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Capitolo 3 Dal Generale

Certe volte piombano nella nostra vita delle persone per cambiarla completamente,

anche se noi non ce ne accorgiamo mai all'inizio

Sofia's Pov.

Sono nervosa, ho una paura assurda della punizione. Non mi è mai successo nulla del genere nella mia vecchia base. Non so che aspettarmi, non conosco per niente il Generale di questa base e non so se sia più severo di quello della mia vecchia base.

Sono davanti a lui e sto facendo uno sforzo enorme per non mostrargli la mia paura, mentre il Tenente testa di cazzo è tranquillissimo. Rivolge la sua attenzione a noi e dice:

«Allora, voglio essere il più chiaro possibile. Non tollero simili comportamenti nella mia caserma, quindi, per essere sicuro che non ricapiti più, ho deciso di mettervi ai lavori forzati per una settimana. Ciò significa pulire i bagni, rifare i letti per tutti i dormitori all'interno della caserma, insieme. Magari questo vi servirà per andare più d'accordo. E siccome mi sento magnanimo, non ci sarà nessun reclamo!»

«Va bene, come vuole.»

«Le ricordo, Tenente, che questa è la sua seconda infrazione. Non sarò magnanimo alla terza. E lei, Maggiore, veda di rigare dritto. Lei è congedata. Invece, lei, Tenente, rimanga che abbiamo ancora da discutere!»

«Va bene, arrivederci, signore!»

Esco dal suo ufficio in fretta. In fondo al corridoio vedo Ginevra che mi sta aspettando, facendo avanti e indietro da una parete all'altra. Mi avvicino a lei e le dico:

«Cosa stai facendo?»

«Dio santo, mi hai fatto spaventare!»

«Scusa amica, non volevo. Sono ancora un po' nervosa...»

«Che ti ha detto?»

«Lavori forzati per una settimana, con il coglione!»

«Cazzo, che sfiga!»

«Già, non dirlo neanche, andiamo?»

«Sì.»

Ci dirigiamo al reparto medico del campo. Subito vengo assalita dalla mia brigata e, in coro, mi dicono:

«Maggiore, tutto bene?»

«Sì, non siamo qui per battere la fiacca, diamoci da fare.»

«Sissignora!»

Così dicendo, ci mettiamo al lavoro e cataloghiamo tutte le scorte di questo centro medico.

Lucas's Pov.

Sono qui davanti al generale da cinque minuti, da quando quella bambina insolente se n'è andata, e sto aspettando che mi dica altro:

«Signore, che altro ha da dirmi?»

«Ragazzo, adesso parliamo tra di noi, siamo solo io e te. Ti sembra il caso di comportarti così con il Maggiore Rizzo? È una donna, si dovrebbero rispettare le donne!»

«Signore, per me è un po' troppo piccola per essere considerata una donna...»

«Invece è una donna, ha ventisei anni!»

«Infatti, io ne ho trentaquattro, direi che è un po' piccola!»

«Ma quella ragazza può essere la tua ancora di salvezza, secondo me.»

«Mh, vedremo. Nessuna ha mai saputo tenermi testa...»

«Lei lo ha fatto, mi sembra.»

«Sì, signore. Da questo scontro ho capito una cosa: lei non è come le altre...»

«Ecco, vedi? È quello che ti dicevo.»

«Vedremo. Il tempo solo me lo dirà.»

«Sei ancora bloccato dai demoni del tuo passato. Non credi sia ora di liberartene?»

«Vedremo, signore. Ora, se non ha altro da dirmi, io andrei ad allenare altre reclute.»

«Vada pure, è congedato per il momento.»

Esco dalla stanza e vengo preso da parte da Blake, che mi dice:

«Cazzo amico, pensavo non ti lasciasse più andare...»

«Come vedi, sono fuori.»

«Ti ha tenuto testa la ragazza, eh?»

«Sì, lo ha fatto. E grazie a lei abbiamo una settimana di lavori forzati. Guarda che bella cosa...»

«Magari, più passate tempo insieme, più ti rendi conto che ti piace. A noi sembravamo una coppia di sposini che litigava, pensa un po'!»

«Sì, sì, molto divertente. Andiamo, che dobbiamo allenare altre reclute.»

Ci dirigiamo nel cortile. Passando davanti al blocco medico, non posso fare a meno di fermarmi davanti alla porta per sbirciare nel piccolo oblò, giusto per vedere che cosa stia facendo quella bambina insolente.

La vedo trafficare con gli oggetti medici e mi ritrovo a pensare:

“Nonostante sembri una bambina ai miei occhi, è dannatamente sexy quando guarda le cose mediche... Ne sei attratto, dì la verità! Ma anche no. Ti ricordo che sono te, so cosa stai provando in questo momento!

Sì, hai ragione. Basta che te ne stai zitta, coscienza...

O almeno lo hai ammesso a te stesso, essere sinceri fa sempre bene! Basta che te ne stai a cuccia!”

Ne sono attratto come se lei fosse un magnete. Non so sinceramente cosa mi attiri di più: il suo carattere, con la sua forza di tenermi testa, o il suo fisico, con quelle curve che sono fatte apposta per le mie mani. Fatto sta che ne sono terribilmente attratto. E sinceramente non so come faremo i lavori forzati, visto che dovremo stare sempre insieme.

Mi ridesto dai miei pensieri e mi precipito fuori prima che la bambina mi veda e inizi un'altra delle sue sfuriate.

Arrivo in cortile, più carico che mai. Con un sorriso davvero sinistro, dico:

«Bene, femminucce! Fate 20 giri del campo, avanti, forza!»

Con lamenti vari, si mettono a correre, solo che sono veramente lenti. E dico a gran voce:

«PIÙ VELOCI! COS'È, STATE ACCAREZZANDO IL TERRENO? PIÙ IMPEGNO, FORZA!»

Tutti si mettono a correre di più, solo ora noto che un ragazzo, però, è parecchio bianco. Mi avvicino a Blake e, sotto voce, gli dico:

«Quel ragazzo, secondo me, tra poco si sentirà male...»

«No dai, non dire così. Però, guardandolo bene, non sembra per niente in forma. Spero che non svenga!»

Come finisce di dirlo, quella dannata recluta cade a terra e penso:

“Maledizione, ma tutte a me capitano oggi? Ora dovrò portarlo in infermeria!

Dai che non vedi l'ora di vederla!”

In fretta, mi avvicino e, aiutato da Blake, lo trasciniamo per il campo. Dico:

«Lo portiamo in infermeria. Voi iniziate con i piegamenti nel frattempo. Venti per quindici volte, manderò qualcuno a supervisionare!»

Nel frattempo ci dirigiamo in infermeria e fermo un altro Tenente del nostro campo, dicendogli:

«Tenente, vada a vedere le reclute. Devono fare venti piegamenti per quindici volte. Si appuri che li facciano!»

Ed entriamo in infermeria. Dico:

«Abbiamo bisogno di aiuto. È svenuta una recluta!»

Subito si materializza la mia bambina.

“Un attimo, ho appena detto 'mia'? Sì, lo hai fatto. Sono fottuto!”

Mi ridesto quando sento la sua voce dire:

«Cosa gli è successo?»

«Gli abbiamo fatto fare venti giri del campo. E appena hanno finito, era bianco ed è svenuto!»

«Oh poveretto!»

«Stone, esami completi in cartella, veloce, non stiamo qui a battere la fiacca!»

Vedo che si materializza un ragazzo che le dà una fugace occhiata e inizia a fare tutti gli esami che lei ha richiesto. Dopo di che, si gira verso di noi e dice:

«Bene, Tenenti, la vostra recluta è nelle nostre mani. Adesso vi terrò aggiornati, potete benissimo andare!»

«Ricordati che abbiamo i lavori forzati noi due!»

«Come posso dimenticarlo?»

«Ci vediamo tra mezz'ora, così prima iniziamo e prima finiamo, no?»

«Concordo!»

Faccio un mezzo sorriso ed esco con il mio migliore amico alle calcagna. Mi guarda in maniera sorpresa. Sento che mi sta per chiedere qualcosa, ma non ho nessuna voglia di dargli delle spiegazioni, così accelero il passo e mi dirigo sul campo.

Sofia's Pov.

“Tenente impertinente e testa di cazzo, c'era bisogno di mandare al tappeto una recluta per il suo ego del cazzo? Non credo, ma lo ha fatto lo stesso. Bah, chi lo capisce è un genio! Ma ti piace però... No, impossibile che una testa di cazzo così mi piaccia! Ti ricordo che sono la tua coscienza... Mh.”

Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi sono nemmeno accorta che Stone mi si è parato davanti e mi sta parlando. Così gli dico:

«Dimmi, che è successo a questa recluta?»

«Signora, credo che abbia avuto un mezzo infarto...»

«Cosa?»

«Dammi immediatamente la cartella!»

Noto che effettivamente tutti gli esami indicano che abbia avuto un inizio di infarto.

“Ora sono veramente incazzata con il Tenente testa di cazzo! C'era bisogno di far venire un infarto a sto poveretto?”

«Stone, avvisa la sua famiglia, teniamo sotto controllo se ne ha un altro, dobbiamo intervenire. Io intanto vado ad avvisare i due Tenenti.»

Senza aspettare una sua risposta, mi precipito fuori dall'infermeria e mi dirigo verso il campo, incazzata come non mai e sul piede di guerra.

Sfortunatamente, il suo amico mi vede. Penso che da come sono incazzata devo avere uno sguardo davvero pauroso, perché sbianca e scuote l'amico in ansia.

Lucas's Pov.

Sono talmente assorto nel visionare le nuove reclute che non mi sono accorto che il mio migliore amico è diventato bianco come un cencio e mi scuote il braccio.

«Ma insomma, Blake, che diavolo hai?»

«Il diavolo non sono io, ma a ore due vedo una dottoressa molto sexy e arrabbiata arrivare nella nostra direzione. E a giudicare dal suo sguardo, amico, sei nei fottuti guai come lo sono io d'altronde...»

«Ma smettila, che vuoi che possa fare quella bambina?»

Invece che rispondere, Blake si limita a guardare in direzione da dove viene la mia “bambina” arrabbiata. Proprio mentre la vedo arrivare, mi risponde lei:

«La bambina è venuta per avvisarvi che la vostra recluta ha avuto un inizio di infarto...»

«Impossibile!»

«Guarda la cartella!»

Mi spiaccia sul petto la cartella della recluta. Lei si allontana incazzata, facendo scivolare il culo come una regina. Subito, il mio amico, ai paesi bassi, si mette sull'attenti. Io rincorro la dottoressa, fermandola per un braccio e le dico:

«Piccoletta, non scherzare con me, non sono un santo...»

«Questo lo vedo, in effetti!»

Con questa risposta, lascio la presa, dato che mi ha spiazzato e penso:

“Possibile che questa ragazza sia in grado di leggermi dentro? Che si sia accorta della mia erezione? Impossibile, non mi sono appiccicato a lei... E se lo ha fatto?”

Adesso che devo fare con lei?

Con tutti questi pensieri in testa, non mi accorgo che la piccoletta è sparita dal campo.

Cerco di calmare la mia erezione prima di andare a cercarla per svolgere la nostra punizione.

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