Capitolo 2

P.O.V. di Rivers

C'era una ragione o delle ragioni dietro tutto il casino che era iniziato e sì, era un orribile, tragico casino ma quando un tocco accende ogni nervo del tuo corpo anche se non vuoi riconoscere quell'orribile casino nel profondo di te, sai che è la ragione. Uno dei motivi principali per cui è iniziato questo casino è stato un problema di nome Andrew.

Quella sera stavo tornando dai campi Scott per andare alla villa di famiglia per il raduno che stava avvenendo. Avevo iniziato a lavorare in turni di dieci ore circa un mese fa, da quando mio padre era stato licenziato da quello che sembrava il suo milionesimo lavoro in quel momento. Avevo perso il conto dopo il decimo, quindi stavo forzando le palpebre aperte per la stanchezza quando entrai in casa loro.

Ero ancora in abiti da lavoro, così mi diressi verso il bagno di cui mi aveva parlato mia madre, solo per trovarlo occupato; senza pensarci troppo, andai al piano di sopra per cercare un altro bagno e, per mia fortuna, era la prima porta a destra.

Mia madre me l'aveva preso quando era andata in città per il funerale della sua unica sorella. Ho messo le mie ballerine blu, un po' di mascara con un po' di ombretto e ho completato il tutto con un rossetto rosso ciliegia. Ho infilato velocemente i miei vestiti nella borsa e sono uscita solo per incontrare quella che pensavo fosse una barriera in quel momento, ma mi sbagliavo drasticamente, quando ho aperto gli occhi per notare che Andrew mi guardava con preoccupazione.

"Stai bene, amore mio?" chiese, prendendomi tra le braccia.

"Sono stata eccezionale" risposi, con una sorta di allegria sarcastica "Perfino impeccabile, ohhhhhhhhhhhh questo era naturalmente prima che tu incrociassi il mio cammino" Ho stretto i denti mentre lo fissavo con occhi penetranti. Non potevo sopportare di stare nello stesso posto di quell'uomo senza volerlo uccidere in modo graduale ma doloroso.

"Amore mio perché mi maltratti quando non ho fatto nulla per causarti agonia".

So che le sue parole suonano così romantiche, anche commoventi ma non lo volevo perché la mia mente pesa automaticamente il bene e il male, e quando il male vince beh non si può tornare indietro su quella scelta.

Schiarendomi la gola per essere chiara come il giorno ho finalmente detto: "Andrew, quante volte devo ripetermi perché il tuo cervello grande come una noce possa comprendere. Non nutro alcun affetto nei tuoi confronti, oh aspetta..... lascia che te lo spieghi. Non ti amo, per niente".

" Ma io provo affetto per te, ogni centimetro della mia anima desidera te, chiama il tuo nome e così chiederò a tuo padre la tua mano".

Quest'uomo era sicuramente pazzo.

Senza dubbio mio padre mi avrebbe consegnato a questa bestia su un piatto d'argento. Le sue tasche erano piene di spiccioli. Questo è ciò che mio padre desiderava per poter spillare soldi da me per giocare e bere mentre mia madre e mio fratello morivano di fame.

Quella non era la vita che immaginavo per me e per la mia famiglia, escluso mio padre.

"No, non ti sposerò. Non ora. Mai." Sibilai, cercando ancora di liberarmi dalla sua presa.

"Una voce profonda rimbombò e io distolsi lo sguardo per vedere una vista mozzafiato che faceva accelerare il battito cardiaco ogni volta che lo osservavo più a lungo. Era come se il tempo si fosse fermato per un po' nel momento in cui i nostri occhi si sono incontrati.

I suoi occhi blu oceano erano così attraenti che era quasi impossibile distogliere lo sguardo.

I suoi capelli neri erano leggermente arruffati e disposti ordinatamente di lato. La sua mascella era così affilata che sono sicuro che poteva tagliare, mentre il suo abito di Armani delineava perfettamente i suoi bicipiti.

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