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4. ACCETTO

Alexis era nel suo ufficio a rovistare tra le carte, dopo che Elsa aveva sistemato il disordine che aveva combinato, quando un colpo alla porta lo fece uscire dal suo lavoro; si accigliò, perché aveva detto alla sua segretaria di non disturbarlo e che non era lì per nessuno, ma a quanto pareva non riusciva a seguire gli ordini.

-Vada pure", disse, molto arrabbiato.

-Signore, mi dispiace, so quello che mi ha detto, ma la signorina Alison dice che se non la vede, irromperà e farà un po' di confusione.

-Mi basta questo", disse Alexis irritato, "la faccia entrare". - Si alzò dalla sedia e aspettò che la modella entrasse.

Alison non bussò nemmeno, entrò con un aspetto sensuale, con una minigonna, i tacchi alti più di 20 centimetri, la camicetta con una grande scollatura che non passava inosservata, era una donna molto bella e, perché negarlo, era molto brava a letto.

-Ciao tesoro, ti sono mancata? - ma la sua voce era orribile, lui la guardò accigliato.

-No, cosa vuoi, non puoi venire qui e minacciare di fare storie.

-Volevo solo vederti, e da quello che vedo sei molto stressata, posso farti rilassare. - La sua insinuazione sarebbe piaciuta molto ad Alexis, ma lui era già andato a letto con lei tre volte, e non andò oltre.

-Alexis si sedette di nuovo sulla sua grande poltrona e si concentrò di nuovo sulle carte, Alison lo guardò già eccitata, quell'uomo era così sexy, si morse le labbra, lo voleva, così si liberò della camicetta e della sottoveste, era convinta che avrebbe avuto un orgasmo, o parecchi, si avvicinò a lui in modo molto sensuale, quando lui alzò lo sguardo fu sorpreso di vederla quasi nuda.

-Cosa stai facendo? - Con un movimento rapido si sedette sulle sue gambe e lo baciò, Alex per un attimo rimase perplesso, ma la verità era che era eccitato e stressato, aveva bisogno di scaricare tanto stress, così la afferrò per la testa e ricambiò il bacio, Alison con le mani percorse il corpo di Alexis, e lui fece lo stesso, percorse le sue curve, con disperazione.

-Ti scopero' cosi' forte che non riuscirai a sederti per una settimana, ti scopero' cosi' forte che non verrai piu', perche' se lo farai, ti faro' rimuovere, capito? - le chiese tirandole i capelli.

-Sì, sì, scopami forte. - Alexis stava per rispondere quando una voce lo interruppe.

-Non credo che funzionerà, ora togligli le mani di dosso, vestiti e vattene". Entrambe girarono la testa, quando Alexis vide Sophie voleva buttare via Alison, ma le parole e il rifiuto le tornarono in mente. Così afferrò Alison per la vita e la tirò a sé.

-Non andrà da nessuna parte e, nel caso non l'avessi notato, sono molto impegnata.

-Non mi interessa, portala via di qui immediatamente o te ne pentirai per il resto della tua vita Black. - Alexis aggrottò le sopracciglia, ma anche se non lo dava a vedere, sentirla parlare in quel modo lo faceva stare peggio di quanto già non fosse, non voleva fare quello che lei diceva, ma gli mancava che lei fosse di nuovo lì.

-Vestiti e vattene Alison, e se torni farò quello che ti ho detto.

-Non puoi farmi questo Alex, io ti voglio", lo baciò di nuovo e lui non si staccò, Sophie si sentì così disgustata che distolse il viso da loro.

-Sai una cosa, è meglio che continui a fare quello che stavi facendo, non sarei dovuta venire, è un maledetto errore. - Sophie pensò di voltarsi e di andarsene da lì, ma Alexis la fermò.

-Alexis si alzò bruscamente, raccolse i vestiti di Alison con un braccio e con l'altro afferrò i suoi e la trascinò fuori dall'ufficio lasciando tutti sotto shock, gettò i suoi vestiti fuori dalla porta e la lasciò sbattendole la porta in faccia, Sophie non riusciva a credere a ciò a cui stava assistendo.

-Perché l'hai fatto?

-Perché potevo, inoltre le avevo già detto di andarsene, e se non l'avessi fatta uscire non se ne sarebbe andata finché non avesse fatto storie. Tipico delle donne - Sophie lo guarda incredula, come ha potuto essere così freddo? Aveva fatto bene ad andare a cercarlo? Certo, non si aspettava di trovarlo in una situazione così imbarazzante, ed era molto gelosa. - Cosa vuoi, Sophie? Non credo che tu sia venuto nel mio ufficio due volte nello stesso giorno solo perché volevi vedermi.

-Io... io... io, hai ragione, sono venuta a parlare con te, se avessi saputo che eri così impegnata, non sarei venuta.

-Cosa vuoi? Vuoi andare dritto al punto? Non ho tempo da perdere con te -. La sua voce suonava dura, Sophie sapeva che doveva essere forte, che nulla sarebbe stato facile, che doveva arrivare al cuore di Alexis, che doveva lottare per il suo amore, a qualunque costo, doveva riparare il danno che aveva fatto. - Hai intenzione di stare lì tutto il giorno senza dire una parola?

-Alexis, sono venuto solo per accettare la tua proposta", si stupì appena la sentì, non riusciva a crederci.

-Che cosa hai detto? - chiese guardandola negli occhi.

-Che accetto di sposarti Alexis.

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