Capitolo 7 - James
Aspetto Alice al bancone, appena viene da me comincio a spiegarle il funzionamento della macchina del caffè e della lavastoviglie e infine le mostro il registratore di cassa.
«In questa schermata premi il tasto caffè e qui l’importo e tutto il resto, infine premi il totale e ti verrà il conto, così è tutto più veloce».
La vedo esitare un po’.
«Lo so, troppe cose insieme, ma non preoccuparti, prima o poi imparerai tutto, sei qui da un’ora. Se hai qualcosa chiamami, non preoccuparti».
Sorrido vendendola annuire, in quel momento entrano due clienti, vengono spesso.
«Inizia la pratica, sono tuoi».
Le sussurro.
I due uomini la notano.
«Nuovo acquisto James?»
«Beh, non ancora, è in prova, vedremo come va».
Scherzo, sono davvero felice di sentire Alice ridere.
«Voi siete i primi clienti, se sopravvivete è assunta, dipende da voi».
Scherzo.
«Te l’avevo detto di andare da un’altra parte, sapevo che non saremmo dovuti venire oggi!»
Dice l’uomo con i baffi al collega ridendo.
«Uomo di poca fiducia! Io sto con la ragazza! Vai tesoro, preparaci due caffè e il suo buttaglielo in faccia, sarà ottimo!»
Di tanto in tanto presto attenzione ad Alice, si comporta molto bene, è intelligente.
Alla fine del turno si siede su uno sgabello dall’altra parte del bancone.
«Vorrei un cappuccino e una fetta di crostata».
La guardo, sorrido sotto i baffi e scuoto la testa.
«Stavo scherzando, posso farti una domanda?»
Sembra seria e un po’ preoccupata.
«Dimmi».
Mentre aspetto la sua domanda, le metto una fetta di crostata nel piatto.
«Te lo sei meritata».
«Tu e mio fratello siete amici da molto tempo? Ti ha detto niente di me? E sta sera so che canta».
A momenti non butto il bicchiere per terra, la guardo e penso a cosa dire, non voglio creare problemi a Garret.
«Se non vuoi rispondere, tranquillo, non sei obbligato».
Sospiro.
«So che il nuovo compagno di tua mamma non piace e nemmeno l’idea che tu ed Emily viviate sotto lo stesso tetto, dice che non è sicuro. Mi ha detto di stare attento a te, sai che è protettivo.»
«Lo so».
C’è un momento di silenzio e lo rompo io.
«Suoniamo stasera, vieni, vero?»
«Aspetta, suoni anche tu?»
«Sì, siamo nello stesso gruppo».
Sorrido gongolando.
«Forse sì».
La guardo male.
«Forse? Devi!»
«Aspetta, stai cercando di minacciare la sorella del tuo migliore amico? Lo sai che non si minacciano le ragazze?»
È una brava ragazza, sotto la sua timidezza si nasconde un bellissimo carattere.
«Se non lo faccio io, lo farà sicuramente tuo fratello».
Lei ride, sono felice di vederla rilassarsi con me.
«Alice a parte gli scherzi, se hai bisogno di parlare e non vuoi farlo con Garret, sai dove trovarmi».
Forse è troppo presto per fidarsi, infatti torna a chiudersi nelle spalle.