Come Chandler e Joey
KYLE
"Non ci posso credere che ci ha invitato ad una festa, è stato più facile del previsto!" Disse Michael mentre tornavamo al dormitorio maschile.
Già, era stato davvero troppo facile.
"C'è qualcosa di strano in questa storia." Dissi e lui mi si piazzò davanti e continuò a camminare all'indietro.
"Amico, niente di strano. Hai fatto colpo! Capisci che il gioco è fatto? Torneremo a casa davvero prima del previsto!" Sorrise soddisfatto.
"Si, ho fatto colpo. Ma non su di lei Michael. Sulla sua amica." Tirai fuori dalla tasca le chiavi per aprire la porta della nostra stanza.
"Cosa? E perché mai lo pensi?" Disse.
"Era palese, Michael. Jade non mi guardava come se le piacessi, aveva uno sguardo indifferente. Anzi, in realtà credo che non mi sopporti. E poi ho visto come mi stava guardando la sua amica, e lei era decisamente interessata a me." Aprì la porta ed entrammo nella nostra camera.
"Beh, io credevo che fosse interessata a me e che sarebbe stato un appuntamento a quattro, ma tralasciando ciò... Puoi comunque approfittare della situazione e provare a conoscerla come amico."
"Sì, hai ragione. Infondo ho già conquistato mezzo campus femminile, perché lei non dovrebbe innamorarsi di me?"
Michael alzò le spalle e si lanciò sul suo letto.
"Certo che sei furbo." Disse. "Perché?"
"Perché tu non sei davvero così, serio e tenebroso, lo stai facendo solo per attirare le ragazze." Un ghigno divertito mi spuntò sulla faccia. "Tu non sai niente di me, Michael. E se pure avessi ragione sono sicuro che quello che sto facendo funzionerà al 100%." Michael distolse lo sguardo e sospirò.
"Non posso deluderlo Michael, non questa volta. Ho intenzione di fare del mio meglio." Lui annuì. "Sono sicuro che ce la farai." Disse. "Ricordarmi il motivo perché mio padre si fida di te?" Chiesi.
"Non ti devo spiegazioni Kyle, io me lo merito il posto nel regno di tuo padre, è così e basta." Alzò gli occhi al cielo.
"Ecco ora si che sei cattivo." Risi e mi stesi sul mio letto.
"Sai che oggi sentivo alcune ragazze dire che assomigli a Johnny Depp da giovane?" Sorrisi. "La versione migliore, aggiungerei."
Michael alza gli occhi al cielo.
"Egocentrico figlio del diavolo." Sussurrò.
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Nel pomeriggio iniziai ad elaborare un piano per conoscere meglio la mia preda. Accesi il mio computer e iniziai le mie ricerche sulla presunta ragazza che sarebbe potuta essere la nuova protetta di mio padre.
Io fui uno dei primi ad arrivare nel suo regno, e anno dopo anno iniziai ad odiare sempre di più i nuovi arrivati, a cui mio padre regalava tutte le attenzioni per poi sostituirli con qualcun altro il mese dopo.
Altri prima di me avevano fatto il mio stesso lavoro, recandosi sulla terra per portare - o meglio, rapire- i nuovi talenti che mio padre scopriva, conquistando la loro fiducia e convincendoli ad entrare nelle grinfie dell'Inferno. Perché nonostante i poteri di mio padre, il regno delle anime dannate prevedeva che una persona potesse entrarci soltanto per due ragioni: se era un peccatore, o se esprimeva la volontà di entrarci.
Quando avevo solo cinque anni fui convinto ad entrare nel regno di Lucifero da uno dei suoi seguaci che si finse mio amico, e invece senza saperlo mi stava allontanando dalla mia famiglia per sempre. E io, essendo solo un bambino con molta fantasia, espressi la volontà di entrare nell'inferno non avendo la più pallida idea di cosa mi aspettasse.
Jade Thompson comunque, sembrava essere particolarmente speciale.
Aveva 18 anni e veniva dall'Oregon. Aveva 900 followers su Instagram, social dove postava spesso foto del suo labrador e foto in cui metteva in risalto i suoi occhioni azzurri e suoi capelli biondi. Era cattolica, cantava nel coro della chiesa tutte le domeniche e prima di iniziare il college faceva volontariato negli ospedali nel reparto bambini malati di cancro.
Cavolo. Quella ragazza era un angelo, e non in senso buono.
"Michael" Dissi, e il ragazzo alzò la testa dal suo computer per ascoltarmi.
"Ti sbagliavi, non sarà facile come pensavi, credo sarà invece più difficile del previsto."
"Non dire così, sei la copia di Johnny Depp cavolo! Puoi conquistare davvero tutte le ragazze." Disse e mi scappò una risata. Diedi un'occhiata al suo computer e lo guardai scioccato.
"Stai davvero studiando?" Lui alzò le spalle. "Come pretendi di rimanere qui per tanto tempo e non studiare un tubo? io sono responsabile al contrario tuo. Per questo tuo padre mi adora." Disse e alzai gli occhi al cielo. "Siamo qui per una missione importante, non per studiare."
Michael si girò verso il suo computer e continuò a scrivere. "Tu hai una missione, io sono qui solo per evitare che tu combini casini, quindi posso fare ciò che voglio." Sorrise e io lo incenerì con lo sguardo.
"Odio il fatto che mio padre ti abbia mandato qui con me." Affermai e lui fece una faccia offesa. "Non dire così! Possiamo essere anche noi un duo iconico, come nei film o nelle serie TV!" esultò. "Si, certo." Dissi.
"Andiamo! Possiamo essere come Harry e Ron, o come Scott e Stiles, o... come Chandler e Joey!"
Ma mio padre non mi poteva far accompagnare da qualcuno di intelligente?