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Introduzione 2 Settembre 2009

Mi chiamo Gijsbert Hill, credevo di sapere tutto della vita, ma mi sbagliavo. Sono cresciuto con la convinzione che i sogni si possono realizzare, basta solo volerlo, ma se c'è una cosa che ho imparato è che spesso, per realizzarli, paghi un caro prezzo e certe volte con quello che si ha di più caro. Una lezione che credevo di aver imparato diciassette anni fa, quando lo incontrai per la prima volta, ma non sapevo quanto mi stessi sbagliando, quello era stato solo l'inizio di tutto e la mia lezione l'ho finita di imparare la settimana scorsa pagando il prezzo più caro. Sono cresciuto nel Maine, a Blue Hill, da una famiglia facoltosa, ma non l'ho mai sentita veramente casa mia, ho sempre odiato quella piccola cittadina e credo che molti miei coetanei direbbero la stessa identica cosa. La gente di Blue Hill è chiusa nel suo mondo, con una vita abitudinaria, amanti della pesca, amano la montagna e si radunano ogni sabato sera da Marlintini's, un luogo perfetto per una cena informale in famiglia e per gustare la specialità della casa: Vongole fritte, accompagnate da patatine fritte. In inverno i cittadini di Blue Hill tifano per le squadre di Basket e nuoto del liceo Harbor, mentre in estate, prediligono le partite all'aperto di Baseball e Softball. Ma la cosa più bella di questa città è che sono tutti uniti in un unico collettivo, ci conosciamo tutti quanti. La mia storia comincia il 2 settembre del 2009, con l'arrivo a Blue Hill di una nuova ragazza. Prima di quella data, la mia vita era diversa, come un qualsiasi "normale" adolescente, avevo poche cose a cui dover pensare: gli amici, la musica, i voti a scuola, realizzare i miei sogni e cercare di non far scoprire i miei tradimenti alla ragazza che frequentavo a quel tempo. Ma di lì a poco, la mia vita, sarebbe stata stravolta... ma questo ancora non potevo saperlo...

Mi chiamo Raina Hayes e la mia storia comincia il 2 Settembre del 2009, è una data che non avrei mai più dimenticato, non solo perché quel giorno ho messo piede per la prima volta a Blue Hill ma perché, di lì a poco, la mia vita sarebbe stata completamente stravolta, ma questo non potevo ancora saperlo, in quel momento sapevo solo che mi ero ritrovata catapultata in quella cittadina sperduta nel nulla, perché mio padre, da un giorno all'altro, senza nemmeno interpellarmi, aveva deciso di trasferirsi. Prima di partire avevo fatto delle ricerche su Internet e avevo appreso che Blue Hill era una piccola cittadina situata nello Stato del Maine, nella contea di Hancock, dove si contavano solo 950 anime. Sapevo che l'economia della città si basava sulla vendita del legname ed era meta turistica per escursionisti e amanti della pesca, ed era anche considerata una delle città più piovose della costa orientale. Ricordo che giunta in città, seduta sul sedile del passeggero accanto a mio padre, presi ad osservare in rigoroso silenzio, attraverso il velo della pioggia che si infrangeva sui vetri dell'auto, il paesaggio che mi sfrecciava davanti, tra un misto di curiosità e sconforto. Un'insegna scavata nella pietra, sorretta da un tronco di legno intagliato, raffigurante un orso gigante, mi aveva dato il benvenuto in città. Non sapevo il motivo, ma quell'orso mi aveva resa "inquieta". Era tutto così nuovo per me. Fino a poche ore prima vivevo in una grande città metropolitana, con circa 8 milioni di abitanti, avvolta dai grattacieli. Guardandomi attorno ricordo che provai un vuoto dentro di me quasi soffocante, in quella piccola cittadina non mi sentivo a casa, non dico che la odiassi, ma non mi piaceva, ma stetti ben attenta a non esprimere le mie rimostranze ad alta voce, mio padre, conoscendolo, non l'avrebbe tollerato.

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