8) possiamo!
Punto di vista degli autori
"Dimitri abbiamo bisogno di tutta la storia di quel posto. Di chi era il castello e se possibile anche di lei".
Vincent ordinò a Dimitri.
"L'ho già fatto, re. Abbiamo controllato tutti i libri storici al riguardo. Ci siamo anche informati presso i nativi e alcuni dei nostri vampiri che sono più vecchi di noi".
Dimitri dichiarò e il trio annuì impressionato, Dimitri era perfetto nel suo lavoro ed era il motivo principale per cui era il loro beta.
"Ma ci hanno detto che questo posto è stato abbandonato per secoli, anche prima che voi tre nasceste".
Il trio rimase scioccato. Loro non appartenevano a questo posto, perché dopo aver avuto a che fare con il clan delle loro madri, Robert si era trasferito qui e aveva costruito il suo impero in questo paese lontano dalla sua madrepatria. Era l'epoca in cui si stavano formando molte nazioni.
"Quel castello fu occupato dagli inglesi per decenni e dopo di loro da molti stranieri, ma quella statua era lì anche prima... Molti di loro la tenevano lì perché ammiravano la sua bellezza e molti dovevano tenerla lì perché non potevano spostarla".
Dimitri spiegò ulteriormente.
"Significa che la nostra compagna è nata prima di noi. È più grande di noi".
Disse Nicolai incredulo.
"Sì, mio re... I dati che abbiamo ottenuto indicano che ha almeno mille anni... Ma nessuno sa chi sia o a chi appartenga. Forse le persone che la conoscevano sono morte perché nessun vampiro conosce qualcosa o qualcuno come lei..."
"È tutto quello che hai..."
Chiese Vincent mentre Lucifero era immerso nei suoi pensieri.
"Sì, mio re... E' molto difficile trovare la storia di una persona soprannaturale perché nessuno la registra. E le persone hanno l'abitudine di scrivere la storia secondo il loro punto di vista, la maggior parte delle storie sono di parte. Non possiamo dire quale sia quella sbagliata e quale quella giusta..."
"Ora puoi andare..."
Vincent lo lodò e Dimitri annuì con gratitudine e se ne andò.
"Mille anni, mi stai prendendo per il culo, amico..."
Nicolai imprecò.
"Hai capito? Lei è in gabbia da quasi mille anni...".
"La smetti di comportarti come un bambino del cazzo, Nicolai? Non ha importanza ora, l'unica cosa importante ora è come faremo a rompere questa cazzo di maledizione..."
Lucifero ringhiò.
Erano due giorni che Agnes cercava di spezzare la maledizione, si era fatta aiutare da tutte le streghe che conosceva nel modo più discreto possibile per assicurarsi che non uscisse nessuna parola, ma tutto è stato inutile perché non è riuscita a trovare nulla.
D'altra parte Vincent si stava assicurando che la nonna ed Eliana non lo scoprissero. Il potere di Eliana non funzionerà su di loro ma la nonna non starà tranquilla se lo viene a sapere. Farà qualcosa per ferire loro e il loro compagno. Loro possono farle del male, ma a causa di loro padre si sono sempre controllati. Erano sicuri che queste due donne gli avrebbero creato dei problemi, quindi era meglio tenerle lontane dal loro compagno.
"Cosa facciamo adesso... Abbiamo provato di tutto ma niente ha funzionato fino ad ora..."
Nicolai non era mai stato così frustrato in tutta la sua vita.
"Agnes ha detto che è qualcuno di potente... E se lo è, come ha fatto a finire così? Chi le ha fatto questo..."
"Sì, sono sicuro che è potente, perché nemmeno Agnes è riuscita a spostare la sua statua con i suoi incantesimi. Per migliaia di anni è rimasta in un posto e nessuno è riuscito a spostarla... Tranne noi..."
Dichiarò Vincent.
"Perché siamo compagni..."
"Cosa stai cercando di suggerire, Vince..."
Chiese Nicolai allarmato.
"Se riusciamo a spostarla, forse possiamo anche spezzare la maledizione. Dopo tutto ha reagito a noi dopo tanti anni. E' una prova che abbiamo un legame, forse possiamo controllare il suo potere..."
Rispose Vincent, non ne era ancora sicuro. Era solo una teoria.
"E come dovremmo fare?..."
Nicolai sgranò gli occhi.
"Ci deve essere qualcosa, ci deve essere..."
Nicolai si schernì alle parole di Vincent.
Si alzò dal suo posto con il suo bicchiere di alcol in mano.
"Non darci false speranze, Vince. Sai quanto conta, hai visto che tutte le streghe hanno fallito".
Nicolai schiacciò il bicchiere nel suo pugno che gli fece sanguinare la mano.
"Cazzo, la voglio..."
Ringhiò e gettò il vetro rotto sul pavimento. Non si accorse quando alcune gocce del suo sangue caddero sulla statua.
"Pensi che non la vogliamo. Siamo tutti nella stessa situazione, Nicolai, quindi non comportarti come un adolescente del cazzo...".
Vincent ringhiò di rimando.
Chiamarono la cameriera e le ordinarono di pulire il casino che Nicolai aveva creato.
Le sue mani erano completamente guarite ormai.
La cameriera pulì il pavimento e si girò verso la statua per pulirla, visto che era sporca di sangue.
Quando stava per toccarla, tutti e tre ringhiarono all'unisono.
"Non toccarla..."
La cameriera trasalì al suo posto e fece rapidamente un passo indietro.
"Mi dispiace tanto, mio re... Stavo solo pulendo il sangue che c'era sopra. P_per favore perdonatemi..."
Cominciò rapidamente ad implorare per la sua vita, sapeva che il trio non avrebbe esitato ad uccidere un omega come lei.
"Vattene..."
Sentì un ringhio arrabbiato e corse rapidamente fuori dalla stanza per la sua vita.
Lucifer si alzò dal suo posto e si diresse verso la statua, tirò fuori un fazzoletto dalla tasca e stava per pulire il sangue dal suo viso ma si bloccò al suo posto quando notò qualcosa e i suoi occhi brillarono di speranza.
"Vincent ha ragione, possiamo spezzare la maledizione..."
I loro occhi scattarono verso Lucifero quando lo disse.