompare la signora EKANI, riattaccando il telefono) Sì, Kendrick, l'ho detto prima, davvero, sarebbe carino se anche tu continuassi con Wendy, anche solo per pochi mesi. Meglio di niente. È abituata al tuo sistema.
- (Sostengo lo sguardo carico di rabbia di Ornella) Va bene signora, fino alla fine di quest'anno allora
- È perfetto ! Iniziamo lunedì prossimo? In questo modo hai il resto della settimana per organizzarti.
- Va bene ; Mi sta bene. andrò
- Ornella accompagna il tuo tutor!
Mi ha seguito fino al cancello senza una parola. Una volta fuori ha ripreso a parlare
- Pensavo che fossi diverso! Come hai potuto fare una cosa del genere?
- (cammino dritto davanti a me) Seguimi!
- Perché ti seguo?! Nessa, sei di nuovo la mia insegnante?! Vado a casa! Torna da quello con cui eri lasciandomi in asso!
- (mi giro e gli afferro il braccio) Ti ho chiesto di seguirmi!
- MOUKOURY lasciami andare! Lasciami andare!
- Ok, è qui che vuoi che te lo dia?! Eh?!
- Dammi cosa?! bastardo! Imbecille! Mi hai preso in giro fin dall'inizio! Osi lasciarmi in giro a casa tua per andare a vedere un... Cosa stai facendo?! Oh !
L'avevo girata e le avevo abbassato le mutandine con un colpo veloce, poi l'avevo penetrata
- Ti do la prova che non sono andato altrove!
- (Diventa implorante) Ken… ti prego… non qui… potremmo essere sorpresi!
- (Comincio a muovermi dentro di lei) La prossima volta ci penserai due volte prima di essere testardo! Mi avresti seguito e non saremmo stati lì
- (Sospira di piacere) Oh… Sì…. Oh ! Ken!
- Non ho indossato il preservativo! Vuoi ancora il tuo bambino?
- (Sussurra) Sì…
- (accelero) Parla più forte!
- Sìaah!!!
- Hai intenzione di dubitare di nuovo di me?
- (Sussurra) No...
- Non riesco a sentirvi !
- No, non dubiterò più di te Ken!
- (Vado sempre più veloce) Chi sono io per te?
- (Tra sospiri e piacere) Mio piccolo amico
- Pensi davvero che ti tradirò?
- Oh Ken non fermarti!
- Allora scusati!
- Io... mi dispiace...
- Parla più forte Orné!
- (Lei quasi lo grida) Mi dispiace Ken!
- Ecco, piccola, sto arrivando!
- Anche a me
Entrambi siamo esplosi in un rantolo. Poi si è alzata ed è venuta a rannicchiarsi tra le mie braccia
- (sussurro nell'incavo del suo orecchio) Quello che hai visto non era un succhiotto. Non dubitare mai di me, capisci?
- (Mi abbraccia ancora un po') Mi dispiace...
- Non so cosa sia. Tua madre deve avere ragione. Probabilmente è un insetto che mi ha morso. Ricordo di aver sentito una puntura a un certo punto mentre aspettavo l'insegnante ma senza accorgermene davvero.
Silenzio
- Sei in un periodo fertile?
- No.
- Ok, lo faremo, piccola, ma non ora. Va bene ?
- Ok, ti amo Ken.
- Anch'io ti amo
***Nathalie MOUKOURY****
Oggi controlliamo le Risorse Umane dell'edificio. Io e i miei colleghi siamo seduti di fronte alla squadra di Christian. Ci ha detto che si sarebbe unito a noi più tardi. Il suo collaboratore, Fabrice, che è il suo N-1, non ha esitato a mostrarmi pubblicamente che sono il suo tipo di donna. Sono al quinto mese di gravidanza, ma non si vede ancora, soprattutto perché indosso abiti larghi. Christian fin dalla scoperta del sesso del bebè è quasi maniacale. Controlla o almeno cerca di controllare tutto ciò che ingoio. I miei pasti mi vengono consegnati dalla colazione al pranzo. Finora non ha perso nessuna visita prenatale. È presente nella stanza quando il ginecologo mi visita. Quando torniamo in ufficio, lui mi lascia a una buona distanza dall'edificio ed io entro, mentre lui perde una decina di minuti prima di varcare anche lui il cancello. Almeno ammiro il fatto che non perda la testa. Ogni fine settimana li trascorre a Yaoundé, come al solito. Ma ogni notte della settimana ci vediamo. Non ce n'è uno in cui non sono obbligato a fargli visita. Molto spesso torna a prendermi quando i ragazzi stanno già dormendo e mi riporta molto più tardi la sera.
Siamo già a 20 minuti dall'inizio della sessione di audit quando Christian entra. Come si è sentito tra noi in ufficio, siamo capo e impiegato
- Buongiorno a tutti !
- Buongiono signore ! Abbiamo risposto tutti in coro?
- Dove siamo?
- Controlliamo la procedura di assunzione e selezioniamo a caso la cartella della signora NANA, attualmente con contratto a tempo determinato in Ragioneria. Purtroppo ci accorgiamo che nel suo fascicolo personale non c'è copia dei suoi diplomi. Questa è una non conformità. Disse Emerine, il mio collega
- (Fabrice NGUELE, un collaboratore di Christian mi guarda, tutto sorride) Deve esserci stato un disguido negli archivi. Sono sicuro che probabilmente è da qualche parte nella cartella personale di un altro dipendente.
- Tranne il signor NGUELE che quello che abbiamo scelto a caso rileva già una non conformità. Non osiamo andare oltre per rilevare gli altri! ho detto
- Se vuoi tra 1 ora te lo porto in ufficio signora MOUKOURY
- Non mi dispiace.
- Vuoi qualcos'altro forse?
Lo guardai per un momento; Non so se come me gli altri abbiano percepito cosa intendeva
- (Cortesemente) Proviamo già a sapere se il programma annuale di formazione è rispettato per una partenza?
1 ora dopo siamo usciti da lì. Avevo fame, molta fame. I colleghi ed io eravamo ancora in sala, all'altezza della signora che mi ha sostituito quando è uscita la squadra di Christian.
- (Fabrice mi mette una mano sulla spalla) Nathalie, sono le 13:00.
Christian in quel momento ci ha attraversato come se non ci conoscesse
- È molto carino Fabrice ma mi portano il pranzo lì
- (Alvine ci incrocia, uscendo dal suo ufficio) Sì Fabrice. Chi qui non sa che questo ha trovato un piccione?
- (Ignoro i suoi commenti come sempre) Comunque è molto bello per l'attenzione
Sono tornato nel mio ufficio per fare un rapporto sulla nostra verifica e inviarlo alla signora BELLA, lei è molto molto esigente riguardo al lavoro.
Al momento della partenza ho preso la strada per la casa. Christian se ci atteniamo alle sue abitudini deve essere in procinto di prendere la strada per Yaoundé. Siamo venerdì. È il turno della mia co-moglie, come mi piace dire molto spesso.
Quando passo la chiave nella serratura il mio ometto corre verso di me
- Mammaaaaa
- (gli do il benvenuto e lo faccio volteggiare in aria) Chi è? È il mio campione?
- (Ride ad alta voce) Sìiiiiiiiiiiii
- (Suo padre appare dietro di lui) Com'è andata oggi?
- Si si. Si è già lavato?
- Stavo per fargli il bagno ma è scomparso dal mio campo visivo mentre rispondevo a un sms
- (me lo infilo contro il fianco e mi dirigo verso il bagno) Spero ti sia preso la briga di scaldare l'acqua!
- (Fa il broncio) Quanto sarà solido se alla sua vecchiaia lo laviamo sempre con l'acqua calda?
- MOUKOURY non mi cerca chiacchiere! Vai a scaldare l'acqua lì!
- (Nath cerca di imitarmi) OUKOURI!
- Sì ! Ken vuole lavarti con l'acqua fredda! Vuoi un bagno freddo?
- (Scuote la testa con veemenza) Na na!
- Allora !
- (Ken va in cucina) Quante volte l'ho lavato qui con l'acqua fredda, sai?
Sono andato con il mio piccoletto nella mia stanza. L'ho messo sul letto mentre mi cambiavo. Poi l'ho riportato in soggiorno e ho provato a metterlo nel suo box. Ha urlato di non entrare
- Waaa Nath! La mamma ha bisogno di lavarsi
- Naaaaa! Naaaaaa
- Rhoooo ti preoccupi eh! Ken! Keeenn!
- (Mi risponde da lontano) Resta con lui! È il tuo turno !
- Piccola Nath ascoltami...
- hum hum (negazione)
- Mi lavo in fretta e andiamo a mangiare fuori, ok?
- (Sembra che cerchi di capire quello che sto dicendo): ….
- Ti metto lì solo per 3 secondi, corro a lavarmi e poi vengo a portarti, ok?
- ehm (sì)
- (gli do un gran schiaffo) Ecco perché ti amo!
L'ho messo nel suo box e mi sono affrettata a lavarmi la faccia
- (Passo frettolosamente davanti alla loro stanza) Ken! Fatti una doccia, usciamo!
Vado in camera mia e mi chiudo in bagno
- Non possiamo ricomprarlo qui? Non voglio uscire!
- Come vai a fare la spesa allora?
- È meglio. Dammi i soldi
- Prendilo dalla mia borsa! E lava tuo figlio prima di partire!
L'ho sentito aprire la mia porta e perquisire la mia borsa.
- Il tuo telefono squilla, è Christian
- (Mi asciugo velocemente, sorpreso dalla chiamata) Passamelo, per favore!
Aprii leggermente la porta del bagno e tesi la mano. Mi ha messo in mano il mio telefono vibrante. Ho chiuso la porta prima di rispondere
- Pronto ?
- (voce incrinata) Ti chiamo da prima! Dove sei ?
- (positivamente) Lontano dal telefono, scusa. Una preoccupazione ?
- Sto venendo a prenderti. Vediamoci di sotto tra tre minuti. E spero per te che tu stia bene a casa
- (Sono sorpreso) Cosa vuoi dire?! È venerdì! Non hai più viaggiato??
- Nathalie, sono quasi davanti al tuo edificio. Se sei già sceso laggiù!
Ha riattaccato. Mi sono precipitato a prepararmi. Ken stava mettendo Nath in pigiama quando passai davanti a casa loro.
- Ken, vado a trovare Christian
- Torni?
- Sinceramente non lo so
Nath iniziò a piangere mentre mi tendeva le mani. L'ho calmato meglio che potevo prima di andare. Quando sono risalito in macchina mi ha dato una brusca buonasera e abbiamo preso la strada per casa sua.
- Cosa hai detto a casa per giustificare la mancata venuta questo fine settimana?
- (Fa una svolta) Non sono affari tuoi.
- Non iniziare a darmi fastidio AMBASSA! Se ricominci la tua follia, mettimi qui, me ne vado a casa! Ho lasciato lì i miei figli che avevano bisogno di me!
- Perché non pensi che anch'io abbia bisogno di te?!
- Quando faccio loro una domanda mi rispondono!
- ………….
- Cristiano, sto aspettando!
- Ho detto che avevo un'emergenza: soddisfatto?
- Allora è così?
- Sì
- Qual é?
- (Christian mi guarda) Dovevo vederti
Per prima cosa tacqui, incrociai le mani sotto il petto e guardai per un momento attraverso la finestra.
- Renderai il suo cristiano sospettoso
- Non preoccuparti, me la cavo!
- Né tu né io vogliamo che sospetti qualcosa
- Te l'ho detto che me la cavo!
- (Insisto) E le ragazze non ti vedono da domenica scorsa. Hanno bisogno del loro padre
- (Si arrabbia) Nathalie, lascia che questa sia l'ultima volta che mi dici come gestire i miei figli! Non sto interferendo nel modo in cui gestisci il tuo!
- Scusami, lasciami qui!
- E basta con questo stupido ricatto! Non andrai a casa finché non avrò deciso!
- AMBASSA Mi scusi, stasera non voglio le chiacchiere. Non so quale sia il tuo problema e non voglio saperlo. Ho i miei problemi e sono stanco. Quando ti sarai calmato cercami!
- Da un po' di tempo fai di tutto per non stare con me. Hai fretta di trovarlo? Rassicurarmi che sono il padre del bambino? Oppure siamo 2 in corsa
PAF! La mia mano destra si era appena appiattita sulla sua guancia destra. L'auto ha oscillato sulla strada prima di ritrovare l'equilibrio
- NON TI PERMETTO DI TRAPCARMI CAPISCI NOOORRRRR!
Silenzio
- (mi calmo e riprendo i sensi) Potrei essere stata una ragazza della gioia per un po' ma Dio solo sa visto che sto crescendo mio figlio da sola tu sei l'unica stronzata che faccio
- (Fa un altro giro) Io! Cazzate ! 3a offesa contro di me nello spazio di un giorno. Molto bene ! Stiamo andando avanti!
- Lasciami andare a casa
- (Ha un sorriso che non fa trasparire nulla di buono) Non capisci cosa in questa sera è con te che voglio essere? Prendila come vuoi e preparati a pagare i tuoi affronti!
- Cosa significa ?! Mi colpirai?! Perché tornare fino a casa?! Aspetta, una volta che mi colpisci qui, vado a casa e metto fine a questa mascherata!
Non ha detto altro e ha aperto la bocca solo quando ha parcheggiato nella posizione di partenza davanti al suo edificio
- Se anche questa volta mi sbatti la porta, pagherai di tasca tua le spese di riparazione!
Sono sceso e ho salito le scale il più velocemente possibile! Presi il mio dalla borsa e aprii la porta. Andai dritto in soggiorno e mi versai un bicchiere di Jack Daniels
- Mettilo giù adesso! Donna priva di sensi!
- (La mia voce trema): Cos'è la stessa cosa con te oggi, eh?! Cosa ti ho fatto AMBASSA per farmi trattare così?! Mangio quello che vuoi dormo dove vuoi anche come mi vesto sei sempre tu che decidi a distanza! Questo trucco non l'ho fatto come dovrebbe, eh?
Questa volta stavo piangendo. Accidenti, sono secoli che non piango. Eh si comunque! Ho pianto quando siamo rimasti Nathanael. Ma non ricordo di aver pianto per un uomo. Mai nella mia triste esistenza un uomo mi ha fatto piangere.
- (Si appoggia al muro vicino alla porta del soggiorno) Perché piangi Nathalie?
- (mi asciugo gli occhi con rabbia) Perché sei un gran coglione! Ecco perché !
- Non sono orgoglioso di quello che ho fatto oggi. Hai ragione. Non sono orgoglioso di non essere su questo autobus per correre a vedere le mie figlie. Non vado fiero di non ricevere le telefonate di mia moglie che dalle 17 cerca di contattarmi probabilmente per confermare la mia presenza con i miei figli. Non sono orgoglioso di vederti e farti piangere. Non sono orgoglioso di averti portato via dai tuoi figli stasera. Ma odio quello che ho passato stamattina
- Che cos'è ?
- Odio vederti flirtare con NGUELE
- Me?! Ho flirtato con lui quando?
- In ogni caso non gli hai mai detto che sei preso
- Perché sono preso?! Sono tua moglie Christian?
- (Si raddrizza e si avvicina a me) Vedi, è proprio questo il tuo problema. Sono il padre del tuo bambino non ancora nato
- Proprio ora ne dubitavi ancora!
- Ero arrabbiato Natalie! Non sopporto di condividere! Non lo sopporto!
- Eppure tua moglie ti condivide! Eppure ti condivido!
- È diverso !
- (alzo le sopracciglia) Ah sì? Tu credi ?! Pensi che vada bene per entrambi sapere che passate il tempo l'uno con l'altro? Pari! Parliamo solo di me! Pensi che mi renda felice vederti solo di nascosto? Non poter uscire con te pubblicamente? Spiegherò come mai a questo bambino non ancora nato che suo padre non lo vedrà a Natale, non a Capodanno? Gli spiegherò perché non ha posto nei tuoi eventi familiari? Perderesti tua madre, pensi che potrebbe presentarsi lì in pace?!
- (Staccando gli occhi) ….
- Non ci avevi pensato, eh! Tutto quello che ti interessa è avere tuo figlio! E per fare questo mi metti in un bozzolo mentre te lo do! Ma dopo Cristiano? Una volta che lui è lì, cosa divento?
- Prima che arrivasse lì, ti sentivi come se non contassi? O che ti stavo usando? O che ti ho disprezzato? Come sarebbe diverso ora?
- Diventeremo genitori! Avremo un legame per tutta la vita, lo capisci?!
- (Questa volta mi mette le mani sulle spalle) Capisco che tu hai paura ma io no. Sono pronto ad affrontare il futuro. Ma non sopporto che tu mi tradisca, Nathalie. Sei anche mia moglie, come Eléonore!
- E se mai venisse a sapere di noi?
- (Sembra pensare per un momento): ti consiglierò in quel momento.
- Non ti sto tradendo e non intendo farlo
- Allora metti fine a quello che ho visto oggi. non mi piace
- Continuo a dire che non so cosa hai visto. Non c'entro niente se interessa a qualcuno
- (strizza gli occhi) Nathalie non spingermi al limite!
- Altrimenti ?! Altrimenti accetteresti di stare solo con me?!
- (sembra sorpreso dalla mia domanda) Vuoi… vuoi che divorzi?!
Mi ero appena reso conto di aver espresso ad alta voce i miei pensieri più oscuri.
- (dopo un breve momento di riflessione) No. No, non voglio che tu divorzi.
- (Mi tira verso le poltrone in modo che mi sieda) Hai mangiato?
- Nessa, mi hai fatto scappare di casa? I ragazzi e io avevamo programmato di cenare fuori
- Se vuoi torniamo a prenderli e ceniamo tutti insieme?
- (Guardo l'orologio) No. Stanno già mangiando a quest'ora. Conosco la mia gente
- Ok, Kendrick ha un appuntamento la prossima settimana con il mio contatto per l'accertamento del suo passaporto
- Oh! Finalmente è tornato?
- Si si. E ho un paio di amici lì che sono felicissimi di dargli il benvenuto. Il tempo che assorbe l'ambiente, prima di decollare definitivamente
- Ma... gli hai detto chi è? Non conoscono tua moglie?
- No no! Sai che ho lavorato un po' lì prima di tornare qui. Eléonore ed io all'epoca, pur essendo una coppia, non frequentavamo ancora gli stessi ambienti. Entrambi sono nativi inglesi, amici miei e non di Eléonore e me. Gli ho detto che è mio nipote
- È molto gentile da parte tua. Non potrò mai ringraziarti abbastanza
- Siamo in due allora ad essere debitori perché anch'io non ti ringrazierò mai abbastanza. Vuoi uscire a mangiare?
- Prima fammi vedere cosa c'è nel frigo.
Mi diressi verso la cucina. Gertrude, la governante che ho preso da lei che viene 3 volte a settimana, preparava DG pollo e Ndole (fatta con foglie di vernonia, arachidi e carne o pesce). Ho tirato fuori i 2 che ho riscaldato. Abbiamo mangiato in un'atmosfera piuttosto tranquilla. Quella del bel tempo dopo la tempesta. Se ne è sbarazzato e siamo andati ad accoccolarci l'uno nelle braccia dell'altro in camera da letto, davanti al grande schermo fissato al muro. Gestisco questa casa come se fosse mia nei giorni feriali. Gertrude è stata una mia idea. Adesso anche il bucato di Christian è sotto la mia responsabilità. Ogni sera quando vengo qui passo almeno mezz'ora a controllare se è tutto a posto. Tutto ciò che Christian fa al mattino è tirare fuori un vestito dal suo armadio. Controlla i miei pasti in ufficio? Controllo la sua gente in questa casa. Non riuscendo a mangiare con lui tutti i giorni, controllo quello che mangia a cena. Abbiamo i nostri piccoli rituali e in pochi mesi abbiamo trovato rapidamente il nostro equilibrio. In ogni città ha una casa, mettiamola così. Ad un certo punto sento il suo respiro regolare, si è appisolato
- (gli do una gomitata) Ehi! Cosa stai dormendo?!
- (esce) Ehm? Che problema hai donna?!
- Ti hanno detto che sono venuto qui a dormire?!
- Sei venuto a...?
- Devo farti un disegno?
- (è divertito) Non avevi detto che volevi andare a casa prima? Ora hai desideri birichini?!
- (gli salgo sopra) Parli troppo. Lasciami fare…
*
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***
KLING KLONG KLING KLONG KLING KLONG!!!!!!
Mi alzo di soprassalto e guardo Christian spaventato, anche lui in piedi
- Stai aspettando qualcuno ?!
- Non che io sappia ! È ancora mezzanotte!
PAM PAM PAM stavolta bussiamo forte alla porta
- (Voce femminile) Christian?! Aprire! So che ci sei! Ho visto la tua macchina fuori!
Ci guardiamo a bocca aperta!
KLING KLONG KLING KLONG PAM PAM PAM
-Cristiano!
- (Temo la risposta) È…. Chi è ?
- È Eléonore... è mia moglie.