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Capitolo 2: La rivelazione del passato

Il giorno dopo l'inquietante incontro con la voce della Foresta Sacra, Kaelen si svegliò in una quiete surreale. Il cielo sopra Eldoreth era ancora sfumato di rosa e arancione, i primi raggi del sole che filtravano tra le fronde degli alberi come una carezza delicata. Nonostante la bellezza che lo circondava, il giovane elfo non riusciva a godersi quella scena. Il cuore gli martellava nel petto, come se le parole della Foresta, così misteriose e potenti, risuonassero ancora nella sua mente.

Si alzò lentamente, osservando il paesaggio intorno a lui. La sua casa, un piccolo rifugio tra gli alberi secolari, sembrava un angolo protetto da ogni malvagità. Ma Kaelen sapeva che questa serenità era solo una facciata. Le ombre che si stavano raccogliendo all'orizzonte non erano solo una questione di tempo; erano reali e minacciose. E in qualche modo, Kaelen lo sapeva: erano legate a lui.

Gli alberi, che un tempo gli avevano parlato in sogno, ora sembravano silenziosi. La Foresta Sacra, un luogo che lui aveva sempre sentito come un'amica, ora gli sembrava un'entità enigmatica e distante, come se anche lei stesse vivendo il suo stesso conflitto interiore. L'antica profezia, che Kaelen aveva sempre ignorato come un racconto sbiadito dei suoi antenati, tornava a galla con prepotenza. Il sangue degli antichi, il prescelto. Un destino che lui non aveva mai voluto accettare.

Il giovane elfo si avvicinò al bordo di un piccolo ruscello che scorreva vicino alla sua casa, il cui suono tranquillo lo aiutava a concentrarsi. Chiuse gli occhi, cercando di allontanare i pensieri che lo opprimevano, ma la voce della Foresta tornava sempre, insistente, come un'eco che non smette mai di risuonare. "Solo chi possiede il sangue degli antichi può fermarla."

Le parole sembravano pesanti come macigni. Non voleva crederci, ma dentro di sé sentiva che quella verità non poteva essere ignorata. Il suo legame con la Foresta, con la magia che scorreva in lui, era troppo potente per essere semplicemente ignorato.

Il rumore di passi leggeri nel sottobosco lo distolse dai suoi pensieri. Si girò di scatto, e vide Lyra avvicinarsi. La sua figura slanciata e agile si muoveva tra gli alberi con la grazia di un felino, i suoi occhi azzurri brillanti come sempre, ma oggi la sua espressione tradiva una certa preoccupazione.

"Kaelen, ti ho trovato," disse con voce ferma, ma il suo sguardo tradiva una lieve preoccupazione. Si fermò di fronte a lui, i suoi capelli castani che scintillavano sotto la luce del mattino. "Come stai?"

Kaelen non riuscì a nascondere la frustrazione nei suoi occhi. "Come vuoi che stia?" rispose, la sua voce tremante. "Non capisco, Lyra. Non capisco nulla di ciò che sta succedendo. Ho sempre pensato che la profezia fosse una sciocchezza. Ma ora…"

"Kaelen," lo interruppe lei con tono deciso, posando una mano sulla sua spalla. "Non è mai stato un gioco, né un mito. È la realtà che stiamo vivendo ora. La guerra è già arrivata. La Foresta Sacra sta morendo, e tu sei l'unico che può fermarla."

Il giovane elfo fece un passo indietro, come se quella verità gli stesse bruciando la pelle. "Non sono il prescelto. Non voglio essere il prescelto. Sono solo un ragazzo che ha voluto vivere una vita tranquilla, lontano dai conflitti e dalle aspettative."

Lyra gli lanciò uno sguardo serio, ma non giudicante. "Lo capisco, Kaelen. Anche io avrei voluto una vita diversa. Ma non è così che funziona. Il destino non ti chiede se sei pronto. Ti trova comunque. E ora, la Foresta ha bisogno di te."

Kaelen sospirò, guardando in lontananza. La Foresta Sacra, che un tempo gli sembrava un luogo di pace e rifugio, ora gli appariva come un luogo malato, le sue piante e gli alberi appassiti come se una forza oscura stesse lentamente consumando la vita che un tempo scorreva attraverso di essi. Non era più la foresta che aveva conosciuto da bambino. Qualcosa di maligno l'aveva contaminata.

"Cos'è che sta accadendo, Lyra?" chiese, la voce quasi spezzata. "Cosa posso fare?"

Lyra lo guardò con occhi che tradivano un misto di speranza e preoccupazione. "Dobbiamo trovare Eldrin."

"Chi è Eldrin?" Kaelen chiese, confuso. Non ne aveva mai sentito parlare.

"Eldrin è un elfo oscuro," spiegò Lyra con una serietà che gli gelò il sangue. "Era uno dei membri più prestigiosi della nostra guardia reale, ma il suo passato è… complicato. Ha sempre camminato sul filo del rasoio tra la luce e le tenebre, ma è l'unico che ha conoscenze profonde sulla magia oscura. Da quando la guerra è iniziata, ho avuto il sospetto che lui sappia più di quanto ci sia stato detto."

Kaelen si strinse nelle spalle. "Un elfo oscuro? Non sembra proprio la persona che dovremmo cercare."

"Non abbiamo scelta," rispose Lyra, la sua voce carica di determinazione. "La magia oscura che sta per distruggere la Foresta Sacra è una forza che solo Eldrin potrebbe comprendere appieno. E se non lo troveremo, il nostro regno sarà condannato."

Kaelen fissò il suo volto, vedendo la sincerità nei suoi occhi. Non c'era più spazio per dubbi. La sua vita, che aveva sempre cercato di proteggere dalla guerra e dal destino, lo stava chiamando. E lui non poteva più ignorarlo.

"Come lo troviamo?" chiese infine, accettando a malincuore che la sua vita stava per cambiare in modo irrevocabile.

Lyra annuì, il suo sguardo ora più risoluto. "Eldrin si trova nelle terre più oscure a sud di Eldoreth, nella Foresta Proibita. Nessun elfo sano di mente vi si avventura, ma sospetto che Eldrin abbia scelto quel luogo come rifugio. Il cammino sarà pericoloso, Kaelen. Ma non abbiamo altra scelta. Se vogliamo fermare l'oscurità, dobbiamo trovare lui."

"Va bene," rispose Kaelen, il suo cuore battendo forte. Non c'era più tempo per esitare. "Andiamo a cercarlo."

Lyra gli sorrise, ma era un sorriso che tradiva una consapevolezza di ciò che li attendeva. "Dobbiamo prepararci. La Foresta Sacra non aspetta."

Mentre si preparavano per il lungo viaggio verso la Foresta Proibita, Kaelen non poté fare a meno di pensare a quanto fosse cambiato in così poco tempo. Il giovane elfo che voleva solo una vita pacifica stava ora per affrontare una missione che avrebbe potuto decidere il destino di tutto il regno. Il sangue degli antichi, la magia oscura, la profezia… Tutto stava convergendo su di lui. E, per la prima volta nella sua vita, Kaelen si rese conto che non avrebbe mai più potuto tornare indietro.

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