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Capitolo 3 A CASA DELLE SORELLE

- Tesoro, ho trovato questo test di gravidanza in bagno”, disse la mia matrigna a mio padre, porgendogli un test di gravidanza.

Mio padre prese il bastoncino in mano, molto sorpreso, guardando la mia matrigna e me, che in quel momento stavamo entrando nel suo ufficio. Io rimasi inerte sulla porta, anche se non ero tranquilla nel vedere mio padre così sorpreso, ma sapevo di essere la sua preferita, perché ero dolce e molto innocente e mio padre sapeva che non mi mettevo mai nei guai, dato che ero l'opposto della mia sorellastra, che era una ragazza un po' pazza.

- Figlia Keira, voglio che tu mi dica di chi è questo test e spero che tu non mi menta - mi disse mio padre mentre la mia sorellastra entrava in ufficio.

- Papà, non guardarmi, per chi mi hai preso? Sono molto rispettabile e lo sai”, rispose Melody.

- Allora sei solo tu Keira, dimmi, questo test è tuo?”, chiese mio padre.

Non osavo rispondere a mio padre in quel momento, perché, pur sapendo di essere la sua amata figlia, essendo incinta di uno sconosciuto, sapevo che a mio padre non sarebbe piaciuto e temevo che si sarebbe arrabbiato con me.

- Vedi caro, quella tua figlia è uscita con sua madre, le piace sedurre gli uomini senza pensare alle conseguenze, ma è successo, questa volta c'è stata una conseguenza molto brutta per la nostra famiglia - commentò la mia matrigna.

-

- Lasciate stare mia madre, lei non c'entra niente, vostra figlia e la mia amica mi hanno drogato e lasciato in una stanza da solo - ho urlato loro.

- Ma cosa dici, stai dando la colpa a tua sorella perché hai delle cattive abitudini? E poi non parlarmi così, non è colpa mia se ti piacciono gli uomini - mi urlò la matrigna.

- Keira, chiedi subito scusa a tua sorella e a tua madre”, mi urlò mio padre.

- No, papà, mi dispiace, ma non lo farò”, risposi.

- Merda, Keira, parlerò con Adrian, deve prendersi cura di te e di tuo figlio”, disse mio padre.

- Adrian non è il padre del mio bambino”, risposi.

- Allora dimmi chi è il padre di quel bastardo? - mi chiese mio padre,

- Papà, non so chi sia il padre, mi hanno corretto il bicchiere e quando mi sono svegliata ero nuda nel letto e accanto a me c'era uno sconosciuto che dormiva”, dissi a mio padre piangendo, perché quella era la cosa più difficile che avessi mai dovuto fare.

- Keira, sei la vergogna della famiglia, non ti permetterò di restare in casa, voglio che tu te ne vada oggi stesso, non posso permettere che i nostri amici sappiano che mia figlia è una ...., è difficile per me anche solo dirlo, vattene da casa mia oggi stesso - mi urlò mio padre con molta rabbia.

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