Capitolo terzo
Rosalyn POV
"MAMMA HO DETTO NO!!!!"
Potevo sentire l'intera casa tremare sotto i miei piedi dalla potenza del tono alfa nella voce di Alessandro
"Giovanotto non osare alzare la voce con me!"
La sua espressione facciale cambiò dalla rabbia al rammarico in pochi secondi
"Mi dispiace mamma non volevo urlarti contro ma sai cosa ti hanno fatto quelle persone non posso permetterti di tornare lì e se vai dovrò venire con te e non credo che riuscirò a controllare la mia rabbia con loro" disse
"Lo so cara ma starò bene e non sarà così lungo saremo lì solo per un mese inoltre non vedo mio fratello da 17 anni non posso non andare al suo matrimonio in più hai bisogno di incontrare tuo zio voi ragazzi comunicate solo per telefono, non è che vivremo bene, inoltre avrò Mi bambino (il mio bambino) al mio fianco ogni passo del cammino starò bene." Ho insistito
"E lui?"
Chiese Alessandro con il disgusto nella voce, sapevo che si riferiva a suo padre
"E lui?" Chiesi
"Non ci sarà, dopotutto è il suo branco e zio Michael è il suo beta, voi due siete destinati a incontrarvi prima o poi, pensi di poterlo sopportare e se scopre che sono suo figlio, non è esattamente facile da nascondere, da come parli sembra che io possa passare per il suo gemello, uno sguardo e saprà che sono suo, non che mi importi, ma so che vorrà delle risposte"
Ho pensato a quello che ha detto Alessandro e ha ragione, potrebbe passare per il gemello di Ke'shaun, è l'immagine spaccata di suo padre, l'unica cosa che ha preso da me è il colore della pelle e so che nel momento in cui arrivo tutti gli altri lo vedranno.
"Attraverseremo quel ponte quando arriveremo, tesoro, non preoccuparti di questo, raccogli le tue cose e partiamo lunedì, parlerò con l'alfa e la luna dopo la festa di sabato per avere il permesso di partire".
"Ok, Voglio bene alla tua mamma (ti voglio bene mamma)" disse baciandomi la fronte prima di salire le scale
"Ti amo anche il mio prezioso ragazzo" risposi con un sospiro, avevo il mio lavoro da fare.
Il paio di giorni successivi passarono senza intoppi con la stessa routine quotidiana. Ora era sabato sera e Alessandro ed io ci stavamo preparando per la festa di Luna. Avevo chiamato all'inizio della settimana chiedendo un incontro con loro dopo aver chiesto il permesso di andare in California per il matrimonio di mio fratello. Ora sono sul divano in soggiorno ad aspettare che Alessandro scenda le scale per poter partire.
"Alessandro sbrigati che faremo tardi alla festa perché ci vuole così tanto?" Ho gridato
"Mamma hai visto il mio cappotto, non riesco a trovarlo da nessuna parte"
"È nell'armadio vicino alla porta ora sbrigati e scendi le scale così possiamo andare sai come la penso sulla puntualità".
"Va bene sarò lì in un minuto"
Mi alzai per tirare fuori la macchina dal garage e quando fui fuori dal vialetto Alessandro stava chiudendo la porta d'ingresso e si dirigeva verso la macchina. Il tragitto fino alla pack house fu molto breve, erano solo 10 minuti di macchina o 25 minuti a piedi, quando arrivammo la doccia era già iniziata e la casa era piena di gente. Ho parcheggiato la macchina e sono entrato. Alessandro uscì per andare a parlare con i suoi amici e io andai a posare i nostri regali sul tavolo, poco dopo luna Gabriella si avvicinò a me tirandomi in un abbraccio stritolante mi congratulai di nuovo con lei per la gravidanza e andammo in giro a parlare con la gente e a goderci la festa.
Erano ormai le 22:00, la festa era finita e mi stavo dirigendo verso l'ufficio dell'alfa per il nostro incontro insieme ad Alessandro. La luna era andata a letto perché si lamentava dei suoi piedi gonfi e si sentiva stanca. Bussai alla porta dell'ufficio dell'alfa ed entrai quando lo sentii dire "entrate", era seduto intorno alla sua scrivania a fare del lavoro d'ufficio, un sorriso genuino si fece strada sul suo viso quando alzò lo sguardo e ci vide
"ah Rosalyn e Alessandro entrate, accomodatevi, come state?
"Stiamo bene" risposi
"Allora, avete richiesto un incontro con me, c'è qualcosa che non va? Avete qualche problema con i membri del branco o con altri super-naturali o si tratta di affari?"
"No no niente del genere alfa tutto va bene volevo solo chiederti il permesso di andare in California lunedì mio fratello si sposerà tra un mese e la sua compagna mi ha chiesto se potevo aiutarla ad organizzare il matrimonio".
"Oh ok capisco bene hai il mio permesso di andare comunque rosa sai che sei come una figlia per me e conosco la tua storia con il tuo vecchio branco quindi voglio che tu stia attenta ok e se qualcosa dovesse andare storto chiamami e sarò lì in un attimo per riportarti a casa ok?"
"Sì" risposi
"Bene" disse lui
"Prenditi cura di tua madre per me ok figliolo" disse rivolgendosi ad Alessandro
"Sì zio" rispose Alessandro.
Dopo aver parlato ancora un po', Alessandro ed io lasciammo la pack house e ci dirigemmo verso casa per riposarci e finire di preparare il nostro viaggio. Sospirai mentre mi allontanavo dalla casa del branco, la California stava arrivando.