Riepilogo
Il racconto parla di un amore harem tra una ragazza e tre ragazzi stupendi che grazie ad un gioco un po' perverso incontrerà. Anita, trasferitasi da poco nel paese di Rama dopo la morte della sua unica parente in vita, la nonna, si ritrova in eredità il negozio di articoli stravaganti "una specie di sexy shop/negozio di costumi da cosplay". Molte persone vengono nel negozio felici, in particolare per la serata della "caccia della luna piena", un gioco a cui partecipano i giovani single del paese. Anita, incuriosita, viene invitata da un'amica a prendere parte a questa serata speciale. Il problema è che sarà l'unica ad avere ben tre predatori che la vorranno. Sebastian, che vive a Rama da sempre e si occupa della panetteria di fronte al negozio dove lavora Anita, scoprirà con grande felicità che Anita è la giovane che ha avuto l'occasione di baciato durante la serata della caccia. Toni, anch'egli residente a Rama e addetto alla manutenzione delle saracinesche, vive lì da quando era piccolo. La sera della caccia sarà il primo a prendere Anita e baciarla, ma quando scoprirà chi è dopo la caccia, sarà il primo a fare il passo successivo. Aaron, un abile falegname di Rama che si era trasferito lì da piccolo, la sera della caccia avrà tra le braccia Anita e le sembrerà di avere un angelo. Infatti, sarà lui il primo a invitarla a uscire la sera. Chi sa come andrà a finire? Come la prenderà Anita quando scoprirà chi sono i tre predatori? Lo scopriremo leggendo.
Capitolo 1 Anita
Una giornata come tante in negozio. Sono qui da tre mesi, da quando è morta mia nonna. Anche se era tirchia, e si vedeva, sto sistemando il negozio da cima a fondo grazie alle entrate delle vendite e agli sconti che faccio. Nonostante fosse avara nei restauri, quando si trattava di studiarmi e farmi crescere, non si tirava indietro. Era contenta delle maschere e dei costumi che disegnavo e creavo, ma vederla morire mi ha dispiaciuto. Ho ventotto anni e non avere più nessuno in vita è brutto, ma me la sto cavando.
Dicono che Rama sia la città della misticità e delle feste in maschera che organizzano ogni mese. In negozio, i clienti comprano le maschere più belle e gli accessori più assurdi qui al Vintage Shop, che sembra più un mix tra sexy shop e cosplay, rido sempre.
Ma oggi non è stato il caldo estivo di maggio e i condizionatori rotti a turbarmi. È stata Erica e la sua "fidanzata" Holly. Le conosco da quando erano piccole e mi hanno tormentato per partecipare a un gioco mensile che si svolge durante la luna piena. Devi essere single, etero o gay per partecipare, e devi essere nella cerchia di età tra i 18 e i 35 anni.
Mi hanno tormentato per tre mesi e, alla fine, cedendo, mi sono iscritta. La cosa buffa del gioco è che i predatori ti scelgono tramite una telecamera e possono essere anche più di uno a cercarti, facendoti provare una lussuria e un piacere immenso. Non vedevo l'ora.
Appena l'ultimo cliente uscì con il suo acquisto, una maschera del lupo e delle manette, capii cosa ci avrebbe fatto e sorrisi senza dire nulla. Chiusi tutto, presi il borsone dal magazzino e mi avviai verso il posto dove si sarebbe svolto il gioco.
Quando arrivai, vidi molte auto e gruppi di ragazzi e ragazze che ridevano e si guardavano. Uscii dall'auto e mi avviai verso l'ingresso. Trovai un addetto e dissi:
«Salve, sono Anita Abbellì. Sono qui per il gioco.»
La ragazza mi guardò e poi disse:
«Certo, ora ti do la chiave del cottage dove troverai il foglio con le regole, il vestito e la maschera da indossare. Alla fine della serata riceverai una scatola con dentro i doni del predatore o dei predatori e i soldi per la partecipazione. Hai domande?»
Feci segno di no, ma pensai: "Che bello, ora sono una puttana che viene pagata per questo? Menomale che è solo un gioco, ma con quei soldi avrei potuto chiamare un bravo tecnico per riparare i condizionatori e fare altri lavori manuali." Mi consegnò la chiave e mi avviai verso il cottage.
Appena entrai, la cosa che mi colpì di più fu il letto enorme in mezzo alla stanza, con un baldacchino attorno. C’erano anche una cassapanca, una sedia a dondolo, un tavolo con delle sedie, un cucinino e un bagno piccolo. Sul letto trovai il vestito, la maschera, i sandali da indossare per la serata e il foglio con le regole.
Presi il foglio in mano e lessi le regole almeno un paio di volte:
"BENVENUTA GIOCATRICE. STASERA VIVRAI UN'ESPERIENZA MISTICA. MA RICORDA, UNA VOLTA DENTRO NON NE ESCI PIÙ. BUON DIVERTIMENTO."
REGOLE:
1. Indosserai solo gli indumenti che ti verranno dati. Non potrai avere addosso altro, né biancheria, né collane, né altri oggetti.2. Dovrai stare in ginocchio sulla coperta fino all'arrivo dei
predatori, che avverrà allo scoccare della mezzanotte. Una volta
arrivati, potrai correre e loro ti cercheranno.3. Non puoi usare apparecchi elettronici.4. Non potrai toccare o parlare con il predatore, a meno che non sia lui a volerlo.5. In caso di dolore o se desideri concludere prima, la parola d'uscita è "Rubino".Rimasi sbalordita dal regolamento. Appoggiai il foglio sul letto, mangiai qualcosa prima della serata, mi feci una doccia e mi depilai. Non si sa mai come sono gli uomini. Mio ex era uno stronzo, meno male che l'ho lasciato prima di venire qui. Un vero idiota.
Appena erano le dodici meno cinque, ero pronta. Mi avviai fuori, in mezzo alla foresta. Misi a terra la coperta, mi misi sopra in ginocchio e, non appena le campane segnarono la mezzanotte, il gioco ebbe inizio.
La temperatura era stabile e calda, essendo maggio. Si stava bene e sentivo tutti i rumori e i suoni della foresta. Ad un tratto, sentii dei passi e dei rami spezzarsi. Mi girai e li vidi: tre uomini con le maschere da leone che coprivano metà del volto. Erano scalzi, indossavano jeans neri sbrindellati e lunghi cappotti neri in pelle che mettevano in mostra i loro corpi scolpiti e belli. Piano piano si avvicinarono a me e cominciai a correre. Il gioco era iniziato, anzi, la caccia.