La dolce moglie del mafioso
Riepilogo
Una storia oscura e appassionata in cui l'amore diventa una pericolosa dipendenza. Immerse nelle profondità di un mondo oscuro, una giovane innocente si trova intrappolata in un labirinto di inganni e tradimenti. Il suo destino, sigillato dai debiti di suo padre, la porta tra le braccia di un uomo la cui fortuna nasconde un segreto sinistro. Dietro la facciata di successo imprenditoriale si cela un leader temuto, che governa un impero criminale con pugno di ferro. In questa trama avvincente, l'amore e il pericolo si intrecciano in una danza letale, sfidando i confini della moralità e mettendo alla prova i limiti del coraggio umano. Preparati per un'avventura epica che ti lascerà senza fiato.
Capitolo 1. Matrimonio forzato.
Il freddo della notte lo aveva penetrato fino alle ossa e gli dava un senso di impotenza e di desolazione. Abigail si preparava a diventare la moglie di Massimiliano Lombardo, un uomo che non aveva mai conosciuto e che presto sarebbe diventato suo marito. L’idea di unirsi a uno sconosciuto lo metteva in ansia, ma la sua situazione era ancora peggiore. Senza parenti che la sostenessero, aveva solo suo padre, un uomo intrappolato nei suoi vizi, che aveva deciso di consegnarla in cambio del pagamento dei suoi debiti.
Nella solitudine della sua stanza, Abigail pianse in modo incontrollabile, sentendo come la tristezza la stesse soffocando e rubandole le forze. La sua mente era un turbinio di pensieri, riflettendo sull'ingiustizia della vita che l'aveva portata a quel crudele bivio. Avrebbe voluto con tutte le sue forze scappare, fuggire da un destino che non aveva scelto, ma l'amore che provava per suo padre la teneva legata a quella straziante realtà. Sapeva che il suo sacrificio era il prezzo che doveva pagare per il benessere di colui che, nonostante i suoi difetti, era stato il suo unico membro della famiglia. Così, con il cuore pesante e la mente piena di dubbi, si rassegnò ad accettare il suo destino, disposta a sacrificare la propria felicità per l'amore di suo padre, anche se ciò significava rinunciare ai suoi sogni e desideri più profondi.
Abigail si ferma in cima alle scale e guarda suo padre con un misto di dolore e rabbia. L'atmosfera intorno è così pesante che sembra più un funerale che un matrimonio. Con il cuore che batte forte, scende coraggiosamente le scale. Quando arriva in fondo alle scale, si rivolge a suo padre con voce ferma e determinata.
"Papà, sono pronta per sposarmi", dice, fissandolo con lo sguardo. "Facciamo finita questa cosa."
"Mi dispiace, figlia. Ho perso e ti ho dato come garanzia. Per favore, spero che un giorno mi perdonerai," implorò suo padre, con la voce tremante per la disperazione. "Se non sposi Max, non solo perderò tutto, ma potrei perdere la vita! Lui ha pagato i miei debiti e tu sei il garante."
Abigail lo guardò fissamente, con il cuore che batteva forte.
"Non si può tornare indietro, tutto è perduto", ha risposto con voce piena di determinazione. "Dovrò sacrificare la mia felicità per i tuoi errori."
"Ma, Abigail, capisci la gravità della situazione. Max è la nostra unica via d'uscita", insisteva suo padre, pallido e sconvolto.
Suo padre la guardò con disperazione negli occhi, ma Abigail mantenne la sua posizione, determinata ad andare avanti con il matrimonio.
*****
Pochi minuti dopo...
Abigail decisa a sposarsi viene accompagnata dal padre, si recano all'anagrafe. C'era Maximiliano Lombardo, insieme al suo migliore amico e socio, Elliot Jones, un uomo che condivideva i suoi affari illeciti con la mafia. Lo sguardo freddo di Max incontrò lo sguardo dolce e ancora innocente di Abigail, una giovane donna di soli 19 anni che stava per intraprendere una strada difficile in giovane età.
"Non posso credere che stia succedendo tutto questo," mormorò Abigail, sentendo un nodo allo stomaco.
"È quello che è, figlia," rispose suo padre con tono rassegnato. "Non c'è altra opzione."
Max le si avvicinò con un sorriso arrogante sul volto.
"Ciao, Abigail. Pronta a fare il grande passo, vero? " disse, con voce dolce, ma con un sottotono minaccioso.
"Non ho scelta", rispose, cercando di mantenere la compostezza.
Elliot è intervenuto osservando la tensione:
"Dai, Max, lasciamo respirare la ragazza. Questo è un momento importante per lei."
"Certo, certo," rispose Max, senza staccare gli occhi da lei. "Ma ricorda, Abigail, a volte le decisioni più difficili sono quelle che ci definiscono."
"Benvenuti a tutti", ha detto il giudice, guardando la coppia con un'espressione neutra. "Siamo qui per sposare Abigail Lance e Maximiliano Lombardo. Hai qualcosa da dire prima di procedere?"
Abigail deglutì, sentendo il peso dello sguardo di Max su di lei.
"Solo..." cominciò, ma le parole gli soffocarono.
Max sorrise, interrompendolo gentilmente.
"Non c'è bisogno di parole, amore mio. Ciò che conta è l'impegno che stiamo per suggellare."
Il giudice annuì, impassibile.
"Allora Massimiliano e Abigail si accettano come marito e moglie, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà?"
"Sì, lo voglio," rispose Max con fermezza, mentre Abigail esitò ancora un momento.
"Sì, lo voglio," disse infine, con la voce appena al di sopra di un sussurro.
"Perfetto", disse il giudice, in tono quasi meccanico. "Per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie."
Max si rivolse ad Abigail con un sorriso trionfante.
"Vedi, tutto è andato come previsto."
Abigail sentì un brivido correrle lungo la schiena, chiedendosi se avesse davvero preso la decisione giusta.
"Sì, ma..." iniziò a dire, ma Max la interruppe.
"Non preoccuparti, andrà tutto bene. Adesso siamo una cosa sola."
Il giudice li fece allontanare e Max prese la mano di Abigail e la condusse verso l'uscita.
"Dai, abbiamo molto da fare. Questo è solo l'inizio."
Abigail lo seguì, sentendo che il vero duello era appena iniziato.
Abigail e Max fuggirono a bordo della loro lussuosa auto blindata. Mentre si sistemava sul sedile, Abigail lo guardò con la coda dell'occhio, sentendosi allo stesso tempo spaventata e infastidita. Max, notando il suo disagio, si sporse verso di lei, il suo sguardo intenso e penetrante.
"Sei mia moglie", disse in tono gelido, come se ogni parola fosse un promemoria della sua nuova realtà.
Abigail avvertì uno spasmo alla schiena, come se lui stesse proclamando che lei era di sua proprietà.
"Non sono un oggetto, Max," rispose, cercando di mantenere la voce ferma nonostante il disagio che la stava riempiendo.
Max sorrise, ma non c'era calore nella sua espressione.
"Lo so, Abigail. Tu sei molto più di questo. Ma ora dobbiamo comportarci di conseguenza."
Arrivarono immediatamente alla villa. Abigail guardava tutto in modo strano, come se tutto le fosse estraneo, anche se era un luogo pieno di splendore e lusso. Suo padre aveva delle proprietà, ma non era mai stato ricco come Max. Iniziò a girare per i diversi spazi della magione, mentre Max la seguiva, attratto dalla bellezza e dalla dolcezza della giovane donna. Non era mai stato vicino a una donna innocente come lei; Lui, che era sempre stato il cattivo ragazzo, duro e anche brusco con le donne.
"È impressionante, vero?" disse Max, rompendo il silenzio mentre osservava Abigail esplorare ogni angolo.
"Sì, è... diverso," rispose, incapace di nascondere il suo disagio. Non ero mai stato in un posto come questo.
Max si avvicinò un po' di più, con lo sguardo fisso su di lei.
"Non devi sentirti fuori posto. Questo è solo uno spazio; ciò che conta davvero è ciò che c'è dentro di te."
Abigail lo guardò, sorpresa dalla sincerità nella sua voce.
"Grazie, ma... non so se riuscirò ad abituarmi a tutto questo."
"Col tempo lo farai," disse Max, sorridendo enigmatico. "Devi solo lasciarti andare."
Sentendo queste parole, Abigail sentì il cuore battere forte, come se ogni battito risuonasse nel suo petto. In quel momento, la realtà della sua situazione la colpì con un'intensità travolgente: era sposata e ciò significava adempiere al ruolo di moglie. L'idea la riempì di un misto di eccitazione e paura, e le sue mani, fredde come il ghiaccio, riflettevano l'irrequietezza che si impadroniva della sua mente.
La pressione delle aspettative sociali e personali incombeva su di lei come un'ombra e il sentimento di paura si intrecciava con l'incertezza su cosa avrebbe significato questa nuova fase della sua vita. Riuscirà ad adattarsi a questo nuovo mondo? Sarebbe riuscita a trovare il suo posto senza perdere se stessa nel processo? Mentre i suoi pensieri correvano, Abigail si rese conto che, al di là dei dubbi, c'era una scintilla di speranza che cominciava ad apparire, un piccolo barlume che le sussurrava che forse, solo forse, avrebbe potuto imparare a lasciare andare e scoprire cosa stava succedendo davvero significava far parte di qualcosa di più grande.