Capitolo 3
Comprare? Dice sul serio? Ma non ho ancora detto nulla del genere. Я...
Per qualche motivo mi sento le gambe intorpidite, non riesco a stare in piedi, vorrei appoggiarmi a qualcosa, ma c'è... c'è solo lui. Adam. E non è a lui che dovrei appoggiarmi.
Pericoloso. Molto.
Mi gira la testa. Non riesco a vedere attraverso le lacrime.
Di cosa stavamo parlando? Di me che ho bisogno di soldi. Proprio così.
Ne ho davvero bisogno.
Fratello! Come ha potuto? È un idiota minorenne. Si è fatto coinvolgere da una compagnia e ha commesso un errore.
Ma non posso non aiutarlo. Devo farlo.
Devo convincere Agdamov ad aiutarmi. Beh, perché convincerlo? Voglio dire, non è che lui sia Ha già detto che lo comprerà?
Comprami...
Non so come osare dirlo. Mi tremano le ginocchia. Penso che mi metterà in ginocchio e mi darà una bella sculacciata. Senza alcuna sfumatura erotica. Come una sciocca bambina.
Eppure mi stanno trasportando.
- Potrei.... Sono... sono pronto.
E' terribile! Devo scappare, e sto solo creando altri problemi!
- Per cosa sei pronta, Eve?
- Tutto.
Avevo la bocca piena di saliva e la gola secca. Succede? Mi leccai le labbra, rendendomi conto all'ultimo momento della reazione di Adam.
- Ti darò i soldi, Eva. Solo che", fece una pausa, con la voce più bassa, più pesante, "dovrai lavorarli.
La sua mano mi circonda il mento, costringendomi ad alzare lo sguardo, dritto nei suoi occhi ardenti.
Ho di nuovo caldo, non voglio guardare, mi vergogno. Cerco di scappare, ma non ci riesco!
- Io... io... io..." balbetto di nuovo traditrice, volendo dire che è stato un errore, che non sono venuta per questo. Che non è così. Che volevo solo chiedere un prestito, perché nessun altro mi avrebbe aiutato se non lui.
E di nuovo una voce traditrice nella mia testa mi sussurrava che mi stavo ingannando. Volevo piacere ad Agdamov. Volevo attirare la sua attenzione. Volevo correre un rischio. Credo di averlo fatto. Ma non nel modo in cui volevo.
- Allora, Evangelina? È questo che volevi risolvere, vero? Sei venuta qui per offrirti a me? Vuoi che ti scopi?
Quelle parole mi fanno cadere la terra da sotto i piedi. Sento che gli occhi mi si stanno arrotondando, sono semplicemente sotto shock. Una cosa è pensarci, un'altra è sentirlo dire ad alta voce.
Semplicemente... mostruoso! Ma... sapevo che Agdamov era un mostro, no?
- Sei pronta a fare la puttana, Eva?
Rispondere, umiliare di proposito, fare il prepotente....
- Io... non..." Chiudo gli occhi, incapace di guardarlo ancora. Deglutisco di nuovo, leccandomi di nuovo le labbra, rendendomi conto solo allora di quello che potrebbe fargli.
Voglio dire, sento che è... che è nervoso. No, non lo è. È eccitato. Molto eccitato. Pensavo fosse lusinghiero, è bello quando l'uomo di cui sei segretamente innamorata ti desidera.
Non è affatto così. E mi fa venire voglia di piangere.
- Allora?" mi ringhia di nuovo, spaventandomi. - Cosa?
- Già...