Capitolo 1
Il sole si stava abbassando sulle colline della campagna romana, gettando una luce dorata sui filari di vite che si snodavano come serpenti verdi nel paesaggio.
Francesco osservava i campi dalla finestra dell’ufficio della sua azienda vinicola, con la mente altrove.
Alto e con una presenza carismatica, ricordava a molti un giovane Luca Argentero. I suoi capelli scuri, leggermente scompigliati, incorniciavano un viso scolpito e una mascella forte, conferendogli un’aria di sicurezza.
Le spalle larghe e il fisico atletico parlavano di un uomo che aveva passato anni a lavorare la terra.
Ma c’era un’intensità nei suoi occhi blu che rivelava un’anima tormentata.
Ogni mese, il suo mondo apparentemente perfetto veniva scosso dall’arrivo di un emissario della mafia locale. L'uomo si presentava con richieste ineludibili, costringendolo a barcamenarsi tra il desiderio di proteggere la sua azienda e il timore di perdere tutto.
Mentre Francesco cercava di concentrarsi, a Roma, Emma si preparava per una serata con le amiche.
All’età di diciotto anni, con un sorriso luminoso e una risata contagiosa, era l’incarnazione della freschezza.
La sua bellezza ricordava quella di Ludovica Bizzaglia: capelli castani e mossi che le cadevano sulle spalle, creando un contrasto affascinante con la carnagione chiara.
Gli occhi verdi brillanti riflettevano curiosità e passione per la vita, e il suo sguardo rivelava una profondità che andava oltre la sua giovane età.
Indossava un abito semplice ma elegante, che metteva in risalto le sue curve giovanili.
Ogni movimento, ogni gesto, parlava della sua vivacità e della sua energia contagiosa, attirando l’attenzione di chiunque si trovasse nei paraggi.
“Emma, sei pronta?” chiamò Roberta, la madre, dall’altra stanza.
La preoccupazione nel suo tono era palpabile. Roberta, 39 anni, era una donna forte, ma segnata dalle avversità.
Aveva vissuto momenti difficili, in particolare dalla morte del marito, Carlo. Un uomo che aveva fatto parte di un mondo oscuro, un mafioso di bassa lega che ora giaceva in una tomba anonima.
Nonostante fosse riuscita a costruire una vita per Emma, il pensiero del passato la tormentava.
Temendo che l’ombra della mafia si allungasse su sua figlia, Roberta cercava di proteggerla da una realtà che non conosceva.
Emma, infatti, credeva che sua madre lavorasse come domestica per una famiglia benestante, ignara della verità.
Le tre amiche la aspettavano per un’uscita al cinema, parlando animate di tutto: dalla scuola agli amori.
Emma, con il cuore che batteva forte, non vedeva l’ora di trascorrere la serata con loro.
Il pensiero di avventure e nuove scoperte la riempiva di entusiasmo, mentre si preparava ad affrontare la serata.
Non era consapevole di quanto la vita potesse riservarle sorprese, né dei legami che stava per tessere.
Nel frattempo, Francesco scese in cantina, dove lo aspettava Teo, suo padre.
Teo, 66 anni, era un uomo segnato dalla vita e dalla paura. I suoi capelli bianchi e il viso rugoso raccontavano storie di preoccupazioni e minacce che lo avevano colpito nel profondo.
La tensione nell’aria era palpabile, e l’ombra della mafia si avvicinava sempre di più.
Francesco sapeva che doveva fare una scelta: continuare a vivere con il peso della paura o lottare per liberare la sua famiglia da questa terribile situazione.
Con il cuore pesante, Francesco si preparava a incontrare il suo destino.
Entrambi erano ignari del fatto che le loro vite si stavano per intrecciare in un modo che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare.