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CAPITOLO 7

ALEXANDER'S POV

Quando mi sono girato per porgerle l'estratto lei mi stava fissando sbigottita. Non mi sorprende, Eric mi aveva detto che non la lasciavano mai uscire dalla tenuta. Le porgo la boccetta lei la prende e la beve, poi prendo la giacca e lo zaino.

«Perfetto, vedrai che tra un'ora le macchie viola non ci saranno più» lei rimane in silenzio e continua a fissarmi stupita. La sua espressione non è molto differente da quella che ho potuto scorgere una volta atterrati per arrivare qui. I suoi occhi verde smeraldo mi scrutano con enorme curiosità, non penso abbia mai visto un altro immortale utilizzare il proprio potere al di fuori della sua famiglia. Distoglie lo sguardo da me solo per appoggiare meglio la schena alla parete e sistemarsi una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi dietro l'orecchio destro. È come se stesse cercando di rielaborare l'accaduto. Quando si sistema sul suo giaciglio continuo:

«Perché non ti permettevano di uscire dalla tenuta?», i suoi occhi improvvisamente si incupiscono

«Non è che non uscivo.....potevo farlo se svolgevo un incarico....» risponde cercando di chiudere il prima possibile l'argomento.

«Non ti facevano usare il tuo elemento se non all'interno delle mura perimetrali» continua a guardare il pavimento fingendo che la domanda non la infastidisca.

«Te lo ha detto Eric?» domanda dopo un attimo di esitazione.

«Si , era molto frustrato, discuteva spesso con Edward per questo» il suo sguardo confuso si posa sul mio visibilmente disorientato, non mi sorprende che ne sia all'oscuro, non avrebbe mai approvato di essere l'oggetto di litigio tra suo fratello e i suoi genitori.

«Non mi hanno mai risposto esplicitamente a questa domanda.......però penso dipenda dal mio demone. Dicono che è troppo pericoloso e ampio quando si sprigiona. Pare ci sia stato un incidente quando ero piccola ma io non ne ho memoria.»

«Eri di cattivo umore dunque» cerco di sdrammatizzare

« Ricordo solo che stavo facendo pratica con Eric, poi ho un vuoto.» il suo sguardo torna a posarsi su un angolo indistinto della sorgente termale.

«Ti hanno veramente chiusa in casa per vent'anni della tua vita senza darmi una spiegazone?» sospira visibilmente irritata dal riemergere dell'argomento.

« Parlando d'altro, voglio venire con te alla ricerca dei nostri fratelli.»

« Si. Come no» vorrei ridere ma il suo sguardo e il suo tono sono seri.

«Ci sono troppi impedimenti, non c'è verso che tu possa venire con me principessa» sentenzio sospirando a mia volta.

« Ti sbagli.»

«Come?»

«Le nostre famiglie hanno fatto un patto: amici finché la missione non finisce. Anche se non accetterai la proposta da me non credo che ora che Nik è sparito tu possa stare serenamente in viaggio per conto tuo.»

«Non sono affari tuoi in ogni caso, se hai tutta questa energia per discutere dovresti usarla per tornartene a casa chiusa nella tua torre.»

«Dimostrami che hai un piano migliore del mio e farò come dici.»

«No, vedi non funziona così....» se nessuno glielo ha spiegato fino ad ora, è giunto il momento che qualcuno lo faccia.

«Cosa intendi? Io voglio solamente...» non ha letteralmente idea di quello di cui sta parlando;

«Ritrovare tuo fratello, smetti di ripeterlo come fosi un disco rotto...le tue buone intenzioni non faranno il lavoro sporco per te, hai mai fatto una missione di classa S?» le domando giusto per accertarmi di un informazione che già ho.

«No ma..se mi aiuti...» sento di nuovo l'emicrania attanagliarmi la testa, sarà una lunga giornata..

«Se vuoi sopravvivere e trovare tuo fratello dovrai usare il tuo demone.» cerco di spiegarle con calma,

«Si può sapere perché ti sei fissato suq uesto argomento? » il suo tono è visibilmente irritato.

«Te ne parlo ora perché non usando tutto il tuo potere sarai più debole e non riuscirai a sopravvivere, quanto ne hai usato fino ad ora, il cinque? dieci percento? Meno di un'ora fa stavi per tirare le cuoia, così giusto in caso avessi un'improvvisa amnesia. Facciamo così, ora è quasi sera, fermiamoci qui, pensaci bene fino a domani mattina . Se questa è la condizione in cui vuoi partecipare non farti trovare al mio risveglio.»

Ho mandato Ashley a dormire. Penso che non si sia realmente resa conto di dove si trova, qui o uccidi o sei ucciso, non importa il "come" e il "perché", se vuole salvare suo fratello dovrà dimenticare il codice di mamma e papà e cominciare a difendersi come si deve. Ho fame. Col pretesto di andare e tornare prima che lei se ne accorga, lascio la grotta e mi inoltro nella foresta. Se il mio olfatto non mi inganna, ci dovrebbe essere un cucciolo di capriolo a circa 2km di distanza da qui, ci vorrà un attimo. I miei occhi si adattano immediatamente al buio. Man mano che mi avvicino l'odore si fa sempre più intenso ma purtroppo mi rendo conto troppo tardi che non sono l'unico a puntare quella preda: a pochi metri dal capriolo un raro esemplare di Tigri scarlatte mi taglia la strada, per un pelo riesco a schivarla e subito la colpisco evitando che azzanni il cucciolo.

Queste tigri sono animali forti e di corporatura resistente: vengono chiamate in questa manierain quanto quando hanno fame i loro occhi da gialli diventano di un rosso intenso. Delle ghiandole apposite poste nella gola producono un particolare veleno che si concentra sulle zanne e mischiandosi alla saliva viene rilasciato al momento del morso. Uccide in 30 minuti.

Il mio problema fondamentale in questo caso non è evitare un attacco a me diretto, ma evitare che infetti il capriolo, che comunque vada lo scontro, dopo che l'avrà morso sarà immangiabile. E visto che i guai non vengono mai da soli mi rendo conto che il branco nel frattempo ci ha raggiunto. La situazione si fa interessante, di solito sono animali solitari, perché sono in gruppo? La cosa che più mi spaventa al momento è che non le ho percepite, quindi vuol dire che sono in grado di celare la loro presenza, cos'altro sapranno fare? Mi accerchiano velocemente e mi attaccano tutte insieme. Non sono al mio livello, ma sono molto resistenti, nonostante continui ad attaccarle non accennano segni di stanchezza. Non ho idea di quanto tempo sia trascorso da quando è iniziato questo scontro ma quelle bestie non prendono alcun genere di danno. Proprio quando decido che è arrivato il momento di lasciar perdere vedo Ashley venire verso di me, perfetto, un problema in più.

Nonostante lei si stia avvicinando alle tigri loro non sembrano accorgersene. Ad un certo punto chiude gli occhi e quando li riapre le appare un sigillo a forma di croce con tutte le sfumature color fuoco intorno all'occhio sinistro e entrambe le iridi degli occhi diventano di tonalità scarlatta molto intensa al centro. La pupilla nera presenta delle venature gialle, il sigillo al collo comincia a brillare dei medesimi colori e un altro nero compare come una spirale lungo tutto il braccio destro. Quando si combatte infatti, i demoni manifestano mostrano la loro presenza sul corpo dell' ospitante. Per farla breve danno in prestito le loro capacità cichiedendo in cambio le così dette "concessioni", senza le quali i demoni non collaborano. L'espressione "patto con il diavolo è più che appropriata" non sono concesse né garanzie né ripensamenti, o vita o morte. Quest'ultima può essere definitiva o temporanea, nel suo caso il demone si impossessa prima del suo occhio sinistro e dopo qualche minuto del destro ma a che vantaggio? Nonostante il demone sia molto doloroso da controllare se non allenati, permette agli ospitanti alcuni benefits extra, non saprei dire qual'è il suo. Alcuni permettono su richiesta di vedere una manciata di secondi nel futuro, o predire il momento della morte al momento della constatazione (quindi la previsione potrebbe anche cambiare nel tempo). Ma non tutti i privilegi sono legati al combattimento: alcuni demoni su contratto permettono di analizzare lo stato di salute altrui o addirittura vedere predisposizioni fisiche come problemi congeniti di ogni natura, altri invece permettono addirittura di curarli.

Un'aura intensa di energia investe me, le tigri e tutto sembra rallentale improvvisamente , dura pochi attimi, immediatamente le tigri la percepiscono e terrorizzate provano a scappare ma è inutile. Tante sue sagome ci camminano intorno lentamente in cerchio. Una dietro l'altra ci fissano senza mai distogliere lo sguardo: tutto diventa buio. La mia concentrazione è completamente imprigionata da quella visioni, non vedo altro se non quelle, ci sono solo io e le sagome blu luminescenti. Più le fisso, più mi rendo conto che stanno man mano accelerando, come se fossero però il loro passo mantiene sempre la stessa andatura. Il tempo di chiudere e riaprire gli occhi ced è tutto svanito nel nulla, subito le tigri cominciano ad attaccarsi inspiegabilmente a vicenda. Dopo all'incirca una decina di secondi svengono. Ora capisco perché è lei e non Eric il prescelto. Il potere che lei ha messo in quello sguardo, per un solo sguardo è fuori da ogni aspettativa , le tigri sono svenute dal terrore. Tutta l'azione è durata solo pochi minuti e lei, nonostante l'intensità dell'attacco non sembra neanche essersi affaticata un un minimo tenendo anche in conto che le sue condizioni non siano delle migliori.

E poi c'è lui, non so come ho fatto a non accorgermene per tutto questo tempo, è circondato da un'energia vitale spaventosa che lo ingloba interamente, colorata di un'ira spietata, morte, ingordigia, furia, priva di emozione e scrupoli, se dovessi dargli un colore sarebbe nero con sfumature viola scuro e marrone. Ecco, lui deve appartenere alla categoria dei Killer, con questo non voglio dire che l'aura dei mercenari sprizzi voglia di vivere e altruismo ma di certo non è così oscura come la loro. Con estrema disinvoltura si alza da un tronco d'albero mozzato e si avvicina a noi.

«Lui è Snow» la voce di Ashley interrompe ogni mia constatazione.

«Bene, credo di doverti un ringraziamento questa volta», ora resta solo da capire come mai questi due si conoscano.

«Il solito egocentrico, abbiamo un accordo quindi?» direi che dopo quello che ho visto non è il caso di farla innervosire.

«Beh si, abbiamo un accordo Ashley, sempre che riusciamo a uscire da questa situazione si intende.»

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