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Capitolo 5. Un'opportunità.

Abigail, cercando di schiarirsi le idee, uscì in giardino. La brezza fredda e serena della notte le accarezzava sottilmente il viso, mentre lei si guardava intorno dubbiosa. Dall'alto della sua stanza, Max la osservò attraverso la finestra e, spinto da un impulso irrefrenabile, si diresse velocemente verso il luogo in cui si trovava. Ben presto, i loro sguardi si incontrarono e gli stoici occhi verdastri di Max trafissero come pugnali i timidi occhi azzurri di Abigail. La brezza le scompigliava i lunghi capelli castani e Max non poteva fare a meno di commuoversi, non solo per la delicata bellezza di Abigail, ma anche per la serenità che emanava. Eccola lì, davanti a lui, la dolce e giovane madre di suo figlio, un essere che rappresentava tanto amore e speranza nella sua vita. In quel momento il mondo intorno a loro svanì e rimase solo il legame profondo che li univa, un legame che andava oltre le parole e che prometteva un futuro pieno di possibilità.

Max ruppe il silenzio e disse ad Abigail:

"Non voglio che tu vada via da questa casa."

La sua voce, sebbene ferma, rifletteva una supplica che denotava il suo profondo desiderio di tenerla vicina. Abigail lo guardò, sorpresa dall'intensità delle sue parole, e nei suoi occhi si poteva vedere la lotta tra il desiderio di restare e il bisogno di trovare la propria strada.

"Max, non posso più essere qui... sento solo il bisogno di scoprire da solo chi sono, lo devo a mio figlio."

Max aggrottò la fronte e la sua voce tremò leggermente.

"Ma se quella scoperta significasse portarti via da me? Non posso sopportare il pensiero di perderti."

Fece un passo indietro, sentendo il peso della sua decisione.

"Non si tratta di perdermi, ma di ritrovare me stesso. Ho bisogno di riprendermi la mia vita e di scappare da così tanti drammi al tuo fianco. Tu ed io non siamo mai stati un matrimonio, rendilo conto."

Max abbassò lo sguardo, con il cuore pesante.

"Capisco, ma questo non rende le cose più facili. Voglio solo che tu sappia che avrai sempre un posto qui."

Abigail sorrise debolmente, percependo il calore delle sue parole.

"Bene."

Max, con la voce spezzata, fece un passo verso di lei, lo sguardo intenso e vulnerabile.

"Per favore, ti prego, perdonami. Non avrei mai pensato di implorare qualcosa del genere, ma non posso sopportare il pensiero di perderti."

Abigail, sorpresa dalla supplica di Max, sentì il suo cuore battere forte.

"Max, non si tratta di perdono. È troppo tardi per il perdono. Ho solo bisogno di questo tempo per capire me stesso e andare avanti. Voglio lasciarmi il dolore alle spalle."

Abbassò lo sguardo, lottando contro la tempesta di emozioni che lo sopraffece.

"Ma cosa succederebbe se questo tempo ti portasse via da me per sempre? Non sono un uomo che si arrende facilmente, soprattutto non a qualcuno come te."

Abigail fece un passo verso di lui, con voce dolce ma ferma.

"Non si può tornare indietro, Max. Voglio che tu capisca che questo è qualcosa che devo fare non solo per me stesso, ma per il bambino che sta per nascere. Nonostante tutto, tu sei il padre di mio figlio."

Max sentì un nodo allo stomaco. La debolezza che non aveva mai mostrato davanti a nessuno ora lo consumava.

"Sono sempre stato quello che controlla tutto, quello che non mostra debolezza. Ma tu... tu mi fai provare cose che non avrei mai pensato di poter provare. Non so come affrontare questa cosa che sento per te."

Lo guardò negli occhi, cercando il legame che non avevano mai condiviso.

"Non so cosa dire, le tue parole mi confondono e anche il tuo sguardo. Quello di mesi fa non era lo stesso."

Max annuì lentamente, anche se aveva il cuore ancora pesante.

"Quindi, promettimi solo che non ti dimenticherai di me. Che, qualunque cosa accada, ci sarà sempre un posto per me nella tua vita. Insisto nel chiederti perdono per tutto quello che ti ho fatto."

Abigail sorrise tristemente, percependo la profondità della loro unione.

"Ci sarà sempre un posto per te, Max. E, per il bene di nostro figlio, cercheremo di mantenere la festa pacifica. Prometto che io e mio figlio staremo bene."

Max le si avvicinò ancora di più, l'abbracciò e le sussurrò con voce rotta:

"Giuro che vorrei scappare dalla tua vita e lasciarti andare, ma ho così tanto peso sui piedi che non riesco a camminare senza inciampare."

Le sue parole commuovono Abigail al punto che per un momento dimentica la sua oscura prima notte di nozze.

Il cuore di Abigail si addolcisce quando sente le parole di Max. La tristezza e la disperazione che sente nella sua voce la commuovono profondamente. Sebbene lei stessa abbia a che fare con i propri demoni, non può fare a meno di provare compassione per lui.

"Mi dispiace, Abigail," dice, abbracciandola ancora più forte. "Non voglio essere la persona che ti fa sentire in questo modo. Ma non posso lasciarti andare. Non posso lasciarti andare in un posto sconosciuto. Timothy non si prenderebbe cura di te né ti proteggerebbe, e io sono disposto a farlo."

Abigail si allontana da lui e lo guarda negli occhi.

"Non nominare mio padre, mi vergogno della mia situazione", lo rimprovera sottilmente con disagio. "Sono l'unico che deve garantire la sua integrità. Le decisioni affrettate di mio padre mi hanno portato su un sentiero spinoso."

Max sa che ha ragione, ma non può fare a meno di sentirsi responsabile per lei.

"Lo so", ammette. "Ma non posso fare a meno di preoccuparmi per te. Non voglio che tu ti faccia male."

Abigail si guarda i piedi ed evita di incontrare il suo sguardo.

"Non posso prometterti che non mi faranno del male," dice tranquillamente. "Ma non posso nemmeno vivere la mia vita nella paura. Non credo più che mio padre mi tradirà di nuovo."

Max si contraddice con le sue parole confuse, che lo feriscono e lo riempiono di dolore. Rendendosi conto che Abigail gli è stata venduta da suo padre per saldare i suoi debiti, un senso di colpa lo dilania dentro. Il senso di colpa lo consuma dentro e sa che non potrà dimenticare quello che è successo.

Senza mezzi termini, Max si avventa su Abigail e suggella una promessa d'amore e di giuramento con un bacio sulla guancia, dove per il momento il dolore è sospeso. Abigail risponde a quel bacio con la stessa dolcezza.

Max, con le sue braccia forti, la prende in braccio e la porta nella sua stanza come se tenesse in mano una piuma. Lei è sorpresa dalla sua forza, ma resta in silenzio, godendosi il momento.

Mentre Max cammina lungo il corridoio, Abigail si sistema tra le sue braccia, avvolgendolo con le gambe e appoggiando la testa sul suo petto. Il battito del suo cuore le dice che è nel posto giusto, con l'uomo con cui inizia a sentire un legame saldo.

*****

Una volta raggiunta la stanza, Max la adagia delicatamente sul letto e si siede accanto a lei, guardandola negli occhi.

" Sei la donna più bella che abbia mai incontrato", le dice, accarezzandole teneramente la guancia. "E non riesco a immaginare la mia vita senza di te."

Abigail arrossisce e i suoi occhi brillano di eccitazione.

"Non riesco ancora ad amarti, Max," risponde, prendendole dolcemente la mano. "L'unica cosa che occupa la mia mente è questo bambino che è entrato improvvisamente nelle nostre vite."

Max l'abbraccia forte e, insieme, si immergono in un abbraccio pieno di tenerezza e impegno.

"Non posso credere che siamo qui, più sereni ora", sussurra Abigail, con gli occhi che brillano per l'eccitazione.

"Nemmeno io," risponde Max, accarezzandole teneramente il viso. "Ma quello che provo per te è reale e non c'è nulla che possa cambiarlo."

Abigail sorride, anche se una sensazione di disagio la prende quando sente Max parlare d'amore. La contraddizione della sua situazione non le sfugge: lui, che l'aveva costretta ad un incontro intimo senza delicatezza, ora si presenta come un romantico. È un gioco pericoloso e lei non può fare a meno di chiedersi come qualcuno così potente e apparentemente affascinante possa essere così contraddittorio.

Max, con la sua aria da ricco, sembra abituato a ottenere ciò che vuole senza considerare le conseguenze per gli altri. Tuttavia, Abigail sente che dietro la sua facciata c'è qualcosa di più oscuro. Non sa che, sotto quell'apparenza di successo e raffinatezza, si nasconde un gangster, un mondo di segreti e pericoli che non ha ancora compreso.

Man mano che le loro strade si intrecciano, la lotta interiore di Abigail si intensifica: da un lato, l'attrazione che prova per lui e, dall'altro, la sfiducia che cresce man mano che scopre le ombre che lo circondano. Il suo sorriso diventa una maschera, un tentativo di nascondere la sua confusione e la sua paura di fronte a un uomo che sembra avere tutto, ma che, in realtà, potrebbe trascinarla in un abisso dal quale non potrebbe uscire.

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