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Tutti pensano che siamo come loro e che abbiamo ricevuto la stessa educazione, gli stessi amori senza tener conto delle sofferenze che alcune persone sopportano nelle loro famiglie non decidiamo di essere poveri o ricchi è destino e natura che si prende cura ditutto

Siamo nella città di Lomé più precisamente ad agoé, in una grande e bella villa vediamo gli ospiti e la famiglia kondo che sono Aux As perché era la festa di Natale tutti comunicano la sfacciataggine di vivere, Gli champagne e le boccate scorrevano , c'erano grandi donne efamosi uomini d'affari del paese

Una donna: Ah! il mio bellissimo bambino dice cosa! È passato un po' di tempo eh CREDERE

BELIVE è il proprietario di questa Villa e amministratore delegato della propria azienda specializzata nella vendita di prodotti come scarpe e tute di lusso e dispositivi elettronici

BELIVE: beh, io rendo grazie a Dio... Comunque, spero che la festa ti piaccia?

La donna: certo se come non rallegrarmi? mi impressioni davvero, ogni anno trascorri sempre ai massimi livelli, scommetto che questa volta devi aver speso molto

BELIVE (sorride): Finché rende tutti felici, per me va bene... Mical! (assistente e servitore del Sig. BELIVE)

Michele: si signore

CREDERE: dammi quello che ho chiesto

Mical: aspetta signore

BELIVE: (prende la busta) Vado ad un'asta su questo vi invito a partecipare con me

La donna (prende la busta): uh.. davvero! ma…

BELIVE: non dirmi che non sei interessato o non puoi andare

La donna: no non è quello che pensi.. è quello... Ehm.. infatti...

BELIVE (sospira): Beh, se sono soldi, non devi preoccuparti, ce la farò io.

La donna (sorride) in questo caso mi trovo

BELIVE: va bene bene ti lascio goderti la festa (se ne va)

La donna (rivolgendosi a un'altra donna): non credi che questo ragazzo spenda i suoi soldi in un pasticcio?

È solo simpatico, leale, semplice tranne per il fatto che è troppo strano dalla parte delle donne, in breve almeno, non è come quei poveri ricchi che pensano di essere i re della terra

Donna: Hai assolutamente ragione.

BELIVE (a Mical): dov'è la mamma

Mical: nella sua stanza signore

BELIVE: ha intenzione di scendere?

Mical: Non ne sono sicuro perché Madame Marie passa tutto il suo tempo a leggere e meditare sulla Bibbia, al momento deve essere addormentata a causa della stanchezza

BELIVE: OK, non hai per caso visto anche mia moglie?

Mical: sì, è nella sua stanza, signore

BELIVE: ok (sale le scale)

BELIVE (entra): Ciao amore mio

Amina (triste):...

BELIVE (l'abbraccia): c'è ancora la mia regina (la bacia sulla fronte)

Amina (si stacca dalla sua presa): non credi che sia ora che nostro figlio Emmanuel si sposi?

CREDERE (infastidito): dannazione cara sono stufo di questa discussione, ascoltami attentamente è abbastanza grande da decidere se si sposerà o non lascia che sia lui a fare la sua scelta

Amina (alza la voce): no, mi devi ascoltare; Emmanuel sta invecchiando ora, ha 30 anni Ricordi che è il nostro unico figlio e vuoi che stia zitto e lasci passare questo argomento? è fuori questione se gli piaccia o no si sposerà volentieri o con la forza, gli troverò moglie, ho finito di parlare

BELIVE furioso esce dalla stanza

Emmanuel è il figlio del signor BELIVE e della signora Amina. A 30 anni, sua madre decide che si sposa, ma il brav'uomo rifiuta con il pretesto che le donne sono materialiste e manipolatrici, eppure lavora in un grande ospedale rispettabile del paese come medico specializzato in chirurgia.

Amina (ancora sotto l'effetto della rabbia che le prende il telefono): il telefono della tua corrispondente non è disponibile All'ultimo momento per favore riprova più tardi (riattacca) non te ne uscirai (lascia la sua stanza)

Bénédicte (vedi la faccia raggrinzita di Amina che scende le scale): Che c'è, zia?

Amina: chiedi cosa c'è che non va in tuo nipote, un uomo di 30 anni che non si è ancora sposato? È davvero vergognoso

Bénédicte (pensieroso): Penso che dovresti dargli tempo e smetterla di fargli pressioni, capisci che non è facile per lui essere circondato da così tante donne

Amina: Riesci a sentirti parlare? Quanto è difficile? eh! dimmi cosa lo rende difficile, un uomo di 30 anni che ha tutto è ancora single? esile ! Per chi mi prendi in questa casa Hein!

BELIVE (vieni): Bénédicte, non ha senso schierarti, non ti ascolterà

Amina: basta, lasciami in pace ho detto la mia ultima parola

BELIVE (lo bacia): ti amo brevemente ci vediamo stasera

Amina: Ti amo anch'io, non fai colazione?

CREDERE: no grazie, stai bene le mie regine comunque saluta la mamma quando si sveglia (se ne va)

Bénédicte (occhi luminosi): com'è bello l'amore!

Amina (arrossata): Ah! Sì, trovati un uomo e smettila di confondermi, non dimenticare che stai invecchiando, hai 28 anni ora (se ne va)

Bénédicte (perplessa): ma che combina stamattina... pff

In un ospedale chiamato CHU campus, vediamo un uomo seduto in un ufficio con indosso un camice da medico, era Emmanuel Kondo, il medico principale dell'ospedale, era accompagnato da una bella e giovane donna di nome Aimée

Era molto elegante, avevano appena finito un'operazione:

Aimée: vai già a casa?

Emanuele: certo che? c'è un problema ?

Aimée: A proposito, oggi è Natale, vorrei invitarti a cena con i miei colleghi.

Un'infermiera: sì dottore, saremo felici se ci onora accettando ovviamente (sorride)

Emmanuel: Vorrei ma ho altro pesce da friggere

Aimée (delusa): ok, allora ci vediamo domani (se ne va)

Allo stesso tempo riceve una telefonata da Bénédicte

*Telefonata *

Emmanuel (risponde): si ciao! Mia zia, quanto vale per me questa chiamata?

Bénédicte: la domanda giusta è sapere perché non sei tornato, lo sai che tuo padre ha organizzato una festa e tua madre ha colto l'occasione per invitare le belle ragazze solo per te e tu sei assente?

Emmanuel: cosa c'è che non va in mia madre? insomma non mi interessa e non sono nemmeno un acquirente che mi lascia in pace con questi capricci

Bénédicte: conosci bene tua mamma, vieni a dirle tu stesso che non ti interessa, insomma sta a te giudicare quello che sto per dirti, lei ha organizzato un appuntamento con la figlia del ministro della educazione del paese in albergo due febbraio

Emmanuel (schiarendosi la voce): Che cosa ha fatto? Ah! perché le piace mettermi in The Problems, tutte le sue figlie non mi interessano e non voglio sposarmi perché ci tengo molto alla mia vita, tutte le donne sono molto materialiste e mani….

Bénédicte: wowowo ti ricordo che anche io sono una donna tagliala fuori, quindi non generalizzare

Sappi che non sono tutte le donne a essere così, se non ti interessano bene le sue donne! allora trovati una donna

Emmanuel (ride): scusa mia zia, sai, tutte le sue donne che mi rincorrono non sono interessate a me ma piuttosto ai miei soldi, ecco perché mi rifiuto di sposarmi

Bénédicte (deluso): quanto è complicato questo ragazzo.. pfff

Emmanuel (ride): bene, ti lascio, ci vediamo a casa stasera (riattacca)

*Fine conversazione telefonica*

A proposito Emmanuel era un giovane alto, leggermente muscoloso con il suo carisma, la sua bellezza, la sua carnagione color ebano, i suoi occhi castani e i capelli castani senza dimenticare i suoi abiti da gentiluomo: orologio Rolex, scarpe di lusso, costume dell'ultima uscita unobarba ben curata che gli dava una bellezza ineguagliabile, insomma tutto era perfetto, che non lasciava nessuna donna indifferente per via del suo profumo di infuso che era di piacevoli odori, lasciando tutte le donne nel loro sogno d'amore.

Appena si gira vede tutte le donne dell'ospedale che lo guardano:

Emmanuel (sorpreso): Ah! cos'è che mi hai spaventato?

Una delle infermiere: dottore, se cerchi una donna sono qui per te Hein (occhi luminosi)

Emmanuel (topo): Ho sempre detto qui che sei magnificamente magnifica (le carezza le guance)

Infermiera (arrossando): ...

Emmanuel: ma peccato che non esco con i colleghi, buon Natale (parte)

Infermiera (pensando): Uhh... Cosa? Ma comunque se vuoi posso dimettermi per te Hein (grida)

Colleghi: smettetela di essere così ridicoli, vero?

In un hotel il 2 febbraio vediamo una donna vestita con un completo sexy che sistema con cura una scatola contenente un anello di fidanzamento che ha appena decorato la stanza reale che occupava senza dimenticare la torta di fidanzamento, sì tutto era perfetto lei n aspettava il suoPrincipe azzurro '

Flora (guardandosi allo specchio) Ah! Mio Dio quanto sono bella! ah mia cara guardati quanto sei bella, sono una principessa (accarezzando il suo corpo mentre geme), um, penso di dover aggiungere il rossetto,

Mentre si incipria il viso, bussano alla porta

Oh ! è lui

Indossava una camicia da notte sexy, si appoggiò alla spalla per aprire la porta:

Flora: Benvenuta, mia cara, perché ci hai messo così tanto?

Ezi (abbagliata dalla bellezza della giovane): wow! sei molto sexy e magnificamente bella, hai un effetto su di me Hein, voglio solo divorarti finirò per dire piuttosto che sei la ragazza più bella del mondo (la prende tra le braccia) mi sei mancato un tanto mio dolce

Infatti Ezi è il fidanzato di Flora, un gentiluomo di media taglia di 29 anni superbamente robusto, purtroppo per lui sta uscendo con Flora, una ragazza di 25 anni, una ragazza dal carattere forte, possessiva, dominata, manipolatrice, materialista, tutto quello che va:

Flora: entra lì non lasciarlo piantato come un robot

Entra ed è sorpreso di vedere che la stanza era ben arredata.

Ezi: Posso sapere il motivo di questa decorazione? Festeggiamo qualcosa oggi?

Flora (con la sua voce sensuale): Beh, niente di speciale, ma chissà forse festeggeremo una festa prima della fine di quest'anno?

Ezi inizia a guardarsi intorno quando all'improvviso qualcosa attira la sua attenzione, è rimasto scioccato nel vedere un anello di fidanzamento sulla torta nuziale il suo cuore ha perso un battito

Flora: cara c'è un problema?

Ezi: Uhh... no... certo che no

Flora: allora vieni a mangiare la torta

Ezi (pensa ingoiando la saliva): accidenti! la ragazza lì vuole solo finirmi strega non avrai la mia pelle l'anello lì significa tutto, sono sicuro che vuole chiedermi di sposarmi una donna come lei! Lì dirò che hai messo la mano nell'occhio, non posso buttarmi nella bocca del lupo, dovrò trovare rapidamente una soluzione per liberarmene (guardala)

Flora: tesoro perché mi guardi così, cosa stai pensando, ho sbagliato qualcosa?

Ezi: uhhh!... no, è... A proposito.. è solo che... sono contento che ti sei schierato per farmi piacere

Flora (mouse): grazie per i complimenti, sono contenta che ti sia piaciuta

Ezi (pensa): che orrore questa ragazza! Non posso lasciarti bloccato qui, mi libererò di te

Nello stesso albergo lato ristorante vediamo una bella donna vestita da brava donna, era Florine, la figlia del ministro dell'Istruzione del Paese, che aspettava con impazienza il suo compagno sorseggiando il suo tè

Da lontano vediamo un uomo scendere dalla macchina come un gentiluomo ben vestito:

Emmanuel (fa un respiro profondo): bene, sii forte e coraggioso per ricevere schiaffi oggi visto che spezzerai di nuovo il cuore di una ragazza oggi è ancora loro abitudine schiaffeggiarmi Quindi ho solo il suo da fare ah! Donne (ride). si precipita verso la sua sposa

Emmanuel: Spero di non averti fatto aspettare così tanto amore mio?

Florine: certo non finché il mio miele è già vicino a me per me va bene (bevendo il tè sorridendo) beh dovresti ordinare alcune cose che ho già ordinato del tè (chiama un cameriere)

Emmanuel: No no grazie, sono venuto solo per parlarti di qualcosa

Florine (fa attenzione): Davvero! Ti ascolto allora

Emmanuel: Immagino che mia madre ti abbia detto cose su di me, vero? è per questo che sei qui, vero?

Florine (incuriosito): Certo se

Emmanuel: beh può darsi che sia tutto sbagliato perché sul serio non mi interessa

Florine (sorpreso):...

Emmanuel: Ricorda che non voglio sposarmi, preferisco vivere da solo che avere una relazione

Florine (furioso): versategli del tè addosso, stupidi idioti, stronzo, mi state perdendo tempo per tirarmi finalmente fuori da una sciocchezza (prende la sua borsa e se ne va)

Emmanuel: pff... Grazie a Dio almeno non mi ha schiaffeggiato

Immediatamente il suo telefono ha iniziato a squillare.

*Telefonata*

Emanuele: si ciao! Ezi, quanto vale per me questa chiamata?

Ezi (in bagno): Ciao! accidenti non hai idea che sono bloccato aiutami

dove sei, puoi immaginare, la mia ragazza vuole chiedermelo in matrimonio, sto male, per favore aiutami

Emmanuel (ride): è semplice, hai appena rifiutato, tutto qui

Ezi: come se tu lo sapessi, ricorda solo che se lo dico in quel modo è all'ospedale dove verrai all'obitorio a trovare il mio corpo, lei è molto manipolatrice quella

Emmanuel (ride) se ho capito bene, ti sei buttato nella bocca del lupo, beh, dove sei?

Ezi: hotel due febbraio camera numero due

Flora: tesoro stai bene adesso? sei durato eh

Ezi (sottolineato)i: Uhh... ancora qualche minuto bb

Flora: OK sbrigati, ti aspetto con impazienza

Ezi+torna al telefono): ah! merda amico per favore sbrigati, sono in pessime condizioni

Emmanuel (prende le chiavi): sei fortunato che io sia nel tuo stesso lotto (riattacca)

*Fine conversazione telefonica*

Pochi minuti dopo bussano alla porta

Flora: chi potrebbe essere visto che non ho visitatori (apri la porta)

Emmanuel: ciao signorina Ezi è qui

Flora: Uhh... chi sei?

Emmanuel (spinge la porta ed entra): Ezi, Ezi, ma dove sei?

Allo stesso tempo Ezi esce dal gabinetto

Emmanuel (strizzando l'occhio): mi ha scaricato, mi ha scaricato Ezi (facendo finta di piangere)

Immediatamente fece cadere la torta che fece perdere l'anello di fidanzamento negli edifici. Ezi le fece cenno di continuare finché Flora rimase scioccata:

Flora (scioccata): Oh! la mia torta

Emmanuel continuava a rompere tutto

Ezi: Uhh... L'uomo si calmi

Emmanuel: Mi calmi? ti senti parlare? Ti dico che mi ha scaricato e tu mi dici di calmarmi, ha subito strappato le decorazioni

Flora: Ma cosa sta succedendo qui Hein, Ezi puoi dirmi chi è quest'uomo?

Ezi: è il mio migliore amico, penso che non stia bene lo devo portare a casa perché fa parte dei miei compiti (bacialo) ciao

Flora: Ok, ma...

Se ne vanno Flora si siede sul letto e guarda che tutto è incasinato

Flora: quest'uomo ha rovinato tutti i miei piani se non fosse stato suo amico lo avrei festeggiato

Non appena il suo telefono ha iniziato a squillare, ha risposto:

*Telefonata*

Flora: cosa vuoi

Patricia, non sai che sono impegnata?

Patricia: wowowo calmati non siamo in guerra per le tue informazioni So che non sei al tuo lavoro perché vengo da lì

Flora (gridando): Devo sempre dirti i miei orari di lavoro!

Patrizia: Ah! va bene calmati, comunque mi servono 100mila franchi

Flora (ride): Non raccolgo soldi dall'albero di mango, non sono la tua banca se hai bisogno di soldi fai un lavoro o trova un marito e lasciami in pace (riattacca) ah! Io sua madre che giornata di merda

Fine della conversazione telefonica*

Dalla sua parte

Patrizia; ha riattaccato mamma seria si vede tua figlia né

Ortensia: Ah! Patricia non avere pietà di me, lasciami in pace

Patricia: seriamente mamma, ho proprio bisogno di comprare dei documenti

Hortense: Te lo darò quando vado in banca, per ora vieni ad aiutarmi

Patrizia: ok

Hortense (ride): quando si tratta di soldi sei pronto a tutto

Patricia: certo che stavo pensando di andare a trovare papà per aiutarmi

Immediatamente il viso di sua madre cambiò;

Hortense: Che cosa avevi intenzione di fare?

Patricia: scusa mamma non ci pensavo davvero quindi non è che ho un serio bisogno è quello che me lo fa dire

Hortense: ascoltami, mia cara, quest'uomo che è morto ai nostri occhi da quando ha deciso di abbandonarci Quindi non voglio più sentirti parlare di lui, è chiaro nel tuo cervello?

Patrizia: Ma...

Hortense: Ho detto, è chiaro?

Patricia (triste): sì mamma

Nella grande villa, Emmanuel è tornato a casa e va dritto nella stanza della nonna:

Emmanuel (entra): nonna spero non ti dispiaccia eh

Marie: certo non il mio bambino… vieni qui ti stavo aspettando anche io

Emmanuel (si siede): C'è un problema?

Marie: no no (sorride)

Ho appena sentito che tua madre ha organizzato un altro appuntamento per te, com'è andata?

Emmanuel (voltando gli occhi): almeno non mi ha schiaffeggiato come gli altri, mi ha solo versato il tè in faccia

Marie (ride): ah! che ragazzina

Emmanuel: Nonna, sul serio, non voglio sposarmi...

Marie: ma dovresti perché sai che sei l'unico figlio dei tuoi genitori, oltre a rifiutarti di essere il futuro sostituto di tuo padre come amministratore delegato della sua azienda, ci rifiuterai anche di vedere i nostri nipoti?

Emanuele (pausa):....

Immediatamente Amina entra nella stanza:

Amina: mamma gli dice un altro vecchietto così

Emmanuel (alzandosi): mamma...

Amina (lo guarda): Ah! Ti ricordi che ora sono tua madre, quindi perché non rispetti le mie decisioni?

Emmanuel: ma mamma con me non funziona

Amina: dimostramelo allora

Emmanuel: buonanotte nonna penso che farei meglio ad andare a letto sono super stanco

Amina: si è proprio così, ricorda solo che non te ne uscirai facilmente così (Emmanuel vuole baciare sua madre quando lei rifiuta)

Emmanuel: buonanotte mamma ti voglio bene (se ne va)

Amina (delusa): Ah! Che tipo di bambino è? così testardo

Marie (ride): Penso che dovresti dargli abbastanza tempo

Amina: no mamma è fuori questione se me ne vado così rischia di invecchiare senza sposarsi (sigh), tutto quello che voglio è avere dei nipoti, voglio sentire com'è essere una nonna (triste)

Marie (la prende in braccio): andrà tutto bene tesoro, presto avrai i tuoi nipoti, va bene?

Amina (annuisce con la testa):...

Emmanuel entra subito nella sua stanza e si accascia sulla poltrona:

Emanuele: Ah! mio Dio, che giornata di merda, soprattutto con i capricci della mamma (si strofina la fronte) se continua così potrei trovare un rimedio amaro per calmarla (ride)

Non appena il suo telefono ha iniziato a squillare

*Telefonata*

Emmanuel (risponde): si ciao! amore

Aimee: sì, ciao! è solo per sapere se hai ricevuto il mio messaggio che contiene le informazioni dei pazienti da operare domani

Emanuele: Va bene! Non ho ancora aperto il mio computer, lo vedrò più tardi

Aimée: A proposito, ti sei perso un sacco di cose, eh, la festa è stata meravigliosa, direi anche mille rimpianti per te (ride)

Emanuele; wowowo risparmiami il suo kongossa, vero?

Amato (infastidito); ok scusa

Emmanuel: altro da dirmi?

Aimee: No!

Emmanuel: buona notte allora, sono stanco, vado a riposarmi (riattaccare)

*Fine conversazione telefonica*

In un quartiere poco distante dalla città vediamo una ragazzina arrivare davanti a una casetta, era Flora, arriva anche Hortense:

Hortense: sei tornata mia cara, ci hai messo tanto tempo, eh, vedo che il tuo lavoro ti sta stancando, sono orgoglioso del sacrificio che ci hai fatto lì, bravo per questo grande lavoro

Flora: Da quando fare la cameriera è un grande lavoro? Mamma smettila di infastidirmi con i tuoi attacchi linguistici (entra in concessionaria)

Hortense (entra a sua volta): Ho cucinato per te mia cara, il tuo cibo è in tavola

Flora: Non ho fame, ho già mangiato in hotel (voglio partire)

Patricia (vieni): si è proprio così, Madame pensa di essere una regina, la mamma si permette di allargarsi per prepararsi e tu osi dire sciocchezze contro di lei, che tipo di sorella sei? eh!

Flora: Qual è il tuo problema in tutto questo mia cara tenera sorella?

Patricia: si esatto, con te dobbiamo sempre fare amicizia con il paracetamolo prima di sopportarti

Hortense: Basta con te! Patricia Vai in camera tua e smettila di confondere tua sorella.

Patrizia: ma mamma...

Hortense: fai quello che ti dico

Lei va su tutte le furie

Hortense: Tesoro, come stai?

Flora (volta gli occhi): per favore lasciatemi in pace, sono stufo di voi due (lei se ne va)

Hortense (perplessa): ma che gli succede, ah! che ragazza maleducata

Nella sua stanza Flora si accascia sul letto:

Flora: Ah! la mia testa, con le crisi di mamma e Patricia, sono davvero stufo di vivere in questo todis, farò di tutto per essere ricco, non importa il prezzo da pagare (con uno sguardo spaventoso)

Continua...

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