Riepilogo
Le mani che mi toccavano erano esperte, ma non c'era timidezza, era ruvido, diverso. Era un bisogno di entrambe le parti. La guardai negli occhi verdi prima di entrare in lei, separandole le labbra e sentendo il suo petto alzarsi e abbassarsi a ogni spinta. La feci girare a pancia in giù, le afferrai i fianchi e la guardai ondeggiare desiderosa della mia eccitazione, premere il suo culo contro la mia erezione pulsante, sdraiarmi di nuovo e guardarla aggrapparsi al bordo del lenzuolo strappato con le mani intrecciate. Mentre i suoi capelli le cadevano davanti al viso, sentivo rantoli sempre più forti, concentrandomi solo sul soddisfare il mio bisogno, sentendo le pareti strette, affondando più a fondo fino a liberarci, sentendo il suo corpo tremante convulso dagli spasmi e tirandomi lentamente fuori da lei.
Sinossi
Mi hanno sempre dato molti nomi. No, non soprannomi affettuosi, ma nomi dispregiativi. Li ho elencati per ricordarmi che tipo di uomo sono. Ne sono fiero.
Se tu non fossi questo...
- coglione
- egoista
- cinico
- spaccone
Non sarei arrivato dove sono oggi, un avvocato brillante e di successo. Amo il mio lavoro, amo ascoltare le storie degli altri e dare palla in mano al leader migliore, che senza dubbio vince grazie al mio supporto.
Ma penso che la parola migliore che hanno usato per descrivermi sia stata... donnaiolo.
Ebbene sì, io sono il cosiddetto -Don Giovanni da strapazzo-. Mi piace non concentrarmi solo su una donna e sul legame.
Stavo per commettere questo tipo di errore due anni fa con una bellissima ragazza. Oh, devi credermi, un italiano piccante. Annalisa Mancini. L'unica che mi ha dato una seconda possibilità dopo il mio errore, ma ormai apparteneva nel cuore ad un altro..