Prologo
Il pennello mi scivola dalle dita e cade a terra con un suono sordo. Mi chino per raccoglierlo, ma una presenza alle mie spalle mi fa fermare. Mi volto di scatto, il cuore che batte furiosamente nel petto. Lukas Richter è lì, a pochi passi da me, con un sorriso enigmatico sulle labbra.
《Buonasera,》 dice con una voce profonda e vellutata, che sembra risuonare nelle profondità della mia anima. 《Sono qui per vedere un dipinto.》
L'aria nella galleria è fresca, quasi fredda, e un brivido mi percorre la schiena. Il profumo intrigante di Lukas impregna tutto lo spazio, una miscela di legno di sandalo, spezie e una nota insolita di liquirizia che mi fa girare la testa. Cerco di mantenere la calma, ma sento il pavimento vacillare appena sotto ai miei piedi.
È una sera di fine autunno, il 15 novembre, e l'aria fuori è pungente, carica dell'odore delle foglie cadute e della pioggia recente. Il rumore della città di Praga filtra attraverso le finestre chiuse della galleria, un sottofondo costante di vita urbana: il ronzio lontano delle auto, il suono dei passi frettolosi sui ciottoli bagnati e il mormorio indistinto delle conversazioni. La galleria, con le sue pareti spesse e le luci soffuse, sembra un rifugio dal caos esterno, un luogo dove il tempo si ferma.
Le pareti della galleria sono adornate con dipinti di epoche diverse, ciascuno con la sua storia unica. Alcuni sono ritratti di nobili dimenticati, con sguardi severi e abiti sontuosi. Altri sono paesaggi che catturano la bellezza selvaggia della natura, con colori che sembrano ancora vivi nonostante il passare dei secoli. Mi fermo davanti a un quadro che ho appena finito di restaurare, un'opera oscura e affascinante che sembra nascondere segreti tra le sue pennellate.
Lukas avanza lentamente, ogni passo un'eco nel silenzio della galleria. Il suono dei suoi passi è deciso, quasi ipnotico, e mi fa sentire vulnerabile. Indossa un elegante completo nero, perfettamente tagliato su misura, che accentua la sua figura imponente. La camicia bianca sotto la giacca è impeccabile, e una cravatta scura completa il look. Ogni dettaglio del suo abbigliamento trasuda potere e controllo. Lukas è alto e ben proporzionato, con capelli scuri e occhi penetranti che sembrano scrutare l'anima. La sua presenza è magnetica, quasi intimidatoria.
《Certo, signor Richter,》 rispondo, cercando di nascondere il tremito nella mia voce. 《Quale dipinto le interessa?》
《Quello che nasconde le storie più oscure,》 dice, avvicinandosi al quadro. 《Come lei, signorina Novak.》
Sento un brivido percorrermi la schiena. Non so come, ma Lukas sembra conoscere ogni angolo nascosto della mia anima. I ricordi del mio passato doloroso riaffiorano, immagini di notti insonni e lacrime versate per un amore che non è stato amore. Ivan. Il suo nome è un sussurro nella mia mente, un fantasma che non riesco a scacciare.
Il conflitto dentro di me è palpabile. Da un lato, la paura di rivivere il dolore del passato mi paralizza. Dall'altro, l'attrazione magnetica che provo per Lukas mi spinge verso di lui. Ogni fibra del mio essere è in tensione, combattuta tra il desiderio di fuggire e quello di avvicinarmi.
Mi pulisco le mani sul camice, cercando di nascondere il mio lieve impaccio. Gli occhiali che indosso per lavorare scivolano leggermente sul naso e li aggiusto con un gesto rapido. Lukas osserva ogni mio movimento con attenzione, come se stesse studiando un'opera d'arte.
Mentre ci muoviamo nella galleria, il nostro riflesso si scontra brevemente in uno specchio antico appeso a una delle pareti. Vedo i miei occhi verdi incontrare i suoi occhi scuri, e per un istante sembra che il tempo si fermi. La mia immagine riflessa appare fragile e vulnerabile accanto alla sua figura imponente e sicura di sé.
《Perché è qui? Intendo, qual è il vero motivo che l'ha condotto qui?》 chiedo, cercando di mantenere il controllo. 《Non credo che sia solo per un dipinto, a questo punto.》
Lukas mi guarda, i suoi occhi scuri penetranti. 《Forse sono qui per scoprire i segreti che nasconde,》 risponde, la sua voce un sussurro carico di tensione. 《O forse per aiutarla a liberarsene.》
Il mio cuore salta un battito. Non so se posso fidarmi di lui, ma qualcosa dentro di me desidera disperatamente credergli. E mentre lo guardo, capisco che la mia vita sta per cambiare per sempre. Le ombre del passato stanno per riemergere, e con esse, una passione che metterà alla prova ogni mia certezza.
Lukas si avvicina ancora di più, fino a quando posso sentire il calore del suo corpo contrastare con il freddo dell'aria. 《È un rosso carminio quello che sta usando?》 domanda, posandomi delicatamente un pollice sulla guancia e ripulendomi da uno schizzo di pittura.
Il contatto mi fa trattenere il respiro. 《È un mix tra un porpora e magenta,》 rispondo, cercando di mantenere la voce ferma.
《Interessante,》 dice Lukas, il suo sguardo che si fa ancora più intenso. 《Soprattutto per come si abbina sulla sua pelle.》
Il mio respiro si blocca. Che sappia forse qualcosa? Ho sempre tenuto il mio passato nascosto, sepolto sotto strati di silenzio e segreti. Ma Lukas sembra vedere attraverso di me, come se ogni mio pensiero fosse scritto a chiare lettere sul mio volto.
《Non so di cosa stia parlando,》 mento, cercando di mantenere la voce ferma.
Lukas si avvicina ancora di più, fino a quando posso sentire il calore del suo corpo contrastare con il freddo dell'aria. 《Oh, credo che lo sappia benissimo,》 dice, la sua voce un sussurro che mi fa rabbrividire. 《E penso che sia ora di affrontare quei segreti, non crede?》
Il mio cuore batte furiosamente nel petto. Ogni istinto mi dice di fuggire, di allontanarmi da quest'uomo che sembra sapere troppo. Ma c'è qualcosa in lui, qualcosa di irresistibile, che mi tiene ancorata al posto.
《Non ho segreti,》 dico, ma la mia voce tradisce la mia incertezza.
Lukas inclina la testa, osservandomi con uno sguardo che sembra penetrare la mia anima. 《Tutti abbiamo segreti, Helena,》 dice, usando il mio nome per la prima volta. 《La differenza è che alcuni di noi sono pronti a condividerli.》
Il suono del mio nome sulle sue labbra mi fa tremare. C'è una promessa nascosta nelle sue parole, una promessa di rivelazioni e verità che non sono sicura di voler conoscere. Ma c'è anche una sfida, una sfida che non posso ignorare.
《Perché dovrebbe importarle?》 chiedo, cercando di capire le sue intenzioni. 《Perché dovrebbe interessarle la mia storia?》
Lukas sorride di nuovo, un sorriso che questa volta raggiunge i suoi occhi illuminandoli appena, rendendoli poi ancora più scuri e misteriosi.
《Perché credo che la sua storia sia intrecciata con la mia,》 risponde. 《E perché penso che insieme potremmo scoprire qualcosa di straordinario.》
Le sue parole mi lasciano senza fiato.
《Non so se posso fidarmi di lei,》 dico, la mia voce un sussurro.
Lukas fa un passo indietro, dandosi il tempo di osservare il dipinto che ho appena finito di restaurare. 《La fiducia è una cosa fragile,》 dice, il suo tono riflessivo. 《Ma a volte, è l'unica cosa che ci permette di andare avanti.》
Il mio sguardo segue il suo, posandosi sul dipinto. È un'opera oscura, piena di ombre e segreti nascosti tra le pennellate. Mi rendo conto che, in un certo senso, rappresenta perfettamente la mia vita. E forse, solo forse, Lukas ha ragione. Forse è ora di affrontare quei segreti, di smettere di nascondermi.
《Va bene,》 dico infine, la mia voce decisa. 《Cosa vuole sapere?》
Lukas mi guarda, i suoi occhi scuri pieni di una promessa che non riesco a decifrare. 《Tutto,》 risponde semplicemente. 《Voglio sapere tutto di lei, Helena.》
Il mio cuore batte furiosamente nel petto, ma c'è una strana sensazione di sollievo nelle sue parole. Forse, per la prima volta, non devo affrontare tutto da sola.