capitolo 4
capitolo 4
Bella
- molto bene, hai qualcosa da scrivere?
- sì, diciamo che registro, mi sarà più facile ascoltandolo più e più volte per provarlo.
- Io... da dove comincio? Possiamo rimandare a più tardi? Sono a corto di idee.
- Non posso, devo vedere il ragazzo che mi interessa stasera, per favore, per favore....
- Molto bene, per iniziare devi inumidirti le labbra.
Mi alzo dalla sedia, lo faccio sedere, poi mi siedo tra le sue cosce, sulla scrivania.
- Così ?
Faccio una prova, prendo la lingua e la passo lentamente sul labbro inferiore, poi su quello superiore.
- Sì è quello.
Osservo il suo linguaggio del corpo per sapere quando gettarmi sulle sue labbra succulente.
- Dopo di che ?
- Poi avvicini le tue labbra a quelle del tuo partner.
- Dopo di che ?
-Poi premi le tue labbra contro le sue.
- Così ?
Mi avvicino lentamente, come un predatore che ha paura di spaventare la sua preda. Premo le mie labbra contro le sue. Poi lo guardo come se non fosse successo niente.
- ehm... io... questo è tutto.
- Ok, e dopo?
- Allora non so... come...
- E se mi mostrassi cosa ho appena fatto? È solo un piccolo bacio, per favore!!!!
- Sei mia nuora, non posso farlo.
- Che sei all'antica, è solo un piccolo bacio, e resterà tra noi. Per favore mostramelo, non voglio vergognarmi.
- Ok, molto bene.
Mi avvicino a lui,
inumidendomi le labbra, anche lui si avvicina a me, ci guardiamo, dentro sono in paradiso.
Quando finalmente le nostre labbra si toccano, è il paradiso, mi bacia teneramente poi si ferma.
- È tutto ?
- SÌ.
- No, non è quello che vedi nei film, no, voglio un bacio appassionato, come nei film.
- Sei sicuro che sia questo quello che vuoi?
- Ovviamente.
- Non voglio che tu ti lamenti dopo.
- Non mi lamenterò, mostramelo.
lui si avvicina, la sua mano si posiziona alla base del mio collo, mi solleva un po' la testa e mi bacia appassionatamente, la sua lingua chiede il permesso di entrare nella mia bocca, io gli cedo, le nostre lingue si incontrano in una danza armoniosa e selvaggia. le mie mani affondano nei suoi capelli, gli accarezzo il cuoio capelluto, mi ritrovo sulle sue cosce, premuta contro il suo petto, gli accarezzo il petto, mi stringo a lui mentre gemo.
Quando finalmente ci separiamo, siamo senza fiato.
- Sei un ottimo baciatore, grazie mille, l'ho apprezzato.
Sotto le mie natiche sento la sua protuberanza, mi strofino sopra.
- stai giocando a un gioco pericoloso.
- Oh bene? Di che gioco stai parlando? Vedo che sei molto duro con me, vuoi che ti aiuti a sollevarti?
chiedo, mettendo la mano sul suo pene. Mi prende la mano.
- No grazie, mi alleggerirò.
- In quale modo?
Continuo a strusciarmi contro di lui, vedo che ha gli occhi chiusi, ne approfitto per mettere il mio seno nudo davanti alla sua bocca
Continuo a muovermi su di lui.
- Apri gli occhi, ho un regalo per te, per ringraziarti.
Li apre e si trova faccia a faccia con il mio magnifico seno. Gli prendo la testa e me la metto velocemente tra i seni, senza lasciargli altra scelta.
- Cosa fai ? Smettila subito, sei pazzo.
nonostante il suo tono, so che vuole assaggiarlo. Prendo un seno e lo strofino contro le sue labbra.
- Apri la bocca, è un dono, e un dono non si può rifiutare.
Mi guarda per un attimo, cercando ancora di resistere. Continuo a strofinarmi sul suo pancione, i miei seni oscillano contro il suo viso, lui finisce per afferrarli con entrambe le mani, e comincia a divorarli come un affamato, mi spaventa per un attimo, ma adoro questa natura selvaggia -lui dimostra, gemo per le sensazioni che il suo mi dàlabbra e lingua.mentre la sua bocca è impegnata a succhiare, a leccarmi tutto il petto, la sua mano mi pizzica la punta del capezzolo.
- Hoooooooooo Arthur, um, mi stai facendo impazzire.
Continuo a strusciarmi contro di lui finché non lo sento irrigidirsi, le sue mani sul mio petto, le mie mani tra i suoi capelli, ci baciamo come matti
emette piccoli gemiti di piacere.
- Che cazzo ho fatto?
mi mette bruscamente sul tavolo ed entra nella doccia, resta lì a lungo. Quando esce ha indossato di nuovo la maschera dell'uomo imperscrutabile. Ha cambiato i costumi.
- Vestiti, sappi che quello che è appena successo non accadrà mai più.
Ora esci dal mio ufficio.
Sono ancora seduto sulla sua scrivania, non capisco cosa c'è che non va in lui. Sempre con il seno per aria.
- Cosa hai ? Stavamo bene prima? Incolpi te stesso? questo è tutto. Non devi incolpare te stesso, non abbiamo fatto niente di male, non abbiamo dormito insieme.
nel mio cuore dico: non ancora, ma arriverà, sta' sicura che mi chiamo Annabelle. Mi vesto in modo appropriato.
- Abbiamo un incontro tra 10 minuti entrambi, ti aspetto nel mio ufficio.
Lo oltrepasso, apro la porta e la chiudo dietro di me.
appena sono in ufficio salto sul soffitto, finalmente la parte più difficile è passata.